16 - «Fine dei giochi.»

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aggiornamento in anticipo perché domani esce butter + sarò impegnatissima

c'è una scena in cui è descritta violenza fisica, ho messo gli asterischi per segnalarla. se preferite non leggerla vi spiegherò in privata che succede e cosa viene detto, non fatevi problemi a contattarmi <3

Capitolo 16

"Fine dei giochi

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"Fine dei giochi."

-Mi spieghi cosa diavolo sta succedendo?- chiese Taehyung in preda alla confusione, reggendo strettamente Heerin tra le braccia mentre erano rannicchiati sui sedili posteriori dell'auto di Namjoon.

Il medico era piombato a casa da solo e aveva ordinato la lasciassero immediatamente; ogni secondo sembrava essere diventato talmente prezioso che nessuno di questi poteva essere sprecato per dare spiegazioni, eppure la paura che si leggeva in viso bastava per allarmare il sudcoreano. Il brutto presentimento divenne più fitto quando notò li stesse conducendo all'interno del suo appartamento, costringendoli a nascondersi il più possibile ed evitando qualsiasi domanda riferita a Jungkook. Sentiva il fiato sul collo senza nemmeno sapere di chi fosse, era tormentato da un'angoscia inspiegabile, non ci capiva niente.

Ad aspettarli trovarono Seoyun. La graziosità del suo volto era rovinata da un'espressione altrettanto disturbata, questo bastò per fargli capire che tutti sapevano cosa stesse succedendo, eccetto che lui.

-Vuoi spiegare sì o no?- sbottò appena lo vide rilassarsi un minimo, dopo aver chiuso la porta a chiave e averli messi al sicuro. -Perché ci hai portato qui? Dove diavolo è Jungkook?- strinse le nocche in preda al nervosismo.

Il maggiore emise un sospiro prima di voltarsi verso la sua donna. -Amore, porta Heerin in camera da letto.- sussurrò estremamente serio.

A quelle parole e modi di fare, Taehyung previde la peggiore delle catastrofi. -Namjoon.- lo chiamò, avvicinandosi e guardandolo dritto negli occhi. -Dov'è Jungkook?- ripeté terrorizzato.

-Gli hanno ordinato di sparare perché sapevano che non ce l'avrebbe fatta. Era una strategia per farlo arrestare, togliergli il titolo e avere la possibilità di ispezionargli casa e trovare te.- disse velocemente. -L'altro giorno ho sentito una conversazione per sbaglio, avrei dovuto...-

Non volle credere alle sue orecchie, il cuore perse dei battiti. -Non è riuscito a sparare? Lo hanno arrestato?!- una fitta gli trafisse la pancia e per reggersi dovette aggrapparsi alle possenti braccia dell'altro che, fortunatamente, riuscirono ad afferrarlo prima che crollasse. -Come facciamo a fuggire domani sera? Jungkook... Jungkook deve venire con me.- la voce spaesata e piena di crepe indicava l'inizio di un pianto.

-Devi andartene, Taehyung, ora c'è bisogno che tu lo faccia ancora più di prima.- disse Namjoon, deglutendo prima di aggiungere una conclusione straziante, che scoccò nel petto del secondo come una freccia velenosa. -Devi scappare senza di lui.-

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