Martedì, Novembre 1986
Emily era in bagno che si passava del rossetto rosso sulle labbra, quando qualcuno bussò violentemente alla porta del suo appartamento facendola saltare sul posto, assieme al rossetto che cadde in terra.
"Arrivo!" urlò, riprendendo il tubetto da terra e sistemandosi l'abito prima di avviarsi alla porta. Nonostante la follia della settimana passata, l'aver rincontrato suo fratello, si sentiva in ottima forma... ma l'euforia svanì appena aprì la porta.
"Sei in anticipo..."
Lasciò cadere la frase a metà e rimase di ghiaccio quando si rese conto che davanti non aveva il bassista biondo, che sarebbe dovuto passare a prenderla tra esattamente quindici minuti, ma un'altra persona.
"Possiamo parlare?" domandò Izzy appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto.
Entrò nell'appartamento, senza attendere risposta e si richiuse la porta alle spalle tagliando ogni eventuale via di fuga.
"Che ci fai qui, Izzy?"
"Sei splendida" affermò, ignorando la sua domanda quando con lo sguardo scese lungo il corpo della ragazza. Indossava un pantaloncino nero aderente che le fasciava perfettamente il sedere e i fianchi, e delle decollete sopra a calze velate. Un top bianco celato da un chiodo completava il look, assieme a uno smokey eyes che le definiva lo sguardo.
"Grazie... ma, che ci fai qui?" ripetette incrociando le braccia al petto e sollevando le sopracciglia.
Le sorrise.
"Perché esci con Duff?" domandò all'improvviso.
Emily sogghignò in risposta. "E' un bravo ragazzo. Sei venuto fin qua solo per chiedermi questo? Ma per davvero? Perché ti interessa?"
Ora fu Izzy a ridacchiare, avanzando lentamente per diminuire lo spazio tra loro.
"Non è il bravo ragazzo che immagini. Non gliene frega un cazzo di te"
'Non quanto tenga io a te' si morse la lingua per non dar vita ai pensieri.
"Certo. Perché a te interessa così tanto di me..., vero? Così tanto da avermi lasciata senza una parola; senza sentirmi per sei anni. Che carino da parte tua" ribatté con stizza e una immensa rabbia che le ribolliva dentro. Non poteva credere che per davvero era andato a trovarla solo con il pretesto di sapere con chi uscisse.
"Mi hai lasciato tu, Izzy. Mi hai lasciata senza nemmeno avvisarmi; te ne sei andato via all'improvviso. Mi avevi promesso di non abbandonarmi. Me lo avevi promesso, cazzo!" La voce le si spezzo in gola mentre le lacrime le pizzicavano gli occhi, pronte a scivolare giù. Odiava farsi vedere vulnerabile, anche se, in passato, il chitarrista l'aveva vista così molte volte.
Izzy rimase immobile, in silenzio, osservandola che serrava pugni per rimandare indietro le lacrime. " Non volevo lasciarti, Em. Volevo solo lasciare quella città... e non sapevo che anche Axl se ne sarebbe andato. Pensavo che saresti stata al sicuro con lui" le sussurrò eliminando definitivamente la distanza tra di loro e posandole delicatamente le mani sulle spalle.
Emily Singhiozzava, fissandolo negli occhi verdi e il silenzio divenne insopportabile. Scese con lo sguardo sulle labbra carnose, tinte di rosso e la loro vicinanza non aiutava affatto. Sentiva la sua dolce fragranza familiare, Dio se le era mancata.
"Te ne dovresti andare prima che Duff arrivi" sussurrò.
Voleva baciarla... se lo voleva...il pensiero che Duff l'avrebbe toccata lo faceva impazzire. Voleva essere lui a baciarla, a coprire quelle labbra rosse con le sue.
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Think about you -Izzy Stradlin- ( Traduzione )
FanficQUESTA STORIA NON è MIA, MA TRADOTTA CON IL CONSENSO DELL'AUTRICE @gunnsnrossesgirl TUTTI I DIRITTI DELLA SUDDETTA OPERA VANNO ACCREDITATI ALL'AUTRICE. Emily Bailey: Rockstar problematica, che si è trasferita a Los Angeles da Lafayette Indiana, per...