22. Estate: Il buco

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Liv aprì gli occhi, Sirius dormiva ancora beatamente accanto a lei;
Il sole che entrava dalla finestra gli illuminava il viso.

Liv si mise su un fianco, e lo scosse leggermente.

"Sirius?" Il ragazzo aprì gli occhi e la osservò assonnato.

"Dobbiamo andare." "Alzati."

"Mhm." Si alzò a sedere sul letto, si spostò i capelli da un lato e si stiracchiò, facendo salire la maglietta già corta di suo, e lasciando intravedere l'elastico dei boxer.

Liv distolse istintivamente lo sguardo.

Si alzarono e scesero a fare colazione, poi Sirius si rinfilò i panni che aveva addosso la sera prima, ormai asciutti.

"Domani andiamo a fare un giro a Diagon Alley." "Voglio comprarmi dei vestiti nuovi." Disse il ragazzo mentre i due gustavano una fetta di torta.

"Voglio fare qualcosa di drastico. Un cambio di stile, capisci?" Continuò minaccioso.

Liv si limitò a sorridere e ad annuire.

Quando ebbe terminato con le valigie, entrarono uno alla volta nel camino, impugnando un po' di Metropolvere.

"Potter Manor." E si ritrovarono in un accogliente salotto interamente arredato di rosso e mobili di legno antico.

Una donna sorridente fece capolino dalla cucina.

"Oh Sirius! Come stai, caro?" Si avvicinò a baciare il ragazzo, Sirius ricambiò abbracciandola.

"Bene grazie, Euphemia." Poi la donna rivolse un'ampio sorriso anche a Liv.

"Ciao cara, tu devi essere Liv." "Remus e Peter sono arrivati stamattina presto, sono tutti nel capannone delle scope... non ho idea di cosa stiano facendo."

Sirius sembrò capire esattamente cosa i suoi amici stessero facendo.

"Li raggiungiamo subito, allora. Grazie." E uscirono fuori nel curato giardino dei Potter.

Percorsero un sentiero che li portò sul retro della grande casa, finché non si trovarono davanti a un grande capannone.

"Ho il brutto presentimento che stiano facendo qualcosa di illegale o potenzialmente pericoloso." Intimò Liv al ragazzo a fianco a lei, che bussò al capannone con una precisa sequenza di battiti.

Sirius ghignò.

"Noi siamo illegali e potenzialmente pericolosi."

Qualcuno aprì la porta, era James.

I mesi estivi avevano fatto miracoli su tutti, a quanto pareva.

Entrarono nel capannone e James chiuse la porta alle loro spalle, controllando il giardino furtivamente.

Era in pantaloncini corti, a torso nudo e con le infradito ai piedi, così come Remus e Peter.
Erano diventati tutti e tre incredibilmente alti, - Remus soprattutto -.
Si erano lasciati anche crescere di poco il ciuffo, rendendolo più folto.

"Mia madre?" Chiese James.

"È in casa, prepara il pranzo credo... non ha intenzione di venire a controllare, a quanto pare." Rispose Sirius.

James sorrise.

Si voltò verso Liv e la sollevò in un'abbraccio.

"Accidenti." "Vi siete pompati quest'estate eh, ragazzoni?" Chiese ridendo quando la mise di nuovo a terra.

"Modestamente." James sfoggiò i muscoli delle braccia, ricevendo uno scappellotto da Sirius.

"Trovo bene anche te..." Rispose ghignando.
"...Non credo che quel reggiseno ti andrà ancora." Concluse, beccandosi una pacca sulla spalla da Liv.

R U mine? || sirius black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora