~Cap.50 • Ultimo capitolo •
Già, siamo arrivate all'ultimo capitolo. Vorrei che lo commentaste e lo votaste tutte, dicendomi cosa ne pensate e cosa vi ha trasmesso la storia. Vorrei dirvi anche che tra poco pubblicherò anche i ringraziamenti, non ci sarà epilogo. Poi, non eliminate la storia dalla biblioteca, perché la storia non è finita, CI SARÀ UN SEQUEL e, quando lo pubblicherò, vi avvertirò qui♡ Buona lettura, spero vi piaccia. Sara.
◆Canzone consigliata per il capitolo ~All of me - John Legend.
" Even when you crying you're beautiful too."
P.O.V ZAYN
Ero nervoso, ansioso, davvero molto. Stringevo forte le mani intorno al volante dell'auto, rivestito di pelle nera, mentre stavo per raggiungere casa sua. Non poteva finire così, senza una parola, senza vederla un'ultima volta, non ce l'avrei fatta, sarebbe stata l'ennesima cosa che non avrei sopportato, anche se un lato di me non avrebbe mai voluto affrontarla. Sapevo che le avrei spezzato il cuore, che avrebbe pianto, un'altra volta, a causa mia, e non volevo; volevo evitare questo, volevo evitare di vederla in quello stato, non sarei riuscito ad allontanarmi da lei dopo averla vista, ne ero piuttosto sicuro. Il cuore avrebbe prevalso sulla mente, come sempre, come capita a tutti, era una cosa naturale, che non sarebbe mai cambiata.
Fermai l'auto davanti la sua piccola casa dipinta di bianco, era graziosa, sembrava una casa delle bambole. Lorelay era in giardino, stava parlando con una ragazza, mora, un po' più alta di lei, la sua vicina di casa probabilmente, ricordavo di averla vista altre volte. Mi sorrise quando il suo sguardo incrociò il mio, mentre mi trovavo ancora seduto in macchina; uscii per raggiungerla, mentre anche lei si avvicinava a me. Indossava dei semplici jeans chiari ed una leggera maglia rosa con un nodo sul fianco sinistro, che lasciava intravedere una parte della sua pancia, mentre i suoi lunghi capelli biondi le ricadevano ordinatamente sulle spalle.
-"Ciao." mormorai, non sapendo bene cosa dire. Il giorno prima le cose non erano andate bene, ero nervoso, molto più di adesso, e arrabbiato con me stesso, l'avevo trattata male; non avrei potuto giudicarla se si fosse mostrata ostile nei miei confronti. Rimasi sorpreso quando le sue braccia si avvolsero al mio corpo, coinvolgendomi in un abbraccio, che avrei voluto evitare. Non avrei avuto ne' la forza ne' il coraggio di fare la cosa giusta se lei avesse continuato a comportarsi in quel modo con me. Non potei resistere all'instinto di ricambiare quel gesto, le mie braccia si legarono intorno ai suoi fianchi mentre l'avvicinavo a me, permettendomi di sentire ancora il suo dolce dolce profumo, una fragranza che sapevo mi sarebbe mancata.
-"Mi sei mancato ieri, davvero tanto." sussurrò, senza allontanasi da me. Mi era mancata anche lei, così tanto. La strinsi più forte tra le mie braccia mentre pronunciava quelle parole, lei sorrise contro la mia maglietta al mio gesto. "Mi spiace di averti fatto arrabbiare." disse, piano, facendomi aggrottare le sopracciglia, non capendo perché avesse pensato una cosa del genere. Non era lei il problema, Dio, non lo era; ero io, solamente io, non poteva continuare a dare la colpa a se' stessa.
-"Non ero arrabbiato con te, piccola. Tu non...tu sei fantastica, Lorelay." ammisi, sinceramente. Era davvero la ragazza più straordinaria che avessi mai conosciuto, per questo non meritava un ragazzo come me, non ero abbastanza per lei. Gli occhi di Lorelay incontrarono i miei per qualche istante, guardandomi interrogativa.
-"Allora perché sei andato via?" chiese, il suo corpo si allontanò leggermente dal mio mentre le mie braccia rimasero intorno ai suoi fianchi, i nostri sguardi non si separarono neanche un attimo.
-"Dovevo riflettere, pensare ad alcune cose." mormorai, come avrei fatto a dirle tutto? Sarebbe stato difficile, molto difficile, ma era necessario. "Devo parlarti di questo, Lorelay." sospirai, lei mi guardò ancora stranita, non capendo ciò che era successo in un solo giorno. Non avrebbe potuto capirlo comunque.
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Mine [IN REVISIONE]
FanficMa, quando lo guardava, lei sapeva che quegli occhi color cioccolato nascondevano molto più di quello che poteva immaginare. Sapeva che lui non era cattivo, lui era buono, era un angelo. Un angelo venuto male, con un cuore a pezzi. Un angelo a cui n...