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Per caso passò davanti ad un gruppetto di ragazzi che stavano discutendo. Un ragazzo e la biondina stavano cercando di convincere tutti a spostarsi.
"Ragazzi qui non siamo al sicuro, non abbiamo cibo né acqua. Siamo in mezzo alla foresta. Il cancelliere aveva detto che saremmo atterrati su Mount Weather ma hanno sbagliato coordinate oppure la navicella ha deviato in qualche modo. A Mount Weather c'è un bunker a prova nucleare dove ci sono viveri e delle mura solide a proteggerci. Dobbiamo andare là. Ho stimato il percorso, ci vorrebbero solo un paio di ore." Stava spiegando la ragazza.
Eleanor in silenzio si avvicinò alla cartina e la osservò
"Pffh ci vorranno sicuramente più di due ore per arrivare là. Perlomeno una giornata." Tutti la stavano fissando.
"Oh no ho pensato ad alta voce vero? Vabbeh, fatto sta che sicuramente non ci arriveremo in poco tempo laggiù." Aggiunse poi sempre lei.
"Fa nulla, ma dobbiamo andarci subito!" Disse la bionda.
"Sono d'accordo, dobbiamo muoverci se non vogliamo camminare per troppo tempo al buio." Concordò l'altro ragazzo.
"Avete visto ragazzi? Il cancelliere della terra!" Constatò un ragazzo con un viso da strafottente, e degli occhi blu.
"Esatto, perché non diamo ai "privilegiati" l'ingrato compito? Andate voi a prendere il cibo e portatelo qui. Qua noi abbiamo già la navicella e si potrebbe tranquillamente trasformare tutto in un accampamento." Si intromise Bellamy
"Voi non capite potremmo morire, lì ci sarebbe più possibilità di salvezza!" Esclamò nuovamente il presunto figlio del cancelliere.
Al quel punto il ragazzo dagli occhi blu lo spintonò, intenzionato ad iniziare una zuffa, ma Eleanor vedendo che aveva una gamba sola non potè restare ferma a guardare e si intromise.
"Facile mettersi contro chi è relativamente più debole. Ma perché non ti confronti con una persona del tuo stesso livello?" Così Eleanor senza mettersi in posizione di difesa lo fissò con uno sguardo glaciale. Il ragazzo capendo che non c'era da scherzare si fece da parte e se ne andò, non senza aver prima lanciato un occhiata di fuoco sia a Eleanor che alla vittima della sua ira.
"Grazie mille, io sono Wells, piacere" gli tese la mano il ragazzo, ma Eleanot fredda fissò la mano e poi alzò lo sguardo verso il tizio:
"Non siamo amici. Non tentavo di essere gentile, semplicemente non sopporto quando i codardi si prendono gioco dei più deboli." Fissò ancora un attimo la mano e se ne andò con passo deciso.
Bellamy aveva visto la scena e ne fu sorpreso. Come poteva una ragazza così bella avere una così totale freddezza, arroganza e impulsività? Continuò a fissarla mentre si allontanava, appuntandosi un promemoria mentale di non far arrabbiare mai quella ragazza. Peccato però, era davvero bella, aveva i capelli lunghi scuri, gli occhi di un verde splendente che mettevano in soggezione, era alta con un fisico atletico e qualcosa nel modo di fare che attirava le persone. Solo che avendo quel carattere disarmava completamente chiunque. Scuotendo la testa tentò di scacciarsi quei pensieri e andò a vedere se potesse fare qualcosa.

○●○●○

Eleanor passeggiò per un po' in giro alla ricerca di ruscelli o animali. Le piaceva stare da sola, ma come doveva aspettarsi non potè essere lasciata in pace a lungo. Qualcuno la stava chiamando e alzando gli occhi al cielo si girò verso la voce:
"Hey ragazzina! Dato che non hai niente di meglio da fare che ne dici di venire con noi verso Mount Weather?" Le chiese la solita bionda.
"Non chiamarmi ragazzina, ho un nome io. Mi chiamo Eleanor. Sì vengo con voi basta che smetti di urlare." Detto questo si avvicinò al gruppo sbuffando, che era composto principalmente da 4 persone, di cui conosceva solo Jasper. Lui le fece un cenno felice di vederla, mentre lei ammiccò ad un sorriso alzando un angolo della bocca, a disagio. Oltre a lui c'era appunto la bionda, un ragazzo relativamente basso con capelli castani e occhi nocciola, e un altro ragazzo, d'origine probabilmente coreana che una volta andava in classe con lui da piccola, ed era molto amico di Jasper se non ricordava male.
"Non so se ci siamo presentati ma io sono Monty" le tese la mano l'amico di Jasper. Lei lo guardò fredda e di malavoglia prese la mano e la strinse bofonchiando un "Eleanor".
"Clarke" disse la bionda facendole un cenno. "Perlomeno non mi ha dato la mano" pensò Eleanor.
"Io invece sono Finn o anche chiamato "spacewalker"" concluse l'ultimo rimasto, facendole una specie di sorriso d'incoraggiamento. "Beh dai, almeno uno sembra simpatico" pensò nuovamente la ragazza.
"Bene, ora che ci siamo finalmente presentati tutti, possiamo andare o dobbiamo restarcene qua per molto?" Chiese Eleanor con il solito tono arrogante misto ad una freddezza inconsueta. Stavano per avviarsi quando Octavia si aggiunse trotterellando a loro, mentre il fratello la fissava da lontano sconsolato. Probabilmente avevano appena avuto una discussione che aveva vinto Octavia. A Eleanor piaceva quella ragazza, aveva un bel caratterino e sapeva come usarlo.
Stavano camminando da un po' quando passarono per una radura con dei bellissimi fiori intorno. Eleanor li guardò estasiata ma la sua espressione di incredulità svanì appena vide Finn infilare un fiore nei capelli di Octavia. "Che schifo" pensò Eleanor. Odiava queste cose da adolescenti, tipo mettere un fiore tra i capelli, flirtare. Tutto poi finiva in poco tempo, stavi con una persona solo per paura di rimanere da sola e poi la storia si concludeva con una scopata veloce, forse dopo essersi anche detto un "ti amo" insulso che non sarebbe contato a nulla. Fiducia, ecco quello che ci doveva essere in una relazione. E lei sapeva benissimo che se ti fidavi di qualcuno eri fottuto perché in qualche modo venivi deluso e ferito. E a lei era capitato così tante volte di rimanerci male per delle persone che si era stancata. Si era stancata di vivere nel dolore, nella paura, quindi semplicemente reprimeva i suoi sentimenti, rimanendo così fredda e razionale.
"Quella amico mio, è classe pura" sentì sussurrare Jasper a Monty, anche loro avevano visto la scena.
"Quello è sommacco velenoso" Rispose Monty
Subito Octavia si tolse il fiore dai capelli, spaventata.
"Tranquilla, il fiore non è velenoso, ha proprietà calmanti" aggiunse sempre Monty mangiandosi un petalo.
La scena fece un po' sorridere Eleanor, che poi si ricompose subito e continuò ad ascoltare i loro discorsi non avendo niente di meglio da fare.
"E tu Octavia come sei finita ad essere una criminale?" Le chiese Jasper, palesemente desideroso di intavolare una conversazione con lei.
"Perché esisto." Disse semplicemente Octavia con rammarico, allontanandosi per poi avvicinarsi a Clarke che era più avanti.
"Questa, amico mio, è zero classe" disse Monty a Jasper. Jasper diede un cazzotto in pancia al suo amico e lui glielo ridiede indietro, continuarono così per un po' facendo sorridere sempre di più Eleanor. La ragazza sperava non chiedessero a lei il motivo per il quale era finita in prigione, non le andava di raccontarlo, figurati a quegli imbecilli che manco conosceva. Stava già progettando di allontanarsi subito dopo aver perso un po' di provviste al bunker, così da non rivedere mai più quegli idioti e non doversi preoccupare per loro. Le piaceva di più stare per conto suo, essere il cosiddetto "lupo solitario", in questo modo poteva contare solo su se stessa, sapeva fidarsi solo di se stessa e sapeva anche i suoi limiti. Non doveva condividere niente con nessuno e per la prima volta in tutta la sua vita sarebbe finalmente stata libera. Senza rendersene conto si era persa nei suoi pensieri quando tutti si accovacciarono per terra silenziosi, davanti a loro c'era un bellissimo cervo. Jasper la diede uno strattone alla mano per farla accovacciare a terra, e lei gli lanciò uno sguardo furioso che però Jasper non vide, per fortuna. Finn rovinò quel momento spezzando un rametto, il cervo così si accorse di loro, girò un poco la testa e tutti si spaventarono vedendo che aveva un lato del capo deformato dalle radiazioni. Dopo che il cervo fu scappato tutti si ripresero un po e continuarono a camminare, con un silenzio di tomba. "Mazza aò, che depressi, per fortuna che non ci devo stare per molto con loro" pensò Eleanor.
Continuando a camminare ad un certo punto raggiunsero un ruscello che poi si allargava per creare una pozza di acqua cristallina. Subito Octavia iniziò a spogliarsi rimanendo in intimo e si immerse in acqua, ignorando Clarke che le diceva che poteva essere pericoloso.
"Adoro la terra" esclamò Jasper fissando con aria sognante Octavia. Sempre più schifata Eleanor si avvicinò un attimo alla riva per bere.
D'un tratto sentì qualcuno urlare e si mise subito in allarme:
"Guardate cos'è quella cosa?" Indicò Jasper urlando spaventato. Eleanor fissò il punto indicato da Jasper e vide semplicemente qualcosa che infrangeva la superficie, senza però uscire dall'acqua, rimanendo così invisibile. Puntava su Octavia.
"Octavia togliti subito da lì, muoviti esci!" Urlò Clarke
Ma Octavia era in preda al panico, non si muoveva, era impietrita. Senza pensarci due volte Eleanor impartì ordini:
"Jasper, Clarke, cercate qualcosa per poter fare presa ed aiutarci a salire sulla riva." Indicando poi un punto in cui era più facile salire ma non vi erano appigli facili.
"Aiutarci?" Chiese Finn confuso, ma non potè continuare che Eleanor si era già tuffata in acqua. Octavia era sparita, qualsiasi cosa ci fosse là sotto la stava trattenendo e rischiava di morire soffocata se già non l'aveva divorata il mostro. Eleanor sott'acqua vide che una specie di serpente gigante aveva preso alla gamba Octavia che stava lottando per liberarsi. Eleanor prima di tuffarsi aveva preso un sasso appuntito trovato sulla riva e stava ringraziando se stessa per averci pensato o sarebbe stata fottuta. Colpì ripetutamente il mostro alla testa per fargli mollare la presa alla gamba di Octavia, così successe e nel mentre che il serpente si riprendeva lei trascinò la ragazza verso la riva dove l'aspettavamo i compagni. Clarke e Jasper riuscirono a prendere Octavia e quando la adagiarono in un punto sicuro si occuparono di Eleanor che non voleva l'aiuto di nessuno e si stava issando per conto suo sulla riva. Ma il serpente riuscì a prenderla per un fianco e a portarla sott'acqua. Un dolore lancinante percorse il corpo di Eleanor che però si concentrò su come sopravvivere. Capì che l'obiettivo del serpente era quello di farla soffocare in acqua, quindi di tenerla il più tempo possibile sott'acqua. Un ramo colpì la testa del mostro e la ragazza non ci pensò due volte a muoversi verso i compagni. Finn la prese e la portò su. Aveva una brutta ferita sul fianco, ma non si fece toccare da nessuno. Se l'era sempre cavata e così fece di nuovo strappando un lembo della sua maglietta e poi fasciandosi. Si guardò intorno, Octavia veniva medicata da Clarke che a quanto pareva aveva la madre che era il medico dell'arca, Finn controllava che non ci fossero più pericoli Monty aveva lo sguardo perso nel vuoto, si era preso un bel spavento. Jasper guardava la sua ferita preoccupato e aveva in mano un bastone. "È stato lui, mi ha salvato. Ha tirato il bastone in testa al serpente per potermi liberare. Ha rischiato la sua vita per me" pensò Eleanor esterrefatta. Con fatica si alzò e si avvicinò a Jasper, con sua stessa sorpresa lo abbracciò e sussurrò in modo che lo sentisse solo lui:
"Grazie, JJ".
Jasper la fissò intenerito, si aspettava di tutto tranne che questo, gli era bastata mezza giornata per capire che era un blocchetto di ghiaccio quella ragazza, quindi una reazione del genere da parte sua era più che inaspettata. Come se gli avesse letto nel pensiero Eleanor si staccò da lui e si allontanò. Octavia sembrava stare meglio e riusciva anche a camminare. Clarke si avvicinò a lei per poterla medicare ma un occhiata velenosa di Eleanor la bloccò. Non voleva nessun aiuto, specialmente da lei.
"Eleanor devi farti medicare se non vuoi che si riapra la ferita. Al campo dovremmo avere del disinfettante, però devo controllarla anche adesso." Le disse la bionda
"Non mi faccio toccare da nessuno io, se non lo avessi ancora capito io me la cavo benissimo anche da sola." Sibilò la mora.
Detto questo iniziò ad incamminarsi verso il bunker
"Non se ne parla, non puoi andare là in questo stato" le urlò dietro Finn, raggiungendola. Ma non ci fu verso di farle cambiare idea, quindi continuarono in direzione di Mount Weather.
Ad un certo punto per sdrammatizzare Finn ebbe la geniale idea di usare una liana per attraversare un ruscelletto.
"No aspetta, vado io per primo" esclamò Jasper, girandosi poi verso Octavia. "Ma perché c'è sempre questo bisogno inutile di dimostrare qualcosa?" Penso Eleanor infastidita.
Jasper arrivò dall'altra parte del fiume senza problemi e urlando tese sopra le braccia un cartello con la scritta a caratteri cubitali: "MOUNT WEATHER".
Tutti iniziarono a fischiare e a fare grida di esclamazione, ma tutto questo si smorzò non appena videro una lancia arrivata dal nulla trafiggere il petto di Jasper.

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