Capitolo 21

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Il panico prende possesso del mio corpo.
Ma solo per un secondo, solo uno.

Devo reagire, pensare velocemente.
Senza neanche accorgermene, sto correndo giù per la collina su cui poco fa io e Minho siamo saliti, inciampando nei detriti, ma continuando a correre, seguita a ruota dall'ex velocista.

Prima che possa raggiungere la piccola pianura circondata dalle grosse montagne, nella quale
il Braccio Destro si è insidiato da mesi ormai, le braccia di Minho mi afferrano per le braccia da dietro.

Mi ritrovo faccia a faccia con il suo petto, dato che è più alto di me di qualche centimetro.
Mi alza il mento con urgenza, guardandomi negli occhi, ma non ha nessuna della dolcezza che possedeva qualche minuto fa.
"Tu resti qui" afferma, con l'espressione tipica di quando da un ordine agli altri radurai, per un momento mi ricorda Alby. Peccato che io non sia una che è abituata a farsi comandare.
"Cosa? no!" rispondo, cercando di sgusciare fuori dalla sua presa e correre dai nostri compagni. Le berghe sono sempre più vicine, e dobbiamo muoverci se speriamo in qualche modo di poter organizzare un controattacco.

"Guardami!" urla, cercando di sovrastare le
urla degli altri radurai e dei soldati del Braccio Destro, che stanno cercando di organizzarsi, presi da panico e alla sprovvista.
"Non posso rischiare che ti prendano, o peggio, uccidano. Lo capisci?" sembra furioso, e impanicato.
"Non lo permetterò, giuro, ma devi lasciarmi andare, Minho" gli accarezzo la guancia, sperando di convincerlo.
"No"
"Minho-" cerco di parlare, ma un forte botto mi toglie le parole di bocca e mi fa tremare tutte le interiora. WICKED è arrivata.

Sposto lo sguardo sulla landa poco lontana da noi, ormai ricoperta da grida di dolore, mi allungo per scattare e aiutare i miei amici e mio fratello, ma Minho mi prende nuovamente per le spalle, baciandomi e prendendomi in contropiede.
Mentre mi bacia fuoriosamente cerca di spostarmi verso il luogo in cui eravamo poco prima, ma non glielo permetto. "È inutile che ci provi, non vi lascerò da soli, siamo una famiglia" Dico decisa.
"E va bene" sbuffa, palesemente irritato.
"Ma stai attenta, ti prego"
"Anche tu"

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Le esplosioni di luce sono ovunque, e non si riesce a distinguere in mezzo al fumo quali siano i soldati del Braccio Destro e quali dei nostri nemici. Gli spari continuano a circondare l'area, mentre il fumo causato dalle fiamme che divampano sulle ex tende del Braccio Destro crea ancora più confusione.

Ho perso Minho non appena siamo entrati in questa carneficina, ma come è possibile che ci abbiano trovati? Non hanno scovato questo posto per mesi, e ora che ci siamo noi ci hanno trovati. Dopo neanche due giorni. Qualcosa mi puzza.

Nella confusione riesco a scorgere la faccia di Thomas, ma passa troppo velocemente davanti a me perché possa inseguirlo.
Mi sento persa, e non capisco cosa fare o dove andare.
Sento il rumore inquietante della "spara fulmini" che WICKED ha usato contro di noi poco dietro di me.
E raggelo.
Mi giro lentamente,
un uomo mi sta puntando addosso quella cosa con un sorrisetto sinistro e decisamente poco gradevole.
Chiudo gli occhi, preparandomi a sentire le scariche elettriche su tutto il mio corpo.
Ma non avviene niente, l'elettricità non manda in shock il mio corpo, anzi, non viene sparata neanche contro di me.
Perché un uomo scorbutico che è a capo dell'organizzazione che ci ha salvato la vita ha appena sparato addosso all'uomo con l'arma. Con una mitragliatrice.
Wow.

Corro verso Vince e Harriet, la quale è presa nel riempire vince di munizioni, ma ha tempo di passarmi una pistola, che scarico a caso contro a quelli che riconosco come miei nemici.
È un disastro.
L'unica cosa che al momento può salvarci è la mitragliatrice che Vince sta maneggiando, penso, mentre un gruppo di altri ragazzi si unisce a noi. I radurai. Li conto, ci sono tutti.
Minho sembra sollevato nel vedermi.
Thomas sembra in stato di shock, anche peggio di tutti noi. Che sappia qualcosa su quello che è successo sta notte?
Non ho tempo per farmi domande, adesso.
Risolveremo tutto quando usciremo finalmente da qui. Perché ce la faremo.
Ognuno di noi ha in mano una pistola o un fucile, e proviamo a non prendere i nostri, ma con questo fumo è più che difficile, quasi impossibile.
Mi rendo conto che mancano dei soggetti nel nostro gruppo, dove sono Brenda, Teresa e Jorge?
Penso al peggio, ma non devo distrarmi.
Non conosco bene Brenda e Jorge, e Teresa non è mai stata la mia migliore amica, ma ha affrontato molto con noi, e poi mio fratello è innamorato di lei. Starei male se dovesse succederle qualcosa.

A un certo punto sentiamo un'imprecazione da parte di Vince: "Maledizione!" urla frustrato. Mi ci vuole poco per capirlo: La mitragliatrice si è inceppata.
È un gruppo molto corposo di agenti WICKED sta venendo verso di noi, in modo molto minaccioso.
Cavolo.
Uno di loro ha in mano una sostanza -no, non una sostanza, è solida- elettrica, e capisco cosa sia solo quando Minho cerca di buttarsi davanti al mio corpo, per impedire l'impatto. Ma la bomba non punta verso di me, punta verso Vince.
E in un attimo sento il mio corpo vibrare dal dolore per l'elettricità che lo percorre tutto, insieme a quello dei miei compagni.

Apro gli occhi lentamente, sentendo il corpo completamente intorpidito, e un odore odore fastidioso di bruciato. Il fumo è ancora intorno a me, il che vuol dire che sono rimasta incosciente per pochi minuti, mezz'ora al massimo.
Gli agenti WICKED camminano ancora intorno a noi, ma questa volta sembrano molto più rilassati. Hanno vinto.
Mi accorgo di essere seduta sulle mie gambe, circondata da altri ragazzi come me, e mi impegno nel cercare intorno a me gli altri radurai.
Non sono nel mio stesso gruppo -siamo divisi in sezioni a forma di quadrato- ma sono in quelli vicini. Minho mi guarda insofferente e sollevato, deve essersi svegliato prima di me e vedendo che non mi svegliavo si sarà spaventato. Chissà che brutto per lui sentire per la seconda volta l'elettricità sul proprio corpo, dopo quella esperienza traumatica nella zona bruciata.

Un uomo -vestito con il camice da scienziato, non da soldato- mi fa abbassare la testa bruscamente, passando un marchingegno strano sul mio collo, il quale parla con una voce robotica: "SOGGETTO A15". Ma non sono l'unica a essere sottoposta a questa strana pratica, tutti i ragazzi del gruppo vengono controllati. Che cosa hanno in mente questa volta, questi psicopatici?

"Rosalind" una voce disgustosamente familiare mi chiama, alzo lo sguardo schifata, trovandomi davanti Janson, l'uomo ratto.
"Janson" lo guardo, sperando che possa esplodergli il cervello.
"Finalmente ti abbiamo trovata, piccola monella" mi prende in giro, felice di essere riuscito nel suo intento.
"Non sai cosa ho in serbo per te, ma non ti preoccupare, presto lo scoprirai" sorride malignamente.
Gli sputo in faccia.
La sua espressione schifata e incazzata è fantastica per il mio ego, ma non ho calcolato calcolato lo schiaffo ben assestato che mi tira.
La testa mi si gira automaticamente dall'altra parte, facendomi quasi cadere a terra dalla forza che ha usato. Mostro.
Lo guardo negli occhi, mentre un brivido di paura mi sale lungo la schiena: "Tu non mi avrai mai".
Sento il sangue colarmi dal naso, il corpo stanco e martoriato dalla granata di elettricità, e le urla di Minho, che cerca di liberarsi dagli agenti WICKED rimbombano lontane alle mie orecchie. Sono esausta.

Il rumore di un altro elicottero arriva dal cielo, e il breve tempo atterra sulla terra, riempita dai corpi dei morti e di noi altri, che presto lo saremo.
Devo pensare, devo riprendermi.
Come uscire da questa situazione?

Angolo autrice
EEEE MO SO CAZZI RAGAZZI
A parte gli scherzi, sta per finire tutto e non finirà bene, già vi avviso, ma ehi, ho già qualche idea per il terzo libro, e molti altri personaggi interessanti e simpatici :)

(lo so che non mi perdonerete, comunque)
vi auguro una buona giornata, noi ci sentiamo con il prossimo aggiornamento (che probabilmente uscirà molto presto, ma chi lo sa)😚

Radioactive-The Scorch Trials Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora