70. La Guerra: Dietro la Testa di Porco.

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Quella mattina Liv si svegliò più presto del solito; Sirius dormiva beatamente stretto a lei,
così cercò di alzarsi facendo a attenzione a non svegliarlo.

Scese le scale in silenzio, le porte delle stanze dei suoi amici erano ancora chiuse, perciò avrebbe passato un paio d'ore in solitudine.

Entrò in cucina, e con piacevole sorpresa, si accorse che anche Remus era sveglio, e ora scriveva appoggiato al tavolo su un quadernino marrone, mentre beveva caffè.

"Ciao Moony." il ragazzo si voltò verso di lei e le sorrise.

"Come mai sei già sveglia?"

Liv fece spallucce. "Silente verrà a prendermi per l'addestramento tra non molto... non sarei riuscita comunque a riaddormentarmi, con Sirius addosso tutto il tempo..." cercò di sviare la conversazione a qualche altro argomento, e probabilmente Remus se ne accorse.

"Vuoi parlarne? C'è del caffè nella brocca, se vuoi." disse, invitandola a sedersi accanto a lui.

Liv si verso un po' di caffè nella tazza, e poi si sedette al tavolo di fronte a lui.

"C'è qualcosa che ti preoccupa?" le chiese.

"Non esattamente, no. Ma l'ambiente è diventato così poco piacevole insieme a Silente... prima, quando andavamo ancora a scuola, era bello passare del tempo con lui."

"Era bello passare del tempo con lui quando ancora ti fidavi di lui." sentenziò il ragazzo.

Liv abbassò lo sguardò, giocherellando con il manico della sua tazza.

"Se fosse dipeso tutto da me, non gli avrei più rivolto la parola, dopo quello che ha fatto... ma poi mi ha scritto quella lettera, e ho capito che sarebbe stato egoista da parte mia permettere alle divergenze tra noi di diminuire le probabilità di vincere la guerra."

"Liv... non puoi portare tutto questo peso addosso. Silente in parte ha ragione, certo, tu saresti un'ottima possibilità, ma non l'unica, capisci?"

"Credimi, se tu fossi al mio posto, il senso di colpa ricadrebbe su di te allo stesso modo."

"Lo so, e forse hai ragione, ma quello che cerco di dirti è che nessuno ti avrebbe dato dell'egoista, se tu avessi scelto di lasciar perdere e vivere la tua vita."

Liv sorrise, e si alzò dalla sedia con un piccolo saltello.

"Vieni qui, Moony." aprì le braccia, e Remus la accolse calorosamente tra le sue, affondando il viso tra i suoi capelli.

"Grazie." gli disse, e Remus la avvolse più stretta.

Quando si separarono, Liv posò lo sguardo sul quadernino su cui prima il ragazzo scriveva.

"Credo di aver trovato un appartamento a Londra, - mio padre l'ha fatto in realtà -, dice che è abbastanza spazioso e farebbe al caso mio... penso che mi trasferirò lì a settembre." il ragazzo precedette ogni sua domanda, e Liv sorrise alla notizia.

"Ma è fantastico, Moony!" Liv lo abbracciò di nuovo, e lui si abbandonò ad una piccola risata.

"Quando torno compro una bella bottiglia di Whisky Incendiario, eh? Dobbiamo festeggiare." gli disse, e lui arrossì visibilmente.

"Non pensi che Sirius...?"

Liv gli prese istintivamente il viso tra le mani.
"Moony, smettila. È una notizia fantastica, e tutti saranno entusiasti di saperlo."

Il ragazzo annuì e sorrise di nuovo. "Va bene."

*********

Silente si Materializzò al Potter Manor verso le dieci, e dopo aver salutato calorosamente i Potter e i suoi amici, Liv lo seguì ad Hogsmeade.

R U mine? || sirius black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora