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"C'è stata un'intromissione divina. Suppongo si tratti di Mio fratello Shin-ko, protettore dei nostri nemici Shin. Stiamo interferendo con la prosperità del popolo da lui protetto, perciò si è mobilitato. Purtroppo non mi è possibile capire di che natura sia il suo intervento, ma è senza dubbio una minaccia. Qualsiasi cosa sia, è già sulle vostre tracce"

Lasti si svegliò di soprassalto nel cuore della notte, scosso dalle parole della Dea.
Si vestì in fretta e furia, prese tutte le sue cose e uscì in corridoio, quindi bussò alle porte delle stanze dei compagni perché si svegliassero.
Stanchi e confusi, si affacciarono uno dopo l'altro.
"Spero che abbiate riposato almeno un po', perché dobbiamo partire subito"
Nel vederlo preoccupato capirono che era successo qualcosa di serio.

Diede loro appuntamento alla porta del villaggio e scese le scale per primo. Si diresse a casa di Uaitmes, consapevole che non era il caso di andarsene senza averla salutata.
Bussò alla porta e, poco dopo, la donna gli aprì.
Anche il suo abito per la notte era succinto e i suoi capelli, ora slegati, erano gonfi e lunghissimi.
"Uaitmes, sono io" le disse.
"Lasti... Vuoi entrare? Non importa se mi hai svegliata, speravo proprio che cambiassi idea"

"Non è per questo che sono qui, mi spiace. Siamo costretti a ripartire adesso per volere della Dea" le spiegò senza nasconderle il suo affanno.
"Se è così, prendo le mie cose"
"No, non sarà necessario" la fermò. "Lei dice che il tuo villaggio ha bisogno di te. Potrai comunque essere utile alla causa, restando qui"
"Va bene..." rispose, rattristata dalla notizia. "Se si tratta del Suo volere, lo accetto"
"Ti ringrazio per l'ospitalità che ci hai riservato" aggiunse lui, prima di salutarla e avviarsi verso la porta.

Qualche minuto dopo, il piccolo gruppo era partito e si trovava nel folto della foresta. Ognuno di loro aveva in mano una lampada ad olio, fatta eccezione per Lasti e Crux. Quest'ultimo stava consultando la mappa per assicurarsi che stessero andando nella direzione giusta, mentre Tadas gli faceva luce.

"Continuando per di qua arriveremo al villaggio più vicino, ne sono certo" annunciò, facendo poca attenzione a dove metteva i piedi pur di concentrarsi sulla cartina, che un attimo dopo ripiegò e infilò in una tasca della borsa. "Ma ci vorrà un bel po' di tempo. Cammineremo per quel che resta della notte, almeno"
"Bene, più ci allontaniamo da Nagari e meglio è" disse Lasti, senza guardarlo in faccia.

Concentrato, osservava la foresta davanti a sé tendendo le orecchie per udire ogni singolo rumore.
Preso com'era dalla foga, aveva fatto appena in tempo a indossare l'armatura leggera e prendere le sue cose. Questa volta non aveva insistito per trasportare lui le provviste.

Avendo ben altro a cui pensare, le aveva lasciate a un altro Lin del gruppo, Kumika. Lui, silenzioso come lo era stato per tutto il viaggio, non si era lamentato di dover portare un peso in più, ma anche se lo avesse fatto Lasti non ci avrebbe dato peso. Si trattava di pochi viveri ormai, giusto quelli avanzati prima di arrivare a Nagari, e sarebbero bastati fino a raggiungere il villaggio successivo.

"Primo Generale, perché siamo partiti nel cuore della notte? È successo qualcosa?" si decise a domandargli Tadas, allarmato come tutti.
Lasti non si voltò verso di lui.
I rumori degli animali in lontananza, che si trattasse di ululati o fruscii, lo distoglievano da quelli che potevano essere prodotti da un altro essere, in agguato per attaccarli. Sapeva che forse il suo era un comportamento esagerato, ma non riusciva a stare tranquillo.

L'avvertimento della Dea lo aveva scosso nel profondo.
Anche il fatto che non fosse stata chiara a riguardo lo preoccupava. Era improbabile che si sarebbero trovati davanti a Shin-ko in persona, ma non aveva idea di cosa aspettarsi dalla divinità degli inganni. Sapeva solo che si trattava di un pericolo e non poteva permettersi di farsi cogliere impreparato.

La Voce della Dea (BL/Fantasy/Guerra) #Wattys2021||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora