Capitolo 6

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Pov Yunho

Salgo e mi siedo sul primo posto disponibile vicino alla finestra, mi guardo intorno e mi accorgo che nel pullman non c'è quasi nessuno.
Mi metto le cuffie e guardo fuori dal finestrino come mio solito fare.
Dopo qualche minuto mi accorgo di essere arrivato, suono e scendo e mi fermo davanti al cancello ormai chiuso : la scuola è abbastanza grande
Vedo il campanello e suono, cazzo già in ritardo.
Sento la voce di qualcuno e mi giro verso di esso.
"Giovanotto come mai sei in ritardo? Non ti ho mai visto qui...sei nuovo?".
"Sì signore, mi sono appena trasferito".
"In questa scuola non si tollerano i ritardi, vieni con me" mi dice raddrizzando le spalle.
Lo seguo indifferente ma con un po' di timore che mi buttino fuori senza manco essere entrato.
Arriviamo in un cortile enorme, forse più enorme di quello della mia vecchia scuola e il signore inizia a parlare con un'altro uomo.
Quest'ultimo prende l'altoparlante e raduna tutti in cortile, al che escono dalle proprie classi e si mettono in fila nel cortile.
Uno di loro porta una lavagna e un gesso. Cosa sta accadendo?
Guardo avanti e vedo tutti gli sguardi puntati verso di me compresi quelli dei professori.
"Ma cosa sta succedendo" penso ad alta voce ed un uomo inizia a parlare.
"Sapete tutti che questa scuola ha delle regole severe e precise e non si tollerano i ritardi, perciò questo alunno dovrà subire le conseguenze del suo ritardo" dice e mi guarda.
Una donna mi fa accomodare ad un tavolo e mi mette davanti dei fogli.
Guardo bene e vedo che si tratta di un test.
Alzo lo sguardo verso l'uomo che parlava prima e lui si gira verso di me.
"Hai esattamente venti minuti per finire questo test di punizione" mi dice. Subito dopo tutti iniziano a sussurrare tra di loro e riesco a sentire dei "non ce la farà mai, del resto come tutti". Impallidisco sul posto senza manco capire perché ma la voce del signore mi distrae dai miei pensieri.
"Non ho dato il permesso a nessuno di parlare. Questo è un test che nessuno fino ad ora era riuscito a superarlo tranne un alunno : Song Mingi. Prego venga a dire qualche parola di incoraggiamento al suo compagno e si metta in prima fila" l'uomo guarda un ragazzo alto coi capelli castani...presumo sia lui Song Mingi.
Viene vicino a me e si abbassa all'altezza del mio orecchio e mi dice :
"Sono sicuro che uno come te non supererà mai il test nemmeno tra vent'anni" sento il suo respiro sul mio collo e mi vengono i brividi in tutto il corpo quando sento che fa una piccola risata a bassa voce.
Si alza e si mette in prima fila e il professore da il via al test, così dopo essermi calmato inizio.

Passano dieci minuti e consegno il compito fatto. Tutti mi guardano stupiti e il professore prima guarda me e poi il compito e ne rimane sorpreso.
Faccio una smorfia e mi alzo.
Vedo l'uomo corrucciarsi e mi ferma bloccandomi sul posto.
"Nessuno ti ha dato il permesso di alzarti" mi intima lui.
"Non abbiamo ancora finito, devi svolgere questa espressione matematica alla lavagna" e guardo in direzione dell'uomo che sta scrivendo su quella superficie nera.
Dopo poco finisce e mi passa il gesso
"Hai esattamente 1 minuto per risolverla. Inizia pure" mi da il consenso e io prendo il gesso e inizio a risolvere il problema.
Finisco in meno di un minuto e mi giro verso i professori e di nuovo compare sulla loro faccia un'espressione sorpresa.
Butto il gesso per terra e fisso Mingi sempre indifferente, alzo il sopracciglio e lo guardo storto per infastidirlo.
L'uomo poi inizia a parlare di nuovo con l'altoparlante :
"L'alunno Jeong Yunho ha passato il test col massimo dei voti superando Song Mingi. Ora ritornate tutti in classe e spero che abbiate capito le regole" poi si gira verso di me e mi dice e sospira.
"Vieni con me nel mio ufficio" mi dice e se ne va perciò lo seguo.


Spazio Autrice
Spero vi piaccia ci vediamo al prossimo !!!

✔ 𝐂𝐎𝐍𝐎𝐒𝐂𝐈𝐌𝐈 𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀 | 𝐘𝐮𝐧𝐠𝐢 𝐀𝐭𝐞𝐞𝐳 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora