𝖘𝖊𝖘𝖘𝖆𝖓𝖙𝖆𝖘𝖊𝖙𝖙𝖊: 𝖗𝖊𝖒𝖊𝖉𝖎𝖚𝖒

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remedium: cura, rimedio, sollievo

DRACO ha dovuto ammettere che la sua parte preferita della giornata era il risveglio.

Di solito, consisteva nel rotolare per trovare Elara che dormiva accanto a lui e lui sorrideva al disordine dei suoi capelli. Tracciava i suoi lineamenti mentre dormiva, sfiorava con le dita la sua bocca, il suo naso, le sue palpebre, il suo tocco leggero come una piuma. Passava la punta delle dita sulle sue lentiggini e lungo la mascella e il collo, fermandosi per sentire il battito costante del suo polso sotto il palmo.

E quando si è svegliata, è andata ancora meglio. Baci pigri, il corpo di lei caldo contro il suo, una gamba gettata su di lui. L'odore di lavanda e miele di mandorla, inebriante allo stesso tempo quanto era familiare. Le sue mani scivolano sul suo petto nudo, scivolando sulle sue spalle, seguendo le sue cicatrici. Dita calde mentre si abbassavano, agganciandosi alla cintura del suo pigiama.

Non mi era mai sembrato più giusto. Anche quando era stato con lei a Hogwarts, non si era sentito così. Come se l'intero corso della sua vita fosse accaduto in modo che potesse portarlo a questo punto.

Sdraiato a letto, assonnato e soddisfatto, con lei.

Baciarla è stato un risveglio, svegliarsi accanto a lei un privilegio. Non sapeva come lui- Draco Malfoy, di tutte le persone, meritava questo, ma non era su di abbassare il volume. Non quando il domani non era mai garantito e lui avrebbe potuto perderla da un momento all'altro.

Ma stamattina si è svegliato da solo con il letto accanto a sé vuoto e freddo.

Con uno sbadiglio, si girò, guardando accigliato lo spazio accanto a lui e poi si sedette, strofinandosi un occhio con un pugno. Uno sguardo all'orologio gli disse che aveva dormito fino a tardi e che Elara si era probabilmente svegliata ore prima. Di solito erano entrambi mattinieri, ma oggi sembrava che avesse dormito fino alle undici. Probabilmente il suo corpo stava ancora cercando di riprendersi dalla tortura di ieri.

Con un sussulto per i muscoli doloranti, Draco si sedette sul bordo del letto e si prese un momento per svegliarsi prima di andare in bagno a fare la doccia.

Ma anche quando ne uscì, lavato di fresco, con i capelli umidi, c'era un trascinamento nel suo passo, una pesantezza alle ossa. Sapeva perché, ovviamente, e crollò di nuovo sul letto, allungando il corpo.

Ieri è stata una giornata straziante. Se n'era andato subito dopo che Elara era scesa a parlare con Stuart, ed era tornato solo dopo mezzanotte. Non voleva nemmeno pensare a quello che era successo.

La porta si aprì cigolando ed Elara infilò dentro la testa, gli occhi lo trovarono subito. " Ancora a letto?"

Sbadigliò, infilando un braccio dietro la testa in modo da poterla guardare chiudere la porta dietro di sé, una tazza in mano. "Non ho voglia di uscire."

"Ti ho preparato il caffè." Si avvicinò a lui, gli occhi scuri scintillanti e si chinò per baciarlo, posando la sua tazza sul comodino. "Giorno."

Lui emise un suono soddisfatto in fondo alla gola, la sua mano libera che si sollevava per premere nella parte posteriore della sua testa, le labbra di lei che premevano con più pressione sulle sue. "Buongiorno. Grazie."

"Ti senti bene?" disse, indietreggiando di un centimetro, gli occhi che guizzavano tra i suoi. "Dormi solo quando sei esausto."

"Lo sono," rispose lui, strofinandole una mano su e giù per la parte posteriore della coscia. Con uno strattone eseguito con cura, la tirò giù su di sé, suscitando uno strillo di sorpresa dalle sue labbra. "Ecco perché devi restare e prenderti cura di me."

ᴛʜᴇ ɢɪʀʟ ᴡʜᴏ ʟᴏꜱᴛ ɪᴛ ᴀʟʟ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora