Rocket Queen - parte 1-

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Emily varcò l'ingresso del tranquillo studio di registrazione apparentemente vuoto e si guardò attorno confusa. Avrebbe dovuto esserci qualcuno, anche solo alla reception, no?
Guardò meglio, e si soffermò sull'orologio a muro che segnava le 21:56.

Dopo la grande notizia per la sua band, era corsa dritta in studio, dove sarebbe stato facile trovare suo fratello e gli altri ragazzi. Non vedeva l'ora di dare loro la notizia: I Simple Misconceptions sarebbero ufficialmente andati in tour, aprendo per una grande band.

Si incamminò per il corridoio ma quel silenzio di tomba era per davvero inquietante, che se ne fossero per davvero già andati?! Almeno tutti tranne uno, Axl. Sapeva che suo fratello avrebbe lavorato fino allo sfinimento pur di avere un prodotto perfetto, tanto era pignolo.

Aprì la porta insonorizzata della stanza dodici, aspettandosi di vedere un operatore del suono, che insieme ad Axl provavano una strofa alla volta, ma aldilà della porta non vi era nessuno se non la luce rossa accesa, segno che qualcosa era in registrazione. Si sporse verso la vetrata poi decise di entrare direttamente in cabina e, varcata da soglia, le si gelò il sangue nelle vene. Strillò inorridita davanti al culo nudo e pallido del fratello.

Axl sollevò la testa di scatto, rivelando sotto di lui una brunetta.

Era Adriana, l'Adriana di Steven.

Gli occhi azzurri della giovane si spalancarono e il panico prese il sopravvento quando si rese conto che qualcuno li aveva beccati in pieno.

La stanza cadde di nuovo nel silenzio, ma a differenza di prima, in quel momento la tensione era alle stelle.
Emily notò solo allora che sul pavimento, assieme a una coperta che ospitava i due, erano stati posizionati tutt'intorno a loro diversi microfoni.

Adriana si alzò in fretta, completamente nuda e rossa in volto. Si limitò ad annuire ad Axl e a evitare il contatto visivo con Emily mentre raccoglieva i vestiti sparsi in terra, prima di precipitarsi fuori dalla porta.

"Che cazzo era quello?!" sbraitò guardando ovunque tranne che suo fratello, mentre lui si rimetteva i jeans scuri. L'immagine del suo sedere era stato sufficiente per traumatizzarla, sarebbe potuta morire se avesse visto qualcos'altro.

"Hai appena rovinato tutto, cazzo; ecco cosa è successo!" Axl era furibondo; faceva scorrere le mani, rivestite di anelli e bracciali, tra i lunghi capelli rossi più e più volte mentre fissava la sua incredula sorellina. Ed Em, dal canti suo, non riusciva ancora a credere che fosse stato con Adriana... non l'aveva chiamata puttana solo una settimana prima? Non aveva appena accusato Erin di andare a letto con Steven?

"Sei qui a scopare la ragazza del tuo compagno di band, e io ho rovinato tutto?"
Ora era Emily quella arrabbiata. Lo osservava accigliata mentre lui raggiunse la consolle di registrazione per interrompere la sessione.

"Era per Rocket Queen, ok? Volevo improvvisare qualcosa, ma, grazie a te, la canzone sarà incompleta".

"Perché Adriana però? Perché non lo so... Erin?" rispose confusa, sistemandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Quella verità la lasciò sgomenta per un momento. Quella perr Axl sarebbe dovuto essere arte, lavoro, non semplice sesso.

"Oggi è il nostro ultimo giorno qui, in studio. Pensavamo di avere a disposizione il resto della settimana, ma non possiamo. Ecco " rispose lui guardandola, e aggiunse serrando lo sguardo "Era arrivata qua, arrabbiata con Steven... ma ora se n'è andata, quindi indovina un po'? Ora é un tuo problema,"

Calzò con rabbia il resto dei vestiti stropicciati, urtandola intenzionalmente mentre si dirigeva verso la stessa porta attraverso cui Adriana era corsa nemmeno due minuti prima.

Think about you   -Izzy Stradlin- ( Traduzione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora