~Cap.43
"L'amore vero nasce dalle difficoltà."
-Colpa delle stelle.
Stavo aspettando che Alessandra venisse a prendermi, a casa mia, per fare colazione insieme. Le avevo promesso che oggi avrei passato tutta la mattina con lei ed avevo intenzione di farlo davvero, anche perché avevamo bisogno di passare del tempo noi due, da sole. Il giorno precedente mi aveva riaccompagnato a casa, salutando i miei e mostrandogli i vestiti che avevamo compato. Pensavo che non si fossero resi conto che io non fossi uscita con lei, anche se, probabilmente, avevano qualche sospetto che, ne ero sicura, era stato causato da Liam che gli aveva sicuramente parlato durante la mia assenza. Ma non mi avevano detto nulla ed era questo l'importante.
Guardai l'orgoglio, notando che fosse già passato un quarto d'ora. Se Alessandra aveva un difetto era sicuramente quello della puntualità. Sarei andata io a prenderla se avessi avuto un mezzo di trasporto, ma sfortunatamente lei era l'unica ad avere un'auto sua, che i suoi genitori le avevano regalato per il suo diciottesimo compleanno. L'avrei voluta anch'io, ma la situazione non era bella in quel periodo e, in ogni caso, loro non avrebbero mai dato un'auto ad una diciottenne, soprattutto non ad una sbadata come me, sebbene avessi già preso la patente, aspettandomi quel regalo.
Quando sentii un clacson suonare appena fuori da casa mia, mi alzai velocemente dal mio posto, gridando a mia madre che fosse arrivata Alessandra, prima di uscire fuori e dirigermi verso la macchina della mia amica bionda. La salutai, elogiando la sua macchina fantastica.
-"Sei sicura di essere in grado di guidarla?" le chiesi, osservando le grandi dimensioni del mezzo.
-"Guido da tre mesi, Lorelay. Eri già stata in macchina con me, no?" rispose, orgogliosa.
-"Okay, mi fido di te." alzai le spalle. "Dove andiamo?" chiesi, dato che lei non me lo aveva ancora detto. Aveva deciso tutto lei, ieri, e non avevamo più avuto occasione di parlarne.
-"Apri la mia borsa." mi suggerì, ridacchiando contenta. I suoi capelli neri le ricadevano sulle spalle mentre gli occhiali da sole neri li rialzavano leggermente, portandoli indietro. Feci come disse, prendendo la sua borsa per poi aprirla. La prima cosa che vidi furono due biglietti, che non esitai a tirar fuori.
-"Dei buoni per un centro benessere? Dove li hai trovati?" chiesi, curiosa e felice per la sua scelta. Avevo davvero bisogno di rilassarmi un po'.
-"Ieri al centro commerciale, ho comprato alcune creme, così mi hanno dato un paio di biglietti in omaggio." rise, lanciandomi uno sguardo per poi concentrarsi sulla strada.
-"A proposito di ieri..." iniziai a parlare. "Tu ed Harry?"
-"Non abbiamo fatto nulla, mi ha solo tenuto compagnia al centro commerciale." scrollò le spalle.
-"Ma, siete rimasti insieme, a cena. Era un appuntamento?" mi ero leggermente avvicinata a lei dal mio posto, per osservarla mentre pensava al giorno precedente.
-"No, non lo era. Lo abbiamo fatto solo per te e Zayn." mentì, ero sicura che lo stesse facendo!
-"Certo, come dici tu." scossi la testa, tornando a sedermi sul mio sedile. "Secondo me, sareste davvero dolci insieme. Vi piacete, dovreste provare." conclusi, scrollando le spalle.
-"Lo conosco solo da un paio di giorni, Lorelay." si lamentò.
-"Chi dice che c'è un tempo limite?" gesticolai; lei scosse la testa.
-"Siamo solo amici e, quello, non era un appuntamento, solo un'innocente cena tra amici." rispose, calcando la parola 'amici'. A volte si dimostrava più testarda di me.
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Mine [IN REVISIONE]
FanfictionMa, quando lo guardava, lei sapeva che quegli occhi color cioccolato nascondevano molto più di quello che poteva immaginare. Sapeva che lui non era cattivo, lui era buono, era un angelo. Un angelo venuto male, con un cuore a pezzi. Un angelo a cui n...