~Cap.48
P.O.V ZAYN
04:27 a.m
-"Io n-non ce la faccio più." la piccola ragazza bionda, davanti a me, singhiozzò, mentre le lacrime solcavano il suo splendido viso.
-"Non capisco, piccola, io..." tentai di avvicinarmi a lei, di confortarla. Odiavo vederla piangere, avrei fatto qualsiasi cosa per vederla sorridere nuovamente.
-"No. N-Non ti avvicinare." fece un passo indietro, allontanandosi da me. Era lontana solo qualche metro, ma mi sembrava di non poterla più raggiungere, che l'avessi persa.
-"Perché?" chiesi, non capendo cosa fosse successo. Non sapevo neanche dove ci trovavamo, era tutto confuso, tutto bianco. Non potevo neanche definire se fosse una stanza, sembrava un luogo senza una fine. "Cosa ti ho fatto? Non capisco, piccola, ho fatto di tutto per te, per renderti felice." ammisi. Avrei voluto fare qualche passo avanti, ma avevo il timore che lei scappasse da me.
-"Felice?" rise nervosamente, guardandomi. I suoi occhi erano più scuri del solito, sembrava ferita, spaventata da qualcosa. Forse da qualcuno. Da me. "Pensi davvero che io possa essere felice con te?" il suo tono di voce si alzò velocemente, facendomi fare un passo indietro per quelle parole che avevano fatto male come lame.
-"I-Io credevo di si...ho fatto di tutto per cercare di diventare una persona migliore, il ragazzo che meritavi." confessai, faticando a respirare. La guardai mentre scuoteva la testa, asciugando dal viso altre sue lacrime. Cosa cercava di dirmi? Che avrei dovuto lasciarla andare?
-"Non sei tu il ragazzo che merito." il suo sguardo accusatorio mi stava spaventando, stava facendo riaffiorare nella mia mente ricordi che avrei voluto cancellare. Che avrei voluto portare via dalla mente di entrambi. "Ho cercato di salvarti dell'oscurità, Zayn, ma è troppo fitta per me." sussurrò, i suoi occhi erano lucidi, quasi come lo diventarono i miei quando sentii quelle parole lasciare le sue labbra. Perché stava succedendo? Perché la mia paura più grande si stava avverando?
-"Ma...io ti amo." mormorai, cercando di avvicinarmi anche minimamente a lei. Ne avevo bisogno e pensavo che anche lei avesse bisogno di me. Evidentemente, avevo torto. Nessuno ha bisogno di me.
-"Se mi ami come dici, lasciami andare!" urlò, spalancai gli occhi, terrorizzato. Lei non era la mia Lorelay, non mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere. Ma, dopotutto, aveva ragione.
-"Non posso..." scossi tristemente la testa. "Non potrei vivere senza di te." ammisi, abbassando lo sguardo, che non riusciva più a sostenere il suo.
-"Sei solo un egoista! " sputò fuori, i suoi occhi trasmettevano solo ira in quel momento. "Come puoi chiedermi di restare? Come hai il coraggio di guardami in faccia dopo ciò che mi hai fatto passare? Come puoi dire come mi ami?" pianse, ogni parola che diceva sembrava trapassarmi il cuore come un affilato coltello. "Riesci solo a farmi soffrire, ti piace vedermi in questo modo?"
-"No, Lorelay, lo sai, io...ho sbagliato, ma giuro che ho provato a fare di tutto per rimediare, per farti capire che sei importante..." cercai di spiegarle ciò che pensavo, quanto tenevo a lei. Non le avrei mai fatto del male, volevo solo proteggerla. Delle voci attirarono la mia attenzione, facendomi chiedere da dove provenissero. Lo spazio bianco iniziò a diventare più scuro, mentre delle immagini prendevano posto davanti ai nostri occhi, raffigurando tutto ciò che volevo dimenticare. I miei ricordi venivano proiettati davanti a me come un film. Un film che non volevo vedere, ma, ovunque mi girassi, si ripetevano quelle scene.
-"Basta! Io non sono più così!" urlai, stringendo le mani tra i miei capelli, tirandoli forte. Delle lacrime lasciarono i miei occhi, prima che le asciugassi in fretta.
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Mine [IN REVISIONE]
FanfictionMa, quando lo guardava, lei sapeva che quegli occhi color cioccolato nascondevano molto più di quello che poteva immaginare. Sapeva che lui non era cattivo, lui era buono, era un angelo. Un angelo venuto male, con un cuore a pezzi. Un angelo a cui n...