Vedendosi portare in una camera da letto, Artillas non seppe cosa pensare.
Ancora ammanettato ma solo, non resistette alla tentazione di sdraiarsi sul materasso. Era comodo, fin troppo considerando che aveva passato la sua ultima notte sulla brandina dura di una cella.Un attimo dopo venne raggiunto dal Primo Generale, teneva in mano un bicchiere alto e stretto.
Vederlo lo spaventò di nuovo. Era inevitabile con quell'aspetto. Il problema non erano solamente le corna, ma soprattutto l'ombra che lo avvolgeva rendendolo terrificante. I suoi occhi rossi erano l'unico particolare abbastanza comune tra i Lin, ma avevano una luce strana in quel momento. Era come se stessero andando a fuoco.
"Ti ho portato qualcosa da bere, avrai sete" gli disse.Artillas era restio, ma non poté fare a meno di accettare. Non aveva bevuto niente, la vista di quel liquido trasparente era estremamente invitante ora che stava morendo di sete.
Solo dopo aver ingurgitato un primo sorso, si rese conto che non ne riconosceva il sapore.
"Questa non è acqua" pensò ad alta voce, corrugando la fronte.
"È tè infatti" rispose Lasti, cercando di mantenere la calma.
"Non mi sembra che sia tè..."
"È una specialità delle Terre di Sente, un tè leggermente afrodisiaco" rivelò.
"Perché mi hai dato questa roba?" chiese Artillas, restituendogli di getto il bicchiere mezzo pieno.Lasti lo prese e lo appoggiò sul comodino.
"Perché ti desidero" rispose. "In questo modo sarà più facile farti cedere"
Artillas sgranò gli occhi, colto alla sprovvista. Di certo non si aspettava una risposta simile.
Quel ragazzo sconosciuto, il comandante dell'esercito nemico per giunta, che aveva un aspetto terrificante e le corna, voleva andare a letto con lui. A peggiorare le cose c'era il fatto che gli aveva dato da bere un afrodisiaco ed era ammanettato.Lasti appoggiò un ginocchio sul letto e Artillas si allontanò.
"Mi rifiuto" disse, inorridito.
"La cosa non piace neanche a me, ma non posso farne a meno"
"Che significa?"
"Non posso controllare i miei desideri, devo soddisfarli e basta"
Artillas non capiva, sapeva solo che non poteva accettarlo.
Lasti lo spinse facendolo finire con la schiena sul materasso.
Aveva ancora quel fuoco negli occhi, a cui il ragazzo dai capelli azzurri riuscì finalmente a dare un senso. Il disagio aumentò assieme ai battiti del suo cuore."Se mi accetti prenderò in considerazione l'idea di liberarti. È la tua unica possibilità" mentì.
"Non ti credo" ribatté Artillas, sconvolto.
"Dico sul serio. Se vuoi salvarti, devi solo acconsentire"
Lasti non sapeva cos'altro dire per convincerlo a non respingerlo e stava iniziando a non capire più niente.
Il ventre gli bruciava, si sentiva pesante e il respiro gli era diventato affannoso.Vedeva che Artillas era spaventato e pensò che poteva capirlo, considerata la situazione, poi si rese conto di non aver tolto il Mirai. Portò una mano al collo e slacciò la catenina per appoggiarla sul comodino insieme al bicchiere, dimenticandosi per un istante che il ragazzo sdraiato sul suo letto era un soldato nemico.
Adesso aveva ancora le corna, ma non c'era più alcuna aura ad adombrargli il viso o a incutere timore.
Artillas era confuso."Non temere..." continuò. "Ho un aspetto insolito ma sono un semplice Lin, prima che iniziasse tutto questo ero persino all'Accademia Militare con te"
"Cosa?" domandò il ragazzo, nella speranza di distrarlo.
Lasti lo ignorò e si piegò su di lui, zittendolo con un bacio. Fece entrare la lingua nella bocca semiaperta dell'altro per spingerla contro la sua, poi mise fine a quel contatto e osservò la sua espressione disorientata."Non posso sottrarmi ai desideri che provo, non posso" insistette, corrugando la fronte e stringendogli la spalla sinistra con la mano, per la frustrazione. "Ti spiegherò cosa intendo, se lo vorrai, ma devi prima permettermi di continuare... altrimenti non risponderò più delle mie azioni"
Artillas annuì, temendo il peggio.
Lasti lo baciò di nuovo, questa volta con più foga, mentre iniziava a slacciargli la divisa.
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La Voce della Dea (BL/Fantasy/Guerra) #Wattys2021||
FantasyLasti Classt è un ragazzo come tanti. Mandato all'Accademia Militare per colpa di un errore infantile, non conosce l'amore ma soltanto l'impegno e la cieca devozione nei confronti dell'innominabile Dea venerata dal suo popolo. Sarà proprio questa Di...