Capitolo 122

415 59 23
                                    

Pov Narratore

La mattina seguente, il primo a svegliarsi fu Mingi che si mise ad osservare Yunho ma sentendo la porta aprirsi fece subito finta di dormire.

In quel momento si svegliò anche Yunho sentendosi scuotere leggermente da qualcuno. Quando aprì gli occhi vide l'infermiera che portava la colazione ai ragazzi davanti a lui. Era rimasta stupita dall'immagine che le si presentava davanti siccome i due stavano dormendo abbracciati.
Svegliò prima Yunho per paura che accadesse qualcosa a Mingi e quando lo vide aprire gli occhi lo guardò con uno sguardo a punta di domanda.

Yunho realizzò dopo qualche secondo dove si trovava e come era messo e quando provò ad alzarsi, il braccio di Mingi sopra di lui lo bloccò. Il ragazzo fece una risatina nervosa e cercò di togliere il braccio di Mingi ma ovviamente con scarsi risultati, non perché non fosse forte, anzi, lo era eccome, ma non voleva usare la forza con il suo ragazzo.

"Fermo, fermo lì" la donna si arrese e sospirò.
"Va bene così, ho capito. Quando si sveglia accertati di farlo mangiare e mangia anche tu gentilmente, va bene?" essa voleva accertarsi che i suoi pazienti fossero tutti sani e stessero tutti bene.
Yunho annuì e la donna dopo aver dato un ultimo sguardo ai due, sorridendo uscì dalla stanza.

Yunho iniziò a chiamare il nome del suo ragazzo per cercare di svegliarlo ma si era ricordato che quando dorme, vive letteralmente in un altro mondo.
Iniziò ad accarezzarlo premendo anche leggermente per fare più effetto ma non sapeva che Mingi era già sveglio e che avrebbe continuato a fingere solo per ottenere quelle carezze.

"Mingi non voglio castrarti come quella notte, per favore" il ragazzo sentì Yunho parlare con una voce seria e subito aprì gli occhi per poi trovarlo con la mano sopra la bocca mentre cercava di non ridere.
"Solito stronzo eh" gli disse l'altro con una voce ancora roca a causa del sonno mentre il più grande scoppiava a ridere.
"È un buongiorno coi fiocchi no?" Yunho alzò le spalle mentre sorrideva fiero.
"No, questo è un buongiorno coi fiocchi" il più piccolo dei due rubò un bacio al più grande che però rispose assottigliando gli occhi.
"Devi smetterla di baciarmi senza il mio consenso" gli disse prendendolo in giro. In fondo quella era il loro solito : stuzzicarsi e prendersi in giro a vicenda.
"Ti ricordo che sei il mio ragazzo, non ho perso la memoria" gli rispose a tono Mingi facendo un sorriso sfacciato.
"Beh, se la metti così posso pur sempre lasciarti lo sai" continuò a controbattere Yunho sempre con lo stesso sorriso stampato in faccia.
"Ti sei svegliato dalla parte sbagliata del letto Yunho?" chiese Mingi. Sapeva che stesse scherzando ma non voleva smettere di "giocare" con lui.
"Sì, ero scomodissimo stanotte e non sono neanche riuscito a dormire bene" Yunho mentì. Era riuscito a dormire più che meravigliosamente e ovviamente tutti sappiamo il perché.
"Vedrai che nel letto di casa nostra non lo sarai per niente" il ragazzo fece una faccia pervertita e Yunho capì al volo il senso della sua frase.
"Come puoi essere pervertito anche in una situazione del genere...adesso che ci penso lo eri stato anche quando eravamo in cantina" Yunho mentre pensava alla frase che gli aveva detto Mingi quel giorno si sentì rosso e sbattè le mani contro la fronte ma un senso di irrequietezza iniziò a farsi sentire nel ragazzo.
"Su alzati che dobbiamo mangiare se no rimarrai qui in ospedale ancora per una settimana".
Mingi osservò Yunho alzarsi mentre aveva capito che era imbarazzato ma non era a conoscenza del perché lo fosse.

Quando il ragazzo gli portò il cibo vicino, si ricordò di quello che stava facendo Yunho prima che tutto accadesse.
"Per caso sei in imbarazzo perché ci stavamo per scopare prima che accadesse tutto questo?" scoppiò a ridere mentre aspettava una risposta.
"Mingi taci e mangia, non si parla con la bocca piena" Yunho si sedette vicino a lui e iniziò a mangiare in silenzio ma era felice e questo Mingi lo aveva capito benissimo.

Intanto Seonghwa quella mattina era stato dimesso perciò appena finì di ritirare le sue cose e firmare i dovuti fogli, andò nella stanza di Hongjoong. Sarebbe rimasto con lui finché i dottori non lo avrebbero dimesso.

Bussò alla camera e quando sentì un "avanti" da Hongjoong, entrò col sorriso.
"Oh, come stai? Te ne vai?" queste furono le prime parole dette da Hongjoong che era seduto sul letto con i piedi al di fuori di esso.
"Ciao anche a te Hongie, sto bene e no non me ne vado. Tu? Come va la gamba?" Seonghwa gli chiese in risposta.
"In che senso non te ne vai? E come mai sei vestito?" a Hongjoong non importava la sua gamba, non voleva rimanere solo.
"Sembra che non vedi l'ora di mandarmi via...rimarrò con te finché non ti lasceranno uscire" esso andò a sedersi vicino a lui.
"No tutt'altro..." il più piccolo si bloccò.
"Cosa?" gli chiese Seonghwa per spronarlo a continuare la sua frase.
"Niente. Non ti darà fastidio rimanere qui?" Hongjoong sperava in un no.
"Per niente, abbiamo una questione in sospeso e la chiuderemo ora, sappilo" rispose il più grande sorridendo.

Wooyoung e San invece, a differenza degli altri, non avevano così tanti problemi. Loro stavano già insieme e come Yunho e Mingi, ora si trovavamo in compagnia l'uno dell'altro.

Jongho, come il resto delle altre sere passate in ospedale, aveva trascorso la notte con Yeosang.
Quest'ultimo era convinto che il suo migliore amico stesse con lui perché gli facesse pena e perché erano legati da una forte amicizia perciò aveva deciso di trascurare i suoi sentimenti dato che, come pensava lui, facendo così sarebbero svaniti più velocemente.

Jongho invece non voleva fare niente in quel posto, non gli sembrava il caso e quindi aveva deciso di aspettare che il ragazzo uscisse per poi fare quel piccolo passa in avanti.
In quelle settimane aveva capito sempre di più i suoi sentimenti e ogni volta si preparava un discorsetto decente da dire a Yeosang per sembrare vero e fargli capire cosa provava realmente siccome ogni qual volta che mostrava una qualsiasi forma d'amore era letteralmente per amicizia ma puntualmente, tutte le volte che finiva di pensare, si dimenticava di tutto....

Un sorriso da Mingi

✔ 𝐂𝐎𝐍𝐎𝐒𝐂𝐈𝐌𝐈 𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀 | 𝐘𝐮𝐧𝐠𝐢 𝐀𝐭𝐞𝐞𝐳 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora