Il derby di Roma era sempre stato vissuto con un'aria diversa: per i giocatori era vista come una partita da vincere ad ogni costo per i loro tifosi, per i tifosi invece era vissuta come una questione di vita o di morte dove i preparativi partivano due ma anche tre settimane prima. Manuel già fremeva con i suoi amici per scegliere lo striscione più adatto e più ad effetto da integrare con la coreografia della curva Sud.
A proposito di Manuel, la conoscenza era proseguita fino a diventare un vero e proprio fidanzamento da qualche mese a questa parte, ero felice con lui o meglio, per come mi trattava non poteva essere altrimenti.
Aveva avuto modo di conoscere Nicolò in una serata, era così felice di quell'incontro che prima di quel Sabato, mi aveva addirittura portato a fare shopping per lui per non sfigurare.
Con Nicolò invece il rapporto era nettamente migliorato e per quanto io facessi la vaga, era ipocrita non ammettere che quando eravamo insieme, nonostante tutto, sprigionavamo una chimica ed una sintonia non indifferente tant'è che Lavinia me lo ripeteva quasi tutti i giorni.
Il telefono mi riporta con la testa alla realtà, distraendomi da tutti quei pensieri che balenavano nella mia mente."Mamma!" esclamo con felicità.
"Ginny, amore di mamma, come stai? Quando ci vieni a trovare?" dice subito con quel tono da mamma chioccia come al suo solito.
"Lo sai con l'università non posso saltare, però ti prometto che appena posso un weekend lo vengo a fare" dico mentre con una penna disegno figure a caso sul foglio.
"Va bene a mamma, ricordati che noi ci siamo sempre" dice, sorrido scuotendo la testa "Con Manuel? Tutto apposto?" mi domanda, aveva avuto modo di conoscerlo tramite videochiamate.
"Sì, tutto bene" rispondo "Domenica andiamo a vedere il derby"
"Mi raccomando eh, non me fa sta in pensiero che già c'ho tu padre che tutti i giorni mi chiede de 'sto Manuel" dice facendo uscire quell'accento romanaccio che, nonostante sia già qualche anno che si sono trasferiti al nord, non perderà mai.
"Sì, state tranquilli" rido "Stacco che finisco di studiare, ti voglio bene" aggiungo mandandole un bacio.
"Anche io amore di mamma"Stacco la chiamata e osservo la data, mancavano due giorni al grande incontro e la città già aveva cominciato a scaldarsi e anche per me quel derby aveva un valore diverso, un valore aggiunto perché per la prima volta avrei avuto modo di vedere Nicolò giocare sul campo dell'olimpico.
Avrei avuto modo di vedere quel ragazzo così pieno di sé ma che nascondeva un mondo fragile, fare la cosa che amava di più al mondo e ciò non poteva che farmi sentire in ansia e emozionata allo stesso tempo.Domenica ore 20.00, Stadio Olimpico
Eravamo abbastanza carichi, Manuel fremeva mentre si accodava ai suoi amici che già cantavano con le birre in mano i soliti cori da stadio, io me li guardavo e sorridevo pensando a quanto fosse bella la nostra età da "eterni spensierati".
"Secondo me vinciamo, sto troppo carico" mi dice Manuel per poi stamparmi un bacio sulle labbra.
"Non dare pronostici" gli dico facendo il gesto delle corna.
"Sono fiducioso, lo sai che il mio sesto senso non sbaglia mai" dice a spalle larghe e con un sorriso fiero.Stavamo aspettando Lavinia e Alessio che ci avrebbero raggiunto davanti ai tornelli così saremmo entrati tutti insieme.
Li vedo camminare mano per mano mentre si uniscono ai cori della Sud, appena Manuel vede Alessio urlare con tutta la voce possibile, gli va incontro accodandosi e abbracciandolo come se avessimo vinto i mondiali."Siamo pronti?" chiede Lavinia carica con la sua maglietta di Totti che costudiva gelosamente.
"Ovvio!" le rispondo senza un filo di esitazione.Nel frattempo vedo Alessio distogliere lo sguardo da noi per dedicarlo al telefono.
"Mi ha appena scritto Nico, dice che a voi due ha riservato due posti nella tribuna d'onore almeno se succede qualcosa, siete riparate" dice alzando poi lo sguardo per tornare a guardarci.
"Ah" riesco solo a dire un po' spiazzata, guardando Lavinia.
"Amore, io preferisco se stai lì sinceramente" dice Manuel "Lo sai com'è questa partita, no?" aggiunge.
"Sei d'accordo anche tu?" chiede Lavinia guardando Alessio.
"Sì, almeno so che sei lì e non ti perdo" risponde.
"Va bene allora" dico, annuendo.

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Siccome sei
RomanceGinevra, una ragazza tutta d'un pezzo senza paura di dire ciò che pensa o di nascondere ciò che prova nel bene e nel male. Nicolò, la stella promettente del mondo calcistico, pieno di sé e ambizioso ma con un lato ben nascosto. Si troveranno in un p...