LEVI's POV
Cala la sera proprio mentre gli ultimi soldati raggiungono la sommità delle mura di Shiganshina.
Erwin impartisce gli ordini per la notte: niente fuochi, niente starnazzi, protezione massima dei cavalli e turni di guardia. Daremo il via al piano alle prime luci dell'alba.Da quassù e con il buio la città appare come addormentata ma viva, mentre la realtà è ben diversa. Vedo Armin, Eren e Mikasa che guardano lo spettacolo tristemente. In fondo questa era casa loro...
Non è come tornare in un posto che si è scelto di abbandonare, è un tornare a un posto abbandonato perché non si ha avuto scelta... la differenza è abissale.Ceniamo tutti insieme rifocillandoci per bene, in vista di ciò che ci aspetta domani, ma l'aria che si respira non è più quella festosa della sera scorsa...
Ormai la compagnia della squadra inizia a essermi gradevole, nonostante tutto. Mi ricorda un po' il passato e anche se loro non ci sono più, sarebbero contenti di vedermi con questo branco di mocciosi qua.
Spero che sopravvivano tutti, domani...Quando il conviviale finisce, ogni volto si incupisce di più e la preoccupazione è palese e fitta.
Tutti quanti si rannicchiano sotto le coperte, ma nessuno dorme, e poco più tardi la metà dei soldati se ne va a spasso sulle mura o chiacchiera sussurrando.
Persino io sono agitato come un pivello... passare notti in bianco non è una novità per me, ma di solito sono incubi o insonnia generale la causa... sta volta c'è qualcosa che mi pesa sullo stomaco e mi tormenta, opprimente.MIKASA's POV
Provo a dormire ma non ci riesco.
Niente di nuovo, ma sta volta sembra molto diversa dal solito...
Mi giro e rigiro sotto le coperte e alla fine decido di alzarmi e inizio a camminare in mezzo alle figure che non trovano pace come me.Il comandante riflette, il caposquadra parla con Moblit, Jean cammina avanti e indietro, Sasha e Connie mangiano (che novità), Armin studia dei fogli pieni di schemi e scritte, Eren non c'è... Mi guardo intorno ma non lo vedo, stranamente non sono colta dalla smania di cercarlo. Voglio solo allontanarmi un po'...
Cammino per un bel pezzo, fino a rimanere completamente sola, poi mi siedo, le gambe penzoloni dalle mura, e guardo oltre la città...
Così buia potrebbe trarre in inganno sul suo stato reale, ma per chi c'era quel giorno l'illusione non regge. Per chi ha visto non c'è spazio per sogni a occhi aperti.
Malinconicamente la mia mente si avvia sul sentiero dei ricordi e ripercorre i momenti che hanno reso questo posto "casa".È così che sono quando sento dei passi e poi il capitano Levi si siede vicino a me.
<Nemmeno lei dorme?>.
<Potrei farti la stessa domanda...>, un mezzo sorriso si affaccia sul mio viso.
<Continuavo a rigirarmi sotto le coperte... chissà, magari è perché sono di nuovo qui, dopo cinque anni.>.
Mi accorgo immediatamente dopo averlo detto che non è questo il motivo, o almeno non è solo questo. Ma allora cosa?<Era un bel posto?>.
Rifletto diversi istanti prima di rispondere.
I momenti che ci ho vissuto dicono di sì, dicono anche di no, qualche volta, ma si affacciano sulla soglia della mia memoria anche momenti felici e tristi venuti dopo, vissuti con persone nuove in posti diversi...<Un posto... normale... credo... ma all'epoca mi sembrava l'unico che potessi desiderare e speravo di viverci per sempre, con Eren...>.
Anche dopo aver detto questo sento che non è più così, che ora è qualcos'altro che voglio, o magari qualcun altro...<Già, Eren... - fa una lunga pausa, sembra incerto - È ancora così?>.
Nonostante sia arrivata alla mia conclusione su questo punto poco prima, mi prendo comunque diversi secondi prima di rispondere.
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Love at first Fight- [Rivamika]
Fiksi PenggemarLevi Ackerman, l'uomo più forte dell'intera umanità, ha sempre guardato egualmente tutti i suoi sottoposti. Tutti, prima di Mikasa Ackerman, la fortissima corvina dalla sciarpa rossa che corre sempre dietro a Eren Jeager rischiando di farsi uccider...