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Anno 6205 DID - Villaggio di Nyss nelle Terre di Valka, regno di Visdis.

La grande stanza dell'edificio principale del villaggio che fungeva da aula era gremita di bambini scatenati.
In pochi stavano seduti ai propri posti, gli altri correvano e giocavano rumorosamente con gli oggetti di uso quotidiano, malgrado i continui richiami dell'insegnante.

Lasti si divertiva a guardarli, ma aveva preferito rimanere seduto per evitare punizioni. Si limitava ad osservarli sorridendo, consapevole che avrebbero giocato tutti insieme dopo le lezioni.
Gli sarebbe bastato resistere ancora un po'.

L'insegnante, spazientita, dichiarò che avrebbe trattenuto per un'ora in più chi non le avesse dato ascolto.
La minaccia bastò a convincere i bambini a tornare seduti, ma gli sguardi furbi e divertiti sui loro volti erano rimasti tali.

Dando le spalle alla classe, la giovane dal lungo vestito blu e i capelli castani indicò con la bacchetta di legno il dipinto appeso sopra alla lavagna, raffigurante le principali divinità in cui credevano.
"Oggi tratteremo un argomento importante, quindi state attenti" disse loro. "Queste sono le divinità che tutti noi conosciamo bene" continuò e tornò girata verso i bambini. "Si tramanda che proprio in questo giorno, 6205 anni fa, La Dea si sia incarnata per aiutare noi Lin a superare un periodo di grave carestia"

Posò la bacchetta e prese un gessetto, quindi lo utilizzò per scrivere il nome del loro popolo sulla lavagna.
"Per ringraziarla abbiamo preso questo nome, derivato dal suo ma con l'aggiunta del suffisso n che sta ad indicare appartenenza"
Mentre parlava cerchiò con il gessetto la lettera appena descritta.

Lasti aveva smesso di ascoltarla.
La storia del loro popolo, i Lin del regno di Visdis, veniva spiegata loro ogni anno in quella data, in onore dell'anniversario dell'incarnazione della Dea.
Tra le divinità maggiori, Lei era la principale per i Lin, che avevano iniziato a considerarla come la loro madre dopo l'aiuto ricevuto.

Lasti aveva ancora lo sguardo puntato sul dipinto, stava osservando una ad una le divinità e i loro nomi scritti sotto alle rispettive raffigurazioni. La Dea era la più bella tra tutte, con i capelli del colore dell'oro e gli occhi verde smeraldo. Era divinità del sogno e della vendetta, portatrice di prosperità nel loro regno, e per rispetto nessuno osava pronunciare il Suo nome, anche se tutti lo conoscevano bene.

Lasti non aveva mai dato troppa importanza alla cosa, anche se credeva nell'esistenza della Dea, e gli era capitato spesso di pregarla la sera prima di andare a dormire, insieme ai suoi fratelli, per chiederle di benedirlo con dei bei sogni.

Percorso da un brivido di entusiasmo, dato forse dal clamore prodotto dai suoi compagni, forse dal fatto che si sentiva intoccabile e spavaldo nei giorni che precedevano il suo compleanno, Lasti aprì la bocca e senza farci troppo caso osò pronunciare quel nome, tante volte letto, ma nessuna volta udito.
"Linelnesis"

Credeva di averlo detto sottovoce, ma un attimo dopo la classe si zittì.
La maestra, ora voltata verso di lui, era sbiancata. Raggiunse velocemente il suo banco e gli diede un sonoro schiaffo che gli lasciò il segno rosso sulla guancia. Il bambino si sfiorò il lato del viso che ora gli pulsava dal dolore.
Non era più divertito, anzi era seriamente pentito di quello che aveva fatto.
Lo fu ancora di più quando l'insegnante lo accompagnò a casa al fine di raccontare ai suoi genitori l'accaduto.

Dopo la punizione, gli venne imposto di dire una preghiera per ogni quarto del ciclo giornaliero, perché La Dea non decidesse di vendicarsi di lui che aveva compiuto un atto proibito.
Qualche giorno dopo i suoi genitori riuscirono a farsi ricevere dal vicario del villaggio per sapere cosa sarebbe stato meglio fare con lui. Né loro né il vicario vollero sentir ragioni. Era troppo piccolo perché lo prendessero sul serio, ma non troppo perché lo perdonassero, capendo che per lui era stato solo un gioco stupido e non intendeva offendere nessuno, men che meno La Dea. Secondo loro il suo comportamento andava assolutamente corretto, e subito. Fatto ritorno a casa, prepararono in fretta e furia un bagaglio contenente l'essenziale per mandarlo a Lissen, dove sarebbe diventato un soldato del regno.

La Voce della Dea (BL/Fantasy/Guerra) #Wattys2021||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora