~Cap.15
"Tutti siamo chiusi in una prigione. La mia me la sono costruito da solo, ma non per questo è più facile uscirne."
-Giorgio Faletti
P.O.V ZAYN
Finalmente il mio rapporto con Lorelay stava migliorando. Dopo la conversazione di ieri sera mi sembrava che non mi odiasse, anzi.
Ma conoscevo le ragazze come lei, non avrebbe mai potuto provare qualcosa per me. Qualcosa che io provavo. Ma non riuscivo a dimostrarglielo, era più forte di me. Quella sera, volevo dirle che non esisteva nessuna ragazza, che era sempre stata lei, eppure mi ero bloccato. Forse perché avevo paura di un'altra delusione, perché è più facile chiudere il proprio cuore che aprirlo ed essere feriti.
La trattavo male, la usavo per il mio piacere personale, anche se sapevo che tutto questo l'avrebbe messa contro di me, ma ora era troppo tardi. Se fossi stato al suo posto, mi sarei davvero odiato. Lei era venuta qui pura, nessuno l'aveva mai toccata, scommetto che, prima di me, nessuno l'avesse nemmeno vista nuda. E questa era una qualità importante, che non dovevo portarle via. Invece, l'avevo fatto la prima sera, senza pensarci. Ma quando la vidi, per la prima volta, l'unica cosa che desideravo era farla mia. E quando avevo scoperto che era vergine, che io sarei stato il primo in tutto per lei, che sarebbe stata solo mia, la mia voglia crebbe soltanto. Ma adesso me ne pentivo, perché lei non lo meritava. Meritava una prima volta dolce, proprio come quella che sognava.
Le avevo permesso di chiamare sua madre, oggi, forse perché volevo sistemare un po' le cose tra noi, ma sapevo non sarebbe servito a molto. Potevo fare una lista chilometrica con elencati i motivi per cui non avrebbe dovuto amarmi. Ero il ragazzo sbagliato per lei, era troppo piccola dolce ed ingenua per stare con uno come me.
Pensavo provasse qualcosa per Harry ma dopo ciò che mi aveva detto ieri sera non lo sapevo più. Magari era ancora innamorata di quel Liam, che mi stava già sul cazzo.
Ormai erano passati dieci minuti e non l'avevo vista rientrare. Non sapevo se preoccuparmi o arrabbiarmi.
-"Harry, dov'è Lorelay?" chiesi infastidito, al ragazzo dal cespuglio in testa. Si, amavo prendere in giro il mio amato cuginetto.
-"L'ho lasciata fuori per parlare con sua madre circa dieci minuti fa." mi disse, vendendomi vicino.
-"Va bene, andiamo a chiamarla, tempo scaduto."
-"Zayn, sta solo parlando con sua madre."
-"Ho detto, tempo scaduto." odiavo il comportamento che aveva Harry nei riguardi di Lorelay. Lei era mia, mia, cazzo! Invece lui si comportava come se fosse di sua proprietà. Non che fossi geloso, ma se una cosa è mia non si tocca.
Uscimmo fuori ma di lei non c'era traccia. Mi voltai nell'altra direzione, ma il giardino era completamente vuoto.
-"E adesso dov'è?!" urlai.
-"Non lo so, non è rientrata." io ero piuttosto arrabbiato, Harry sembrava preoccupato.
Cazzo.
Le avevo concesso solo dieci minuti, perché era andata via?
-"Pensi sia scappata? Dio, se l'ha fatto io..."
-"Zayn guarda..." Harry mi fece segno di avvicinarmi, e lo feci.
C'era il mio cellulare a terra, con composto un numero, probabilmente quello della madre di Lorelay.
-"Se fosse scappata non avrebbe lasciato qui il cellulare e avrebbe chiamato qualcuno." dedusse, intelligentemente, il riccio.
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Mine [IN REVISIONE]
FanfictionMa, quando lo guardava, lei sapeva che quegli occhi color cioccolato nascondevano molto più di quello che poteva immaginare. Sapeva che lui non era cattivo, lui era buono, era un angelo. Un angelo venuto male, con un cuore a pezzi. Un angelo a cui n...