𝖉𝖔𝖉𝖎𝖈𝖎: 𝖈𝖔𝖎𝖓𝖖𝖚𝖎𝖓𝖆𝖙𝖚𝖘

372 20 2
                                    

coinquinatus: contaminata, inquinata, lurida, sporca.

Elara amava i tramonti.

C'era semplicemente qualcosa di magico nel sedersi sul tetto della casa e guardare come il mondo si preparava ad affrontare la notte.

Il cielo diventava rosa e arancione e un po' rosso, e il vento portava con sé gli ultimi cinguettii che si preparavano a rannicchiarsi. Lei sospirò e appoggiò il mento alle ginocchia. Era stata una giornata lunga—i suoi amici erano andati a fare un'altra incursione e tornati a mani vuote. Nessuna provvista, nemmeno una singola pozione calmante.

Stava diventando sempre più difficile preparare le pozioni da soli—a malapena avevano tutti gli ingredienti necessari, anche se alcune erbe riuscivano a crescere nell'area intorno alla casa.

"E' il tuo turno di lavare i piatti."

Elara fu tirata via dai suoi pensieri, girò la testa per vedere Luca sulla tromba delle scale del tetto. "Oh. Scendo subito."

Lui le sorrise leggermente, mani in tasca. "Stai bene? Sei stata quassù per ore."

Lei annuì, girando la testa per guardare avanti e lui si avvicinò. "Sto bene. Sto solo pensando."

"Si?" Arrivò a fermarsi di fianco a lei, guardando il tramonto. "E' bellissimo."

"Lo è." Disse. "Mi ricorda Hogwarts."

"Ti ricordi?" chiese, guardandola di lato. Si sedette affianco a lei, tirando le gambe al petto.

"Non abbastanza." Disse, facendo una risata secca. "Ma qualche volta—scorci."

Lui annuì, lentamente, i suoi occhi su di lei mentre poggiava il mento di nuovo sulle ginocchia. "Io mi ricordo di te."

Lei fece un'altra risatina leggera. "Lo spero. Viviamo nella stessa casa."

Luca abbassò la testa, sorridendo, ironicamente. "No—intendo—ad Hogwarts."

Il sorriso le scivolò dal viso e questa volta quando arrivò il vento, trasalì.

"Eri un anno sotto a me." Disse, dolcemente, sembrando pensieroso. "Ho sempre avuto un debole per i Corvonero—forse perché le nostre case non hanno mai ottenuto i riflettori. I Grifondoro sono sempre stati adorati e i Serpeverde odiati—ma Corvonero e Tassorosso non hanno mai avuto l'attenzione."

"Non riesco a ricordarmi di te" disse. "Cioè—non riesco a ricordare molto—"

Lui scosse la testa. "Non mi aspetterei che lo facessi anche se tu avessi i tuoi ricordi." Disse, sospirando. "Non siamo mai entrati in contatto—non ho mai fatto una mossa nei tuoi confronti."

Elara si concentrò su una nuvola all'orizzonte, evitando il suo sguardo. "Perché no?"

Luca alzò le spalle. "C'erano sempre pettegolezzi che tu stavi con qualcun altro."

Lei sbatté le palpebre. "Tipo, chi?"

"George Weasley. Stuart Banks. Malfoy. Anche Pansy Parkinson ad un certo punto." Sogghignò, leggermente.

Ma Elara si accigliò. "Scusa—cosa? Malfoy?"

Certo, spiegava un sacco di cose—come i flashback che vedeva ogni volta che lo toccava. Ma essere coinvolta romanticamente con qualcuno è completamente diverso da—

"Non penso che fosse vero" rispose, togliendosi un pezzo di lana dalla manica. "Solo—pettegolezzi. Sai come sono i ragazzi."

"Si" Suonava lontana. "Si."

ᴛʜᴇ ɢɪʀʟ ᴡʜᴏ ʟᴏꜱᴛ ɪᴛ ᴀʟʟ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora