𝖖𝖚𝖆𝖙𝖙𝖔𝖗𝖉𝖎𝖈𝖎: 𝖛𝖔𝖑𝖔

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volo: voglio, volere, desiderio.

Elara poteva sentire il suo cuore sbattere contro il petto.

Il suo cervello non riusciva a capire da che parte era mentre la sua vista si oscurava, il dolore intenso alle costole si risvegliò e ansimava per respirare.

George. George le aveva fatto questo. L'aveva guardata con puro odio nei suoi occhi—uno sguardo che presumeva era per Malfoy. Ma lui aveva attaccato lei.

La odiava.

Tutto in una volta, la sua vista si schiarì e si scoprì a guardare il soffitto dello studio, sdraiata sul pavimento. Sommò tutte le sue forze, portandosi a quattro zampe, sputando sangue dalla bocca.

Tra il suono squillante nelle sue orecchie, poteva sentire delle urla—poteva essere lei?.

No. No. Poteva sentire che le sue labbra erano serrate mentre scorreva il sangue da esse e di nuovo, girò la testa e sputò del sangue.

Qualcun altro stava urlando—un crudo, torturato urlo che rimbalzava nelle mura dello studio e riverberava nelle sue ossa.

Alzò lo sguardo.

Draco Malfoy era sopra George Weasley, la sua bacchetta puntata al rosso che si contorceva sul pavimento mentre la maledizione Cruciatus attraversava il suo corpo. La sua bocca era aperta in un urlo eterno, i suoi lineamenti contorti dal dolore, ma Malfoy era vuoto e senza espressione anche quando l'urlo di George aumentava.

Un'onda di terrore si alzò nel petto di Elara e sbatté le palpebre, realizzando che anche Hermione era lì, le sue mani tiravano le braccia di Malfoy. Implorava e piangeva ma non sembrava avere la bacchetta su di lei.

Elara si sforzò di alzarsi, aggrappandosi alla scrivania e ansimando per respirare, le sue costole doloranti mentre lo faceva.

"Mal..." Non riuscì a dire il resto della frase, premendosi la mano sullo sterno. "Malfoy, basta!"

Entrambi gli occhi scattarono su di lei—e Malfoy vacillò. La maledizione si fermò e le urla di George anche, trasformandosi in respiri affannosi e lamenti doloranti.

Hermione era con gli occhi spalancati e angosciata, le sue unghie ancora nel materiale della camicia di Malfoy. La sua espressione era dura e senza emozioni ma la sua mano si strinse contro la bacchetta quando Elara si asciugò il sangue dalla bocca.

George si sistemò seduto, il sudore gli scendeva dalla tempia, ed Hermione sembrò riprendersi, collassando al suo fianco e prendendogli le spalle. "George, tu sei—dobbiamo—"

"Fottuta puttana." Era stato sputato con così tanto odio che Elara indietreggiò mentre lui girava la testa per guardarla. "Tu sei la ragione per cui lui è morto."
Faceva male—ovvio che faceva male, George era stato il suo migliore amico—ma Elara trovò che non faceva male così tanto come avrebbe dovuto.

Malfoy fece un altro passo avanti ma Elara si sforzò, mettendosi in mezzo a lui e George, guardando il rosso. Poteva sentire il respiro di Malfoy dietro i suoi capelli.

"George" parlò Hermione, dolcemente. "Facciamo solo-"

Si scrollò di dosso la sua mano e si alzò in piedi, sistemandosi con l'aiuto del comodino vicino a lui e guardando Malfoy da sopra le spalle di Elara. "La proteggi ora? Mh? E' divertente sai, considerando che sei tu quello che l'ha fatta catturare."

Elara ansimò e Malfoy passò avanti a lei, intento omicida scritto su tutto il suo volto. Lei si avvicinò, e arricciò la mano sul suo braccio, tirandolo indietro.

ᴛʜᴇ ɢɪʀʟ ᴡʜᴏ ʟᴏꜱᴛ ɪᴛ ᴀʟʟ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora