Anno 6218 DID – Lissen, capitale del regno di Visdis.
Yenri Drana, medico di corte da circa un mese, fischiettava camminando per i corridoi del castello.
La guerra era finita da poco, ma lui si era già abituato alla sua nuova vita. Ciò che più sognava, quel lavoro, era finalmente suo. Si trattava di un'occupazione gratificante e stimolante allo stesso tempo, seppur riempisse le sue giornate di impegni.
Non mancava però di dedicarsi alle altre cose che riteneva importanti, prima fra tutti passare del tempo con Lasti per accertarsi delle sue condizioni.Uscito dall'infermeria alla fine del suo turno, si stava recando proprio da lui.
Anche quando il carico di lavoro si faceva pesante, nei momenti liberi andava dall'amico per assicurarsi che stesse bene e avesse tutto ciò che gli serviva.
Malgrado la battaglia fosse solo un ricordo, si sentiva responsabile per il ragazzo. Sentiva di non poterlo abbandonare, non quando lo sapeva in quello stato.Chi lo vide dirigersi all'uscita lo riconobbe e lo salutò. Dopo quel fatidico giorno a palazzo, quando La Dea aveva parlato davanti a tutti, il personale di corte aveva ben presente il fatto che lui facesse parte dei Prescelti. E non solo, era arrivato lì insieme al loro capo.
Questo, oltre alle sue particolari capacità nel campo, rendevano Yenri un medico rinomato e ben voluto. Lui ne era felice, almeno finché qualcuno non decideva di avvicinarglisi troppo.Uscì dall'edificio e giunse finalmente nel giardino del palazzo, nel quale cresceva un'enorme varietà di piante. C'erano i fiori per il diletto delle giovani nobili, ma anche alberi da frutto e soprattutto le erbe medicinali di cui lui era un vero esperto.
Oltre alle coltivazioni esterne, la zona più interna del giardino ospitava diverse serre singole nelle quali ne venivano fatte crescere tipologie specifiche. Di base erano ad uso di studiosi e botanici, i quali si occupavano di piante infestanti, piuttosto che di altre che necessitavano di restare separate da tutto il resto.Lasti aveva deciso di stabilirsi in modo permanente in una di quelle libere. Scelta insolita, la sua, ma lo aveva fatto perché lì nessuno lo avrebbe disturbato, e si sarebbe potuto dedicare allo stesso tempo a ciò che gli interessava davvero: lo studio delle piante, in particolare di quelle che avevano effetti nocivi sulle persone.
Le serre erano murate ai lati, mentre la parte superiore in vetro permetteva ai raggi alnei di entrarvi. Per accedervi, si passava da un'anticamera interna, una sorta di stanza privata. Lasti aveva fatto di questa il suo alloggio personale, anche se passava la maggior parte del tempo tra le piante di cui si prendeva cura.
Yenri gli aveva chiesto una copia della chiave per ogni evenienza, quindi aprì la porta ed entrò senza avvisare.
Non si stupì quando all'interno trovò Guttla e Crux, visitatori abituali. I due erano seduti a debita distanza sul divanetto malconcio della stanza e non avevano un'espressione serena."Vedo che la guardia personale del futuro Re batte la fiacca anche oggi" commentò, chiudendosi la porta alle spalle.
"Oggi è un giorno festivo! Sai che è l'anniversario della prima Incarnazione, mi hanno dato il giorno libero" si lamentò, corrugando la fronte.
"Lo so, volevo solo provocarti" continuò Yenri, sorridendo divertito.Guttla li osservò con un'espressione annoiata.
"Non è ancora uscito da lì?" le domandò.
"No, solo per farci entrare" rispose, appoggiando pigramente il mento al palmo della mano.
"Capisco... Provo a chiamarlo io"Yenri si avvicinò alla parete interna della vera e propria serra, che su quel lato era trasparente, e bussò.
"Ehi, Lasti! Sono arrivato, e qui ci sono i tuoi amici"
Il non più Primo Generale si voltò, riconoscendo la sua voce.
Raggiunse la porta e la varcò, raggiungendolo, ma non proferì parola anzi sospirò e basta. Il suo viso non faceva trasparire nulla, se non il fastidio e... la stanchezza.
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La Voce della Dea (BL/Fantasy/Guerra) #Wattys2021||
FantasyLasti Classt è un ragazzo come tanti. Mandato all'Accademia Militare per colpa di un errore infantile, non conosce l'amore ma soltanto l'impegno e la cieca devozione nei confronti dell'innominabile Dea venerata dal suo popolo. Sarà proprio questa Di...