Capitolo 10

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precedentemente:

Theresa ci ferma: "Ehi, cosa è questa puzza?" avanza lentamente nella stanza, ma una mano putrida, seguita da un urlo disumano, cerca di afferrarla. Riesco a prendere la corda dello zaino sulla sua schiena e trascinarla per un pelo, allontanandola dallo zombie-o-come-si-chiamano.
Gli altri illuminano la bestia con la torcia, ma non è sola, infatti tanti altri versi e mani sporche cercano di afferrarci. "Attenzione!" urla Thomas di continuo. Ci stringiamo tutti tra di noi, ma il posto è pieno di queste bestie legate con un lungo catenaccio color argento.

"Bene, i cani da guardia fanno l'effetto sperato. L'avevo detto a Jorge"

Una voce femminile proveniente da una porta lontana da noi fa cessare tutti i lamenti orrendi, e adesso questa chi è?

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"E tu chi diavolo saresti?"

Osservo la ragazza davanti a noi: capelli neri e rasati a zero, labbra piene, naso leggermente all'insù e occhi scuri. Le gambe sono leggermente divaricate, mentre le braccia sono incrociate sul petto. Ci guarda con un sopracciglio alzato.
"La vera domande sarebbe: chi siete voi?" ha un sorrisetto per niente rassicurante, che promette solo guai. E questa cosa mi preoccupa, non mi piace per niente.
"Non vogliamo guai" Thomas pone le mani davanti a sè, per evidenziare le sue intenzioni.
"Questo dovrà deciderlo Jorge." ci guarda ancora con quel sorrisetto malizioso e da pazza, i suoi occhi presentano anche una luce che non mi convince per niente, brillano di divertimento ogni volta che ognuno di noi parla, o la guarda incuriosito.
Nel frattempo, gli 'animali' intorno a noi -che prima si erano placati qualche secondo dopo le parole dette dalla ragazza- iniziano a strillare e tirare le catene per raggiungerci. Rabbrividisco.
La ragazza continua a guardarci -a squadrarci- uno per uno, poi si gira e si dirige lungo un corridoio stretto, del quale non vedo però la fine. Un chiaro invito a seguirla.
Mi dirigo nella sua stessa direzione, anche se vedo lo sguardo di rimprovero di Thomas.
"Beh, ti sembra che abbiamo altra scelta?" gli rispondo. È vero, non sappiamo se possiede una compagnia numerosa -sicuramente non è sola, ha nominato un certo Jorge più volte- e se sono armati, ma tra le scelte che abbiamo mi sembra quella più fattibile. Insomma, quali opzioni abbiamo? O essere bruciati come dei polli al rosto da un fulmine, o diventare il banchetto di questi ex-esseri-umani-o-qualsiasi-cosa-siano. Direi che la scelta che ho preso io -quella di seguire una ragazza probabilmente pazza- è quella più plausibile.
Thomas non risponde, forse ha capito che non abbiamo molte altre possibilità di scelta.
Uno per uno -facendo zig zag tra i mostri che tirano la catena- seguiamo la ragazza. Io sono a capo e in poco tempo la raggiungo, nonostante abbia un andatura veloce. Probabilmente è agile, si vede dal modo in cui si muove, svelta e veloce. Oppure conosce bene il posto in ogni suo angolo, e questo rappresenta un punto a sfavore per noi in caso di attacco. Comunque le abitudini sono dure a morire, e tutto l'allenamento fatto nel labirinto in questi mesi mi è stato utile.
Dopo diversi minuti passati percorrendo il corridoio ci troviamo in quello che deve essere la parte dell'edificio più importante: non è molto, è una semplice ma grossa stanza, nella quale c'è un numeroso gruppo di persone. Non sembrano prestare troppa attenzione a noi, però. Meglio così.
Ognuno è occupato in diverse faccende, la maggior parte di loro però sono intorno a un faló fatto un po' di fretta, si scaldano le mani e bevono qualcosa da una specie di vaso. Il composto è giallognolo e non sembra buono.

"Avanti, Butta giù"
Allunga la mano verso il bicchiere, facendomi cenno di bere il contenuto.
"Scusa Gally, ma sembra una schifezza"
storco il naso, non ha neanche un buon odore.
"Avanti, provalo. L'ho fatto oggi, sto migliorando la ricetta. Non ha un buon sapore-" e neanche un buon odore, mi viene da aggiungere, ma sto zitta. "-ma serve per rilassarti"
Lo guardo incerta, avvicinando il composto alla bocca e bevendone un sorso minuscolo, per poi sputarlo nell'erba che ci circonda con una faccia schifata, esagerando.
La sua risata rimbomba per tutta la radura.

"Roxy" Minho è davanti a me, con le mani sulle mie spalle.
"Scusa Minho" mi riprendo dall'attimo di trans in cui mi sono trovata. E quello cosa era? un flashback? Mi tremano le mani. Per non far notare niente a nessuno -Sopratutto all'asiatico che ha il vizio di notare anche il minimo particolare- le stringo tra di loro, e continuo a camminare.
Adesso davanti ho Thomas e Newt, intendi a seguire la ragazza -che ancora cammina svelta tra i rottami di questo posto- e allo stesso tempo tenere d'occhio gli uomini e le donne trasandati -con lo stesso sguardo, anche se meno accentuato- della ragazza- i quali fingono di essere disinteressati a noi, ma che stringono le armi -piccoli coltelli, pezzi di vetro- tra le mani, quando passiamo davanti a loro.
Ripeto, non mi piace per niente.

Finalmente la sconosciuta si ferma davanti a una scala a pioli colma di ruggine, che un tempo doveva essere di un colore simile al giallo. Si tiene salda con le mani e inizia a salire, guardando con i suoi occhi neri verso di noi per un secondo.
Uno ad uno seguiamo i suoi movimenti, lascio passare tutti e stringo il coltellino che ho attaccato alla cintura dei pantaloni, non mi fido ad avere degli sconosciuti -armati- alle spalle.
Minho insiste nel farmi andare prima di lui, allora inizio a stringere le mani sui pioli della scala, fino ad arrivare in una stanza molto più piccola di quella in cui siamo stati fino a qualche secondo fa.
Mi guardo intorno, mentre sento il mio amico velocista iniziare a salire aggrappandosi ai pioli: la stanza è si più piccola, ma molto più calda -c'è un piccolo fuocherello che illumina tutto intorno- deve essere ancora notte, o le prime luci dell'alba. Il posto è tappezzato da cianfrusaglie di tutti i tipi: sveglie distrutte, cose a me sconosciute, pezzi di carta...
Il mio sguardo cade finalmente sul soggetto difronte a noi, intendo a guardare i miei amici -e adesso anche me- con severità.
È alto e abbastanza massiccio -non tanto, ma abbastanza da incutere timore-.
Ma ciò che più mi fa tremare le viscere è il suo sguardo. Anche il suo sembra pazzo, completamente deviato. E chi sa che cosa ci aspetta.

"Oh, caspio"
Sento il mio amico Minho dietro di me, che ha finito di salire la scaletta. E vede l'uomo che tutti noi guardiamo, intimoriti ma determinati.

ANGOLO AUTRICE
ciao ragazze,
come state?

mi prendo questo angolo per scusarmi ancora per i miei super lunghi ritardi.

Inoltre ci tenevo a parlare un attimo con voi dei problemi che sta riscontrando l'italia in quest'ultimo mese, o per lo
più sapere come state, se avete bisogno anche solo di parlare un po' di questa situazione che crea sicuramente molta ansia e preoccupazioni. Per qualsiasi cosa sono qui, potete scrivermi nei commenti o anche in chat privata.
Anche se sparisco per secoli io sono qui e vi leggo sempre.

Vado che sono le 4:00 di notte ahah,
un bacione e grazie a tutte.
ce la faremo!

Radioactive-The Scorch Trials Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora