87. La Guerra: Il Basilisco.

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La porta del bagno cigolò, Silente lasciò entrare Liv per prima e poi la chiuse alle loro spalle.

Il pavimento del bagno delle ragazze era allagato. Le tubature erano probabilmente rotte da tempo.

Qualcosa si mosse all'interno di una cabina, Liv si fermò di scatto.

"Oh, ragazza Serpeverde? Sei tu?" una voce cantilenante attirò la loro attenzione, Liv lanciò un'occhiata al professore.

"Mirtilla Malcontenta?" Liv aveva sentito parlare della ragazza fantasma che infestava il bagno al secondo piano, ma non aveva mai avuto l'idea di incontrarla.

Una testa fece capolino dalla cabina.
"Ohhh, non sei la ragazza Serpeverde!" si lamentò.
"Peccato, era molto simpatica... quanto tempo è passato... cinque, sei anni? Il tempo è molto irrilevante per me, qui." disse, con una punta di ironia nella voce, tornando a nascondersi.

"Temo di no, Mirtilla, non sono la ragazza Serpeverde... ma posso avere l'onore di parlare con te lo stesso? Sai, gli studenti vociferano  spesso di te... perciò volevo conoscerti di persona." tentò, e Mirtilla ricomparse
improvvisamente, sorridente.

"Davvero?" squittì.

Liv guardò Silente, cercando appoggio.
"Ma è ovvio." rispose il professore.

"Beh... allora, ciao." rispose.

La voce di Silente riecheggiò nella sua mente.

È morta qui dentro, il Basilisco l'ha uccisa quando Tom l'ha fatto uscire dalla Camera.

"Emh... Mirtilla?"

"Sì?"

"Chi ti ha... chi ti ha uccisa, sai da dove è venuto?"

La ragazza sembrò deliziata dalla domanda, e sorrise furbamente.
"Da quella direzione, probabilmente." Indicò il lavandino circolare del bagno.
"Non ne sono sicura. Mi ricordo che mi ero nascosta perché Olive Hornby mi prendeva in giro per gli occhiali..." disse, drammaticamente.
"Poi ho sentito la voce di un ragazzo, così sono uscita dalla cabina per dirgli di andarsene, e..."
"Sono morta." sbuffò.

Liv e il professore si avvicinarono al punto indicato, con Morfin al seguito.

Esaminarono i lavandini, uno ad uno, con Mirtilla che li osservava attenta.

Ad un tratto, Liv notò un piccolo serpente inciso su uno dei lavandini.

"Professore!" lo indicò.

"Quello non ha mai funzionato." commentò Mirtilla.

"E adesso?" chiese Liv.

"Mirtilla, hai detto di aver sentito la voce di un ragazzo... puoi descrivermela?" chiese Silente.

"Ohh, beh, vediamo..." gironzolò per il bagno sospesa a mezz'aria.
"Era mooooolto strana, ora che ci penso." cantilenò.
"Era sottile, quasi viscida..." disse, con un'espressione disgustata.

"Sibilante?" suggerì Liv, e Mirtilla balzò di nuovo in aria.

"Oh, sì! Sì! Proprio così!"

Liv passò il suo sguardo a Silente.
"Faccia dire a Morfin qualcosa in serpentese."

Il professore ci pensò un'attimo, poi guardò il vecchio.

"Morfin, di' alla Camera di aprirsi, in serpentese, per favore."

Il signor Gaunt, quasi come un robot, fece quanto richiesto.

Il lavandino prese a brillare, e improvvisamente, iniziò a muoversi, spostandosi all'interno della parete a fianco, e lasciando scoperta una tubatura grande abbastanza da permettere il passaggio a un uomo.

R U mine? || sirius black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora