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Anno 6215 DID - Fortezza segreta della Dea, Terre di Sente.


Erano passati alcuni giorni da quando i seguaci della Dea, ormai conosciuti con il nome di Prescelti, avevano raggiunto la fortezza.
L'avevano rimessa a nuovo e tutti quanti sembravano essersi abituati alle mansioni loro assegnate.

Lasti Classt, coadiuvato da un altro paio di Lin, stava tenendo delle lezioni sull'uso della spada per tutti coloro che si erano dimostrati intenzionati a imparare. Anche i generali erano tra questi.
Quasi tutti avevano già ottenuto un Mirai che migliorasse le loro capacità, e in ogni caso si era trattato di Mirai dal colore rosso, che però non avevano niente a che vedere con il suo. Quello di Lasti era infatti più piccolo, più potente e l'unico ad avere delle conseguenze negative sul portatore.
Grazie al potere del gioiello, però, era riuscito a ricavare una spada per ognuno dei Prescelti semplicemente plasmando del ferro preso dall'enorme stanza dei tesori della Dea, situata in profondità nei sotterranei, dove solo lui aveva il permesso di entrare.

Non erano perfette perché non ne aveva mai forgiate prima, e nel loro piccolo gruppo non c'era ancora un fabbro che si potesse occupare di questo, ma era un inizio.
In realtà Tadas Gingo sarebbe stato in grado di sistemare quelle armi rudimentali, e a lui infatti sarebbe spettato quel compito, ma prima avevano bisogno di creare una stanza apposita con tutto il necessario. Essendo lui uno dei generali, avrebbe dovuto inoltre trasmettere la sua conoscenza in merito a qualcun altro che potesse sostituirlo.

Terminata la lezione, Lasti posò la sua spada e si passò il dorso di una mano sulla fronte, stanco.
Non aveva particolari impegni quel giorno, a parte assistere alla consegna di alcuni Mirai, quindi poteva permettersi di riposare un po'.
Non credeva di essere in grado di istruire tutti i Lin al suo seguito alle tecniche di combattimento, ma avendo avuto una formazione completa all'Accademia Militare stava facendo il possibile per insegnare il tutto a sua volta, e si stupì del risultato.

Una ragazza si avvicinò per offrirgli un asciugamano, gesto che lo sorprese.
Si trattava di Kaina Talendes.
Sembrava ancora impaurita dal suo aspetto, come tutti d'altronde, ma gli si era avvicinata comunque.
Era strano che qualcuno al di fuori dei generali lo facesse di sua spontanea volontà.

La ragazza teneva lo sguardo basso e sembrava imbarazzata.
"Qualcosa di turba, Kaina?" le chiese, dopo aver accettato la sua offerta.
"No, in realtà, ma..." gli accennò con cautela, interrompendosi.
"Hai bisogno di chiedere qualcosa alla Dea?" le domandò mentre si asciugava il sudore dal collo.
"No, tutt'altro..." rispose, esitante. "Lei mi ha parlato in sogno. Ha detto che potrei essere la prima ragazza dal tuo harem, e potrei chiamarne a me delle altre..."

Lasti si sorprese nell'udire quella proposta. Dopo ciò che l'aveva forzata a fare qualche tempo prima, credeva che con lei l'argomento fosse proibito.
"Non devi sentirti obbligata ad accettare un compito del genere, se non vuoi. Ti occupi già delle pulizie, non voglio sovraccaricarti di lavoro" specificò con premura.
"Non mi sento costretta" puntualizzò. "La Dea mi ha detto che sei una brava persona. Per questo, quando i desideri hanno la meglio su di te, sarebbe buona cosa se avessi qualcuno a cui rivolgerti. Qualcuno che sia sempre disponibile e vicino"

Kaina sembrava molto imbarazzata quindi Lasti si vide costretto ad accettare per toglierla dall'impiccio.
"Se le cose stanno così, ti ringrazio per il pensiero"
La ragazza sorrise senza guardarlo negli occhi, chinò appena il capo in segno di rispetto e se ne andò.
Lasti si meravigliò del fatto di non aver provato nessun desiderio nei suoi confronti durante quella conversazione. Lei era una bella ragazza e a vederla così impacciata nessun Lin sarebbe potuto rimanere indifferente.

Ne era sollevato. Non tutti i suoi bisogni incontrollabili erano di natura carnale, ma ora aveva qualcuno disposto a soddisfarlo. Di solito queste pulsioni erano rivolte a una persona in particolare, ma ora che aveva ufficialmente un harem forse le cose sarebbero state un po' diverse, rifletté.
Proprio mentre pensava di potersi riposare, Tadas Gingo entrò all'improvviso correndo.
"È successo qualcosa?" gli chiese, notando il suo affanno.
"Sì, ecco... Ci sono dei Lin sconosciuti alla porta"
"Cosa?" chiese, spiazzato. "Com'è possibile?"
"Non lo so. Ho lasciato Crux con loro, ma chiedono di parlare con te"

La Voce della Dea (BL/Fantasy/Guerra) #Wattys2021||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora