Capitolo due.

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Da quel pomeriggio le cose tra Alessio e Lavinia andarono a gonfie vele mentre tra me e Nicolò c'era un rapporto di costrizione ma fortunatamente non ci vedevamo molto perché lui si stava preparando al suo rientro imminente in campo con la Roma e quindi era quasi sempre rinchiuso a Trigoria e quelle poche volte che succedeva di vederci in gruppo, fingevamo di sopportarci e ci limitavamo al "buongiorno" e al "buonasera".

"Gin, ci stiamo organizzando per passare un pomeriggio in piscina da Ale oggi, a casa sua al mare" dice Lavinia nel messaggio vocale "È vero che verrai perché sei l'amica migliore del mondo?" conclude così il vocale.

Rido scuotendo la testa perché quando ci si metteva era veramente scema però simpatica.
Alzo gli occhi dallo schermo, fissando poi un punto fisso della stanza e mi chiedevo se avessero invitato anche Nicolò ma non perché fosse mia premura averlo vicino ma perché preferivo nettamente che le nostre strade s'incrociassero il meno possibile.
Ritornai in me con il sole che penetrava dalla finestra della mia stanza, mi dava segno di un tempo bellissimo e che sarebbe stato sprecato da passare tra le quattro mura di casa e quindi decido di andare senza troppe paranoie.

"Lavi ti volevo avvisare che ci sono, inviami l'indirizzo che vi raggiungo io così voi piccioncini potete passare un po' di tempo insieme" le dico inviandole a mia volta un vocale tramite whatsapp.

In attesa di una sua risposta, la mia pancia cominciò a brontolare ed effettivamente controllando l'orario era proprio l'ora di pranzo, quindi mi metto all'opera per cucinare un piatto sfizioso.
Non ero la più grande chef ma cucinare mi divertiva.
Mi metto a sedere sulla sedia di fronte al tavolo e mentre aspetto che il piatto si raffreddi, lo schermo del mio cellulare s'illuminò era Lavinia che mi aveva risposto inviandomi l'indirizzo, informandomi dell'orario e ringraziandomi perché gli avevo concesso un po' di tempo per loro.
Sorrido come un'idiota leggendo l'ultima frase perché ero felice per lei, dopo tutto se lo meritava.
Aveva sempre incontrato i cosiddetti "casi umani" e lei aveva sempre avuto solo il bisogno di tranquillità, di un ragazzo che l'amasse senza mezze misure e che la trattasse com'era giusto trattare una ragazza ed Alessio era sulla buona strada.

16.00

Ero in macchina con il navigatore acceso che vagavo verso la meta da raggiungere e insieme a me c'era la musica che mi teneva compagnia.
Il tempo d'arrivo stimato era ancora qualche minuto quindi ero quasi arrivata e per fortuna, perché stavo morendo di caldo.

"La sua destinazione è prevista sulla destra" dice la voce del navigatore che guardo soddisfatta.

Mi trovavo davanti ad un cancello molto ampio, invio il messaggio a Lavinia che ero lì sotto e da lì a poco il cancello si aprì rivelando dietro di esso Alessio mano per mano con Lavinia che mi accolsero con un grande sorriso e subito dopo, Alessio mi indicò dove parcheggiare.

"Amore mio" mi urla Lavinia, abbracciandomi.
"Cuoricino" le rispondo stringendola a me "Ciao anche a te Ale e grazie per avermi invitata" aggiungo salutandolo con due baci sulla guancia.
"Grazie a te per essere venuta" mi dice accarezzandomi la spalla.

Li seguo, mi stavano facendo strada dentro casa e dovevo ammettere che era veramente bella, forse un po' troppo grande per i miei gusti ma sicuramente bella.

"Hai trovato difficoltà?" mi chiede Lavinia riferendosi al viaggio in strada, mentre apre la finestra per farci uscire fuori in giardino.
"No, sinceramente no" le dico, uscendo subito dopo dietro di lei "Comunque Ale hai una casa pazzesca" aggiungo.
"Grazie mille e siamo stati fortunati che i miei quest'anno hanno cambiato destinazione per l'estate" dice ridendo leggermente "Altrimenti ora bisognava stare attenti che i miei cugini più piccoli non si affogassero" aggiunge creando una risata collettiva.

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