Mercoledì, Dicembre 1986
Nell'ultimo mese erano accadute diverse cose fantastiche, per entrambe le band.
I Guns N Roses avevano firmato per la Geffen Records, e non potevano essere più felici di così, con la possibilità di registrare un vero album. Erano a un passo dal vedere il sogno diventare realtà.
I Simple Misconceptions avevano firmato appena una settimana dopo per l'Elektra Records. Emily era orgogliosa non solo della sua band, ma anche della band di suo fratello. Le cose finalmente stavano girando per il verso giusto e stavano avendo un assaggio di come sarebbe stato essere dei veri musicisti.
Con il contratto da firmare, gli accordi da stipulare e gli scatti fotografici programmati, era stato difficile vedersi e anche solo fermarsi per riprendere fiato, e per questo motivo festeggiare insieme il Capodanno era stato ben accolto da tutti. Festeggiare insieme l'ultimo giorno del 1986, un anno di alti e bassi... un anno di montagne russe.
Emily, Oliver, Matt e Jordan - la sua band - erano sul marciapiede, di fronte alla piccola catapecchia che i Guns N Roses chiamavano casa. Non era mai stata a "casa" di suo fratello da quando si erano ritrovati, e ora capiva il perché.
La vernice bianca per esterni non era più bianca, ma di un orrendo colore marrone ingiallito che si staccava in lunghi pezzi. Quasi tutte le persiane, dal colore verde bosco, erano state scardinate e la porta d'ingresso era ricoperta da fogli gialli e rosa: tutti avvertimenti di sfratto.
"Beh, prima le donne," disse Matt, il batterista, fecendole cenno di andare per prima. Emily sollevò gli occhi al cielo e aprì la porta scassata, senza prima bussare o annunciarsi.
La festa di capodanno era entrata nel vivo ormai da un'ora, facendo apparire la casa ancora più caotica. Vi erano persone ovunque; ballavano in giro ubriache, si baciavano negli angoli e bevevano a caso dai bicchieri.
Corpi svenuti erano sul tappeto sporco e macchiato mentre cercavano di smaltire gli eccessi. Alcuni erano svegli, però troppo ubriachi per muoversi. La musica risuonava da un altoparlante e al momento suonava il leggendario album "Toy's in the Attic" degli Aerosmith.
"Emily!"
La bionda chioma leonina dei batterista dei Guns fece capolino tra i ragazzi. Emily gli sorrise, e fu stretta nel suo caldo abbraccio.
"Ciao Stevie!"
Salutò il resto di Simple Misconceptions e buttò giù quel che rimaneva del whisky, mentre Em, guardandosi intorno, osservava il caos assoluto intorno a lei.
Axl non si vedeva da nessuna parte, ma riuscì a scorgere Slash e Izzy svaccati sul divano, dall'altra parte della stanza affollata mentre Duff flirtava con una bella ragazza bionda. Anche a volerlo, non riuscì a mascherare l'irritazione. Sebbene fossero usciti insieme qualche volta, non si erano parlati molto nell'ultimo mese. Erano più o meno sulla stessa barca; si divertivano insieme, certo, ma una relazione vera e propria era fuori discussione. Nessuno dei due voleva trovarsi spalle al muro da Axl o sorbirsi continue lamentele e disapprovazione. Inoltre, con tutto quello che stava succedendo con entrambe le band, la vita amorosa era l'ultimo dei suoi problemi.
Izzy notò immediatamente l'ingresso di Emily nella stanza.
I lunghi capelli color cioccolato erano scarmigliati ed erano perfetti per il suo look casual. Indossava jeans aderenti e una maglia di Van Halen già indossata da Oliver. Non era truccata, se non per un po' di mascara.
Emily percepì lo sguardo di Izzy e deviò l'attenzione dal batterista al divano, spiandolo attraverso la folla di gente. Nonostante quel che era accaduto tra di loro in passato, Emily non lo odiava, tantomeno si sentiva abbattuta o avvilita. Una cosa amava di Izzy: lui non faceva pressioni... diversamente da Axl.
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Think about you -Izzy Stradlin- ( Traduzione )
FanfictionQUESTA STORIA NON è MIA, MA TRADOTTA CON IL CONSENSO DELL'AUTRICE @gunnsnrossesgirl TUTTI I DIRITTI DELLA SUDDETTA OPERA VANNO ACCREDITATI ALL'AUTRICE. Emily Bailey: Rockstar problematica, che si è trasferita a Los Angeles da Lafayette Indiana, per...