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Dopo un po' Eleanor si riprese, bofonchiò un "grazie" che si sentì a malapena e senza neppure guardare in faccia Bellamy se ne andò. Lui la lasciò fare, ormai aveva capito che era fatta così.
Si guardò intorno e solo allora si rese conto che era ancora vestito.
Quando aveva visto Eleanor in quelle condizioni non ci aveva pensato due volte prima di immergersi in acqua e di conseguenza non si era neppure tolto i vestiti. Era bagnato fradicio.
Sospirando uscì dall'acqua e fece per andarsene quando poi vide qualcosa luccicare per terra. Si inginocchiò e vide che era un braccialetto fatto di perline e fili intrecciati in un modo complicato. "Sarà di Eleanor" pensò "glielo ridarò più tardi" concluse tra sé e sé. Dopodiché si avviò verso l'accampamento.

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Arrivata all'accampamento Eleanor fece un lungo respiro. Ok, doveva far finta che non fosse successo nulla. Non ci voleva molto dai. Detto questo raggirò la palizzata che avevano creato i suoi compagni durante il giorno e siccome si era fatto un buio pesto incespicò e rischiò di cadere di faccia. "Cazzo vaffanculo" imprecò tra sé e sé, poi le venne da ridere immaginando la scena se fosse davvero caduta di faccia. Senza volerlo picchiò il piede contro qualcosa, un corpo.
"Oh scusami non volev-" inizio a dire pensando fosse un ragazzo che stesse facendo la guardia. Poi si bloccò rendendosi conto che era Wells.
"Heyy ci sei? Fare la guardia significa tenere gli occhi aperti eh" lo rimproverò. Lo girò su un fianco continuando a lamentarsi per poi trovarsi qualcosa di viscido tra le mani.
"Oh no dimmi che non ti sei sdraiato su una lumaca" disse guardandosi la mano. "Oh cazz ma questo è sangue!" realizzò sempre lei. Fissò Wells sbalordita ed iniziò ad urlare senza volerlo:
"Wells! Wells! Ti prego svegliati, wells!" Ma non ebbe successo. Era proprio morto. "Come hanno fatto gli altri a non accorgersene?" Si chiese con le lacrime agli occhi. "No no, basta piagnucolare come una debole, ora basta cazzo ritorna quella stronza di sempre" si disse.
Sentendo le sue urla erano accorsi alcuni compagni tra cui anche Clarke che vedendo il corpo del suo migliore amico immobile, sbiancò. Calde lacrime si riversarono sul suo viso pallido ed Eleanor le mise una mano sulla spalla, per poi farla girare ed abbracciarla. Clarke le si appoggiò e si fece guidare verso la sua tenda. Era veramente scossa e farfugliava qualcosa riguardo al fatto che finalmente lo aveva perdonato, e che non era giusto. Eleanor rimase zitta. Non era mai stata brava a confortare le persone, e poi pensava che ci fosse solo bisogno della sua presenza, anche se avesse detto qualcosa Clarke non l'avrebbe ascoltata molto probabilmente.
La fece sdraiare sul suo giaciglio e intanto le accarezzò la testa. Si mise a cantare una canzone che aveva in testa per farla rilassare:

(La canzone originale è: Fire on Fire di Sam Smiths. Questa è una cover ma mi piaceva la voce della ragazza che in qualche modo si avvicinava al personaggio di Eleanor che ho ideato)

Senza che se ne fosse resa conto alcuni sentirono che cantava e rimasero stupidi dalla bella voce che aveva.
Bellamy nel frattempo era arrivato al campo e avendo ricevuto le ultime notizie si era precipitato nella tenda di Clarke ma avendo sentito una voce provenire dall'interno rimase fuori ad ascoltare.
Si rese conto che era una ragazza che stava cantando, e non era Clarke dato che in sottofondo si sentivano alcuni singhiozzi.
La canzone era molto bella, l'aveva già sentita, però il modo in cui cantava la ragazza all'interno era incredibile, la voce era inusuale. Ma la cosa che lo sorprese più di tutte era che la voce della ragazza misteriosa che stava cantando apparteneva ad Eleanor.

Intanto Eleanor ragionava tra sé e sé su ciò che era appena accaduto.
Non ci poteva credere che fosse morto così. E si sentiva uno schifo perché lei lo aveva sempre trattato con sufficienza quando avrebbe solo dovuto avere un po' di conforto. Lei non è che lo allontanava perché era il figlio del cancelliere, non gli fregava di quello, ma semplicemente perché non voleva legarsi più a nessuno. "Però con i fratelli Blake è diverso", pensò "Octavia è mia amica, mentre Bellamy...beh Bell è uno stronzo e mi becca sempre nei momenti peggiori. Pero oggi è stato gentile e ha cercato di tirarmi su di morale." Scosse la testa, Bellamy era un approfittatore, stava molto probabilmente tentando di guadagnare la sua fiducia. Cosa che non sarebbe successa molto facilmente.
Con questi pensieri andò a dormire e cercò di non pensarci più.

Spazio, Sangue nero ed i 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora