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"JASPER!" urlarono in coro sia Octavia che Eleanor. Eleanor iniziò a correre verso Jasper ma qualcuno la fermò: Finn.
"Finn lasciami stare, dobbiamo salvare Jasper" urlò lei, strattonando il braccio per liberarsi dalla presa.
"È spacciato, e lo saremo anche noi se non ci muoviamo!" Detto questo la trascinò con sé verso la foresta. Eleanor continuava a pensare al ragazzo che poco prima l'aveva salvata, le sembrava ingiusto non poterlo aiutare. Si sentì un urlo. Tutti si fermarono. Era Jasper. Come un'unica persona Octavia, Finn, Monty, Clarke ed Eleanor corsero al punto di prima. Sparito. Era sparito. Jasper non c'era più. Qualcuno lo aveva portato via.
Ancora più terrorizzati di prima i ragazzi si fissarono, parlando semplicemente con gli sguardi: sarebbero tornati al campo, avrebbero chiesto rinforzi e poi sarebbero tornati a salvare Jasper.

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Arrivati al campo vennero accolti dagli altri ragazzi che li guardavano speranzosi. Ma si ritrovarono davanti un gruppo diverso da quello che era partito. Erano a mani vuote, Eleanor e Octavia erano bagnate fredicie ed entrambe erano ferite, mentre sul viso di tutti era stampata un aria di sconforto misto a stanchezza. Inoltre mancava una persona.
"Hey, siete già tornat-" disse Bellamy ma si bloccò vedendo il gruppetto in quelle condizioni, ma soprattutto notando la ferita che aveva sua sorella.
"Octavia, stai bene? Cosa ti è successo? Siete stati attaccati? Dovevate stare attenti cazzo!" Esclamò con disappunto sempre lui.
"Punto primo: tua sorella ha rischiato la vita perché ha avuto la brillante idea di farsi un bel tuffo in un laghetto abitato dal mostro di Lochness versione 2.0. Abbiamo dovuto tirarla fuori oppure sarebbe morta" rispose Eleanor indicando poi la sua ferita, poi continuò:
"Secondariamente: non siamo soli. Non so se tu possa averlo notato ma manca Jasper che è stato trafitto con una lancia comparsa dal nulla per poi venire trascinato via da un uomo invisibile. Probabilmente siamo tenuti d'occhio anche adesso." Concluse guardandosi in giro. Subito si scatenò il panico generale e diversi ragazzi si guardarono intorno come se qualsiasi tipo di minaccia potesse arrivare dal cielo in quell'esatto momento.
"Calcolando la traiettoria della lancia, l'angolazione e la velocità, si può presumere che: chiunque abbia colpito Jasper si trovasse in alto, su un albero; si trovava sulla sponda opposta rispetto alla nostra; ed era all'incirca...a 7 metri d'altezza direi. Quindi abbiamo a che fare con ignoti, molto probabilmente terrestri, che si spostano sugli alberi, che usano armi bianche e che hanno una mira e una forza particolare. Inoltre potevano anche colpire noi, eravamo in posizione sfavorevole, invece no. Ha colpito Jasper solamente nell'istante in cui ha tirato su il cartello di Mount Weather, ciò indica palesemente un messaggio: quello è il confine che non dobbiamo superare." Disse tutto d'un fiato Eleanor. Bellamy la fissava. Era un po' contrariato e infastidito dalla sia arroganza, eppure era anche sorpreso dalla sua intelligenza. Aveva una mente e una razionalità incredibile. Parlava con freddezza, come se non avesse sentimenti, eppure c'era a volte anche una punta di ironia. Lei vide come la stava osservando ma ignorò lo sguardo, sebbene le mettesse un po' di inquietudine.
"Ok, preparatevi, formate una squadra che tra poco partiamo." Disse Bellamy, rivolgendosi a tutti e così smettendo di fissare Eleanor.
Eleanor si allontanò un attimo per riprendersi, vide che Wells stava litigando con alcuni ragazzi che si toglievano i bracciali. Aveva ragione, non facevano altro che mettersi di più nei casini dato che sull'arca avrebbero pensato che fossero morti, quindi non avrebbero mandato più nessuno ad aiutarli. Però era troppo stanca per discuterne, quindi lasciò semplicemente perdere, ci avrebbe forse pensato dopo.
Sentì una fitta al fianco e si ricordò del morso del serpente gigante, si controllò la ferita, non era poi così tanto grave, in 5 minuti riuscì a mettersi dei punti per conto proprio e a bendarsi, questa volta con una garza pulita. Clarke si stava avvicinando ma Eleanor troncò sul nascere qualsiasi questione avesse:
"Me la cavo benissimo da sola e non c'è neppure bisogno che tu mi dica di restare a riposo. Non lo farò. Vengo con voi. E non provare a farmi cambiare idea, non funzionerà. Jasper mi ha salvato in qualche modo la vita, voglio fare lo stesso."
Clarke la fissò per qualche secondo per poi annuire. Poi le disse di prepararsi che tra 5 minuti sarebbero partiti.
Questa volta il gruppo era composto da Clarke, Finn, Bellamy, Wells e il ragazzo che ore prima aveva sfidato che a quanto pare si chiamava John Murphy. Anche Octavia voleva venire ma Bellamy non le diede alcuna chance, non sarebbe venuta con loro, oltre ad avere una ferita particolarmente profonda, non stavamo andando in gita, avrebbero potuto combattere con qualcuno, e dovevano allo stesso tempo salvare Jasper. Partirono appena dopo questa discussione, ma dopo pochi minuti Bellamy si fermò:
"Non andiamo avanti fino a quando non avrete tolto i bracciali" sentenziò.
"Sull'arca mi crederanno morta solo quando lo sarò davvero, capito?" Disse Clarke, che senza aspettare risposta si allontanò. Bellamy guardò Eleanor, che lo fissò a lungo prima di aggiungere:
"Stessa cosa per me. Ma penso sappiate tutti che se provate a togliermi questo bracciale senza la mia sola e unica volontà, potreste ritrovarvi con qualche dita in meno". Finita questa piccola discussione ripresero tutti a camminare seguendo Finn che era specializzato in competenze terrestri, e quindi il migliore a scovare tracce. Eleanor notò anche che alcuni ragazzi parlavano tra di loro mentre Bellamy mostrava una pistola. Vide dove la teneva e si impose di ricordarselo in modo che se fosse dovuto servire avrebbe saputo come muoversi.
Dopo un bel po' arrivarono in un punto dove si persero le tracce. Finn era furioso, non capiva come fosse potuto succedere e andava avanti e indietro alla ricerca di qualche traccia che li potesse aiutare. Ma non servì dato che di lì a poco sentirono tutti un rantolo di dolore di Jasper.
Eleanor iniziò a correre, era agile e silenziosa, in questo modo tastava per prima il terreno per vedere se ci potessero essere terrestri. Arrivarono in una radura dove esattamente al centro si trovava Jasper, legato ad un albero. Subito Clarke e Finn iniziarono a correre verso di lui
"Idioti venite subito qui! Potrebbe essere una trapp-" sibilò Eleanor, ma non fini la frase che come aveva previsto, Clarke scomparve. Era caduta in una trappola, una buca scavata in profondità in cui in qualsiasi caso sarebbe morta ma per esserne certi qualcuno aveva pure messo delle lance rivolte verso l'alto, per trapassare chiunque ci fosse caduto. Se non fosse stato per Bellamy, il più vicino, probabilmente Clarke non avrebbe fatto una bella fine.
"Tirala su, cosa aspetti?" Disse stizzito Finn vedendo che Bellamy tentennava a portare in salvo Clarke. "Basta che per puro caso, stranamente, Bellamy perda la presa, e lei non sarebbe più un problema per lui" realizzò Eleanor, "questo rende l'idea su che persona sia: inaffidabile e sempre con un secondo fine". Si sarebbe tenuta alla larga da quel tizio, poco ma sicuro. Finalmente però Finn e Bellamy tirarono su Clarke, che andò subito, ma con più cautela questa volta, a slegare Jasper insieme a Finn.
Eleanor si stava guardando in giro quando sentì un ruggito provenire dalla boscaglia. Una pantera si era accorta di loro e aveva ben pensato di fare uno spuntino a base di umani. La pantera si stava avvicinando a Bellamy, che pensando di avere tutto sotto controllo prese la pistola. Ma, colpo di scena, era scomparsa. Il panico iniziò ad assalirlo e prima che potesse fare qualsiasi cosa il gatto gigante fece un balzo, nello stesso istante Eleanor placcò con poca delicatezza Bellamy, facendolo rotolare lontano dalla pantera. Mentre i due rotolavano ancora si sentirono tre spari, due andarono a vuoto  ma uno prese in pieno la pantera che si accasciò a terra. A sorpresa di tutti quello che aveva sparato era Wells. Bellamy si rialzò, un po' scosso, ma senza particolari danni, e tese una mano a Eleanor che fece un po' più di fatica ma che rifiutò categoricamente la mano.
"Orgogliosa eh?" Le disse Bellamy. Lei lo ignorò
"Grazie comunque, anche se me la sarei cavata benissimo anche senza il tuo intervento" aggiunse dopo un po'. Lei lo guardò scettica, mormorando un "come no..". Iniziò a camminare verso la pantera. Un po' le dispiaceva, un così bel animale, possente ed elegante allo stesso tempo, finito con una pallottola. In compenso la sera avrebbero avuto qualcosa da mangiare.
"Ora ti vede!" Senti urlare dietro di lei Bellamy in direzione di Wells, probabilmente si riferiva a qualcosa di cui stavano parlando prima. Non ci diede tanto peso, era una roba che riguardava loro. Tutto d'un colpo iniziò a vedere nero, la testa le girava, le voci si fecero più indistinte, le fischiavano anche le orecchie e aveva una forte nausea. Senza neanche accorgersene perse l'equilibrio e se non fosse stata per due braccia che la sorressero, si sarebbe probabilmente spiaccicata a terra. Era Bellamy che la fissava preoccupato. La prese in braccio in modo che potesse appoggiare la testa al suo petto.
"Lasciami idiota, ce la faccio anche da sola, non ho bisogno dell'aiuto di nessuno io..." tentava di dire Eleanor, ma non aveva neppure più quasi la forza di parlare
"Ti si è riaperta la ferita, stavi per cadere, lasciati aiutare per una volta" gli rispose Bellamy
"Bell io-" stava per aggiungere di nuovo lei, ma di colpo si fece tutto nero, e senza volerlo appoggiò la testa al petto di Bellamy.

N.d.A

Aahhh adoro il finale di questo capitoloo. Ok ok bando agli scleri, è piaciuto anche a voi? Devo cambiare qualcosa? Fatemi sapere.
Un abbraccio♡

Spazio, Sangue nero ed i 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora