Bellamy era preoccupato. Sapeva che la ragazza era forte, però anche Derek lo era, eppure era morto.
Non avrebbe sopportato l'idea di perderla. Si rese conto solo in quel momento di quanto tenesse a lei e di quanto fosse importante.
"Hey..." una voce roca lo distolse dai suoi pensieri, era Eleanor che aveva appena aperto gli occhi. Subito le sorrise cercando di smascherare la preoccupazione.
"Hai dormito per mezz'oretta, stai meglio?" chiese lui
"Si mi sento davvero meglio, penso che questo virus faccia effetto per poco, anche Clarke si è rimessa quasi subito. Tu come stai?"
"Bene" rispose sorridendo "è passata qui Octavia prima. Mi ha detto che non c'è una cura ma che il popolo terrestre arriverà qui all'alba per attaccare. Dobbiamo trovare una soluzione in fretta"."Va bene, andiamo nella tenda delle comunicazioni. Devo sentire Raven e fare il punto della situazione." Disse alzandosi Eleanor. Si sentiva decisamente meglio.
"Raven!" chiamò irrompendo nella tenda con passo deciso. Si fermò appena si rese conto di trovarsi davanti la ragazza e Finn che si fissavano negli occhi con un'espressione indecifrabile. Aveva sicuramente interrotto qualcosa quindi sussurrò un "scusate" e fece per uscire insieme a Bellamy ma Raven la richiamò
"Dimmi Eleanor, avevi bisogno?" chiese mentre Finn, capendo di doversene andare uscì dalla tenda.
"Si. Allora ce l'hai la cartina della zona?" chiese Eleanor con una mezza idea in testa. La ragazza gliela passò e con sguardo confuso Bellamy la seguì fino al tavolo guardandola spiegare la carta un po' stropicciata ed indicare un punto.
"Ecco. Noi siamo qui" spiegò Eleanor guardando i due negli occhi "Lincoln ha detto che arriveranno all'alba e l'unico punto in cui possono arginare il fiume per passare con le loro attrezzature è il ponte in cui si sono incontrati l'ultima volta Clarke ed il loro capo. Perciò l'unico modo per rallentarli è-"
"Distruggere il ponte. Così guadagniamo tempo" concluse Raven annuendo in segno di approvazione "Hai bosgno dell'idrazina vero?" chiese infine capendo in pieno il motivo per cui fosse venuta lì la ragazza. Avevano scoperto l'idrazina qualche ora prima, mentre Eleanor allenava i ragazzi, alcuni erano andati in esplorazione nella zona dove era esplosa la navicella. Avevano poi scoperto il liquido infiammabile che Raven aveva preso con se per ogni evenienza. Una mossa astuta che risultava efficace.
"Esatto!" esclamò la mora felice che avesse capito subito. Quella ragazza era davvero un genio.
"Puoi fabbricare una bomba?" si intromise Bellamy colpito dall'astuzia delle due ragazze.
"Certamente! Datemi un po' di tempo, la devo mettere in due contenitori differenti di modo che..." iniziò a confabulare tra sé e sé Raven. I due ragazzi uscirono dalla tenda capendo che non sarebbero più serviti. Bellamy si allontanò un attimo per chiamare Jasper e Monty. I due sarebbero stati incaricati di posizionare la bomba e di farla esplodere.
"Almeno potrai mettere in pratica le tue incredibili abilità da cecchino JJ" disse ironicamente Eleanor sottolinenando il nomignolo che usava fin da piccola per lui. Il ragazzo non rispose e si allontanò insieme a Monty, borbottando qualcosa insieme all'amico. Bellamy si avvicinò a lei sospirando.
"Dovrei andare io al posto loro"
"Non se ne parla neanche Bell, tu servi qua. Guarda che branco di impanicati che abbiamo" disse la mora alludendo ai ragazzi che erano ancora un po' provati dall'epidemia. Il compagno non potè replicare perché un conato di vomito lo fece piegare in due. Si alzò con fatica e fissò Eleanor negli occhi che lo stava sorreggendo.
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Spazio, Sangue nero ed i 100
Science FictionEleanor è una ragazza complicata ma allo stesso tempo semplice. Tralasciando il fatto che vive nello spazio dato che la terra 97 anni fa è stata praticamente fritta dalle radiazioni, lei conta solo su se stessa, ha perso la fiducia nel genere umano...