Capitolo 20

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"Hey, Fulmine!"
Mi senti chiamare da lontano mentre mi dirigo verso la parte alta della montagna, dove speravo di poter stare un po' da sola.
Ovviamente ho riconosciuto la voce, Minho.
Almeno lui ha trovato un po' della positività e allegria che lo caratterizzavano.
Vorrei poter dire lo stesso, ma il discorso di poco fa non mi ha tirato su l'umore, proprio per niente.
"Ehi, Minho" tiro un sorriso, che sicuramente uscirà sbilenco e poco convincente.
"Ti va di fare due passi?" Ha capito il mio umore, e cerca di rimediare alla situazione con il suo solito buonumore e sarcasmo illimitato. Il mio Minho.
Cosa? L'ho seriamente pensato?

Mi guarda interrogativo, visto che probabilmente mi sono persa nella mia testa, troppo occupata a decifrare i miei stessi pensieri.
"Certo, andiamo." gli sorrido incoraggiante.
Camminiamo in silenzio per qualche minuto, fino a raggiungere una dolce salita di una montagna che porta a una cima, dove sicuramente a quest'ora ci sarà un tramonto mozzafiato.

Mentre saliamo, Minho perde il sorriso, e sembra pensieroso.
"Un penny per un tuo pensiero" scherzo, cercando di tirargli su il morale come lui ha fatto con me poco prima e altre innumerevoli volte.
"Stavo pensando..." sorride "alla prima volta che ci siamo visti"
Sorrido anche io al pensiero.
"Si.. tu eri appena tornato da una corsa pesantissima" Imito la sua voce e l'espressione meravigliata che Chuck aveva ogni volta che lo vedeva tornare "E ti sei quasi strozzato con la zuppa di Frypan quando mi hai vista" ridacchio divertita, sembrano passati anni, ormai.
"A volte mi manca tutto quello, certo, eravamo chiusi dentro un fottuto labirinto pieno di bestie orribili che cercavamo di ucciderci ogni giorno, ma almeno eravamo insieme, intendo... con gli altri" So bene a chi si riferisce con "gli altri". Ma non parlo. Fa troppo male ricordare i loro nomi, i loro volti, pensare che non esistono più, che non potremo più ridere o scherzare con loro, che non potrò più andare in giro per la radura con Chuck, mentre cerca di rubare del cibo a Frypan, aiutare Winston, o Cliff, o... vedere Gally, sentire le sue labbra sulle mie, la sua mano che mi sfiora. Mi asciugo rapidamente una lacrima.
Minho se ne accorge. Giro il viso verso di lui, cercando parole di conforto da dargli, per impedire almeno a lui di non crollare, perché io l'ho fatto. Ormai da troppo tempo. Non sono riuscita ad affrontare la situazione, rifugiandomi nei fantasmi, illudendomi di vedere persone che sono morte, e che mi hanno lasciata da sola in tutto questo schifo. Io non sono forte, ma non lascerò che Minho crolli. Non posso permetterlo.

"Andrà tutto bene" sforzo un sorriso, accarezzandogli la guancia, ricoperta da un sottile strato di barba, perché siamo in giro da giorni quasi senza neanche mangiare.
Appoggia la testa alla mia mano, chiudendo gli occhi, esausto.
Ha ragione, prima era una situazione orribile, ma adesso è insostenibile. Le lacrime cominciano a scendere copiosamente, e io vorrei solo andarmene e non far vedere il mio dolore a nessuno, perché se crollo io so che lo farà anche lui, e non deve vedermi così, perché deve imparare a stare senza di me, se qualcosa dovesse succedermi. Ma io non riuscirei a vivere più se a lui dovesse succedere qualcosa. Perché lui mi ha mostrato qualcos'altro, dopo la morte di Gally, lui c'è sempre stato, sempre, e mi ha aiutato a mettere i pezzi in frantumi insieme, non sono come prima, non potrò mai esserlo, ma è riuscito a tenere tutto insieme, a non farlo disperdere.

E questa cosa mi spaventa, perché realizzo che è l'unico motivo per cui io abbia ancora un po' di sanità, nonostante gli altri siano fondamentali per me, Minho è colui che mi ha tenuto ancorata a lui stesso, soffrendo in silenzio e sopprimendo i sentimenti che prova per me, pur di salvarmi.

Come ho fatto a essere stata così cieca ed egoista?

Arriviamo in cima alla rupe, e un cielo che varia dal rosa all'arancione ci sovrasta, non ho mai visto una cosa del genere, o almeno non che io mi ricordi.
Sorrido tra le lacrime. Gally sarebbe stato cinico a riguardo, avrebbe detto che è solo "Uno stupido cielo" ma poi sarebbe stato a fianco a me a guardarlo, per aspettare le stelle, un po' come quando ci vedevamo sotto il nostro albero, nella radura. Li era tutto così semplice, seppur la situazione fosse orribile.

Minho sembra capire dove i miei pensieri siano indirizzati, perché è lui che sta volta mi prende delicatamente il viso tra le mani e mi gira verso di lui, obbligandomi a guardarlo negli occhi scuri e a mandorla.
"Io non ti lascerei mai" Afferma serio, probabilmente riferendosi al fatto che Gally ha deciso di abbandonarmi, nella radura.
"Minho..." inizio, ma mi interrompe.
"No, io non potrei mai lasciarti andare, non permetterei mai che qualcosa potesse accaderti, preferirei morire che-" Mi prende il panico.
"Non dire così!"Inzio a lacrimare più forte.
Fa per aprire la bocca, ma sono io a interromperlo questa volta: "Se tu dovessi morire, se dovesse succederti una qualunque cosa, non mi riprenderei, Minho. Lo sai. Non mi riprenderei mai piu.."
inizio ad agitarmi al solo pensiero, boccheggiando e guardandomi in torno, quasi in un vero e proprio attacco di panico, ma le sue mani riportano la mia attenzione verso di lui.
"Va bene, va bene Rosalind, calma, respira" Cerca di farmi imitare il suo respiro, lento e regolare, e mi rendo conto di essere andata in iper ventilazione al solo pensiero di perderlo.
"Non ti lascerò mai, te lo giuro." Afferma serio.
"Qualsiasi cosa dovesse succedere, sarò sempre con te, non succederà mai più ciò che hai passato con... Gally" dice l'ultima parola in modo incerto, come se sentire il suo nome mi portasse ad urlare come una pazza spaventata. Ma non dico niente, troppo presa a guardarlo negli occhi.

"Te lo prometto."
"Non mi promettere niente" Lo scongiuro.
"L'ultima volta non è finita bene" ricordo ancora la promessa, i suoi occhi così blu oceano che sembravano sinceri. No.
"Vieni qui" mi abbraccia stretta, e io appoggio la testa nell'incavo del suo collo, ispirando il suo profumo -deve essersi fatto la doccia ma non aver avuto il tempo di radersi- e continuando a piangere, come non facevo ormai da troppo tempo.

Si stacca dall'abbraccio, e mi fissa ancora dritto negli occhi. Siamo a pochissimi centri metri di distanza, e sento il suo naso sfiorare il mio.
"Per favore, non rifiutarmi questa volta"
E in un attimo le sue labbra toccano le mie, incerte all'inizio e piene di dubbi, ma non appena anche io schiudo le labbra, diventano sempre più sicure e decise. Presa dal momento, gli mordo il labbro inferiore, e lo sento gemere, mentre non si sa come, mi ritrovo in braccio a lui.
"Rosalind.." inizia a dire, sembra una specie ammonimento, ma non ho il coraggio di staccarmi da lui, al momento. Minho mette le mani sui miei fianchi, aiutandomi a muovermi contro di lui, ma allo stesso tempo cerca di staccarsi "Basta, Roxy, non so se riesco a controllarmi"
Ma continua a baciarmi; e io a baciare lui, è troppo importante, è ho paura di perderlo, che mi scappi via come Gally, scivolandomi dalle mani come fumo.
Mi stacco ansimante, guardandolo negli occhi. Il cielo si è fatto viola-bluastro, indicando l'inizio del crepuscolo, gli sorrido, e mi chino per baciarlo di nuovo, ma un rumore stranamente familiare mi distrae.
Mi giro, terrorizzata fino al midollo.

E le vedo, una serie di Berghe stanno venendo verso di noi, e sulla fiancata c'è una parola, una parola che infesta tutti i miei incubi: WICKED.

ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti, breve ma intenso eh?
Chiedo scusa a tutte le shipper Gallind (o Newtlind, non so come sia possibile ma ci sono ahaha) ma anche la Minholind meritava un po' di amore dai.

Come avrete capito siamo quasi arrivati al termine della seconda storia (mancheranno un paio di capitoli al massimo) e non vedo l'ora di farvi vedere cosa ho in serbo per voi. Sono in vena di scrivere, quindi chi lo sa, magari avrete un aggiornamento nuovo in breve.
Vi ringrazio per leggermi,
un bacione!

Radioactive-The Scorch Trials Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora