Happy Birthday - Parte Uno -

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Doppio aggiornamento questa settimana. Lasciate pareri sulla storia, fatemi sapere cosa ne pensate e se questi Flashback li ritenete interessanti.
Io li adoro!!

Mercoledì, gennaio 1987

Stesa tra le lenzuola nere, Emily fissava il suo soffitto mentre il corpo ancora dolorante le impediva di dormire ulteriormente. Si rese conto di quale giorno orribile fosse: il quattordici di gennaio.

1978

~ "Emily..."

Gemette assonnata mentre si rigirava nel letto, non ancora pronta per svegliarsi e affrontare la giornata.

"Emilyyyyy!"

"Altri cinque minuti," mormorò stordita, muovendo il braccio nel tentativo di far andare via chiunque fosse.

"No, sorellina, oggi sarà un grande giorno," disse Will, spostando i capelli dagli occhi. Emily gemette ancora e sollevò le palpebre intercettando lo sguardo divertito del fratello a una spanna dal suo viso.

"Oggi sarà proprio come ogni altro giorno ... di merda," brontolò assonnata. Si strofinò gli occhi stanchi e si tirò su, guardandolo con cautela mentre si sedeva accanto a lei.

"Eddai, Em! è il tuo sedicesimo compleanno! Non sei emozionata?" Will le diede un colpetto al braccio per attirare la sua attenzione ma lei si limitò a scrollare le spalle, come se fosse davvero solo un altro giorno.

"Io e Izzy abbiamo fatto tanto per oggi, quindi è meglio che ti veda sorridere o mi arrabbio."

E gli sorrise, in parte perché non voleva vederlo di cattivo umore ma soprattutto perché anche Izzy aveva preso parte a qualsiasi cosa avessero preparato per il suo compleanno.

"Così va meglio. Vestiti, e stai tranquilla che è svenuto sul divano," Emily annuì e saltò giù dal letto; voleva essere carina oggi e soprattutto voleva uscire da quella casa. Tirò fuori da un cassetto un paio di blue jeans a zampa, e se li infilò. Erano più stretti intorno alla vita e alle cosce e avevano graziosi ricami a rosa sui lati. Scelse dall'armadio una camicetta con maniche a campana, che aveva indossato forse una o due volte e che le lasciava esposta la pancia tonica.

Non indossò le scarpe, ma andò in bagno in punta di piedi reggendo in mano le calzature col tacco. Attraversò poi in silenzio il soggiorno, dove il suo disgustoso patrigno dormiva sul divano.

Il respiro le si bloccò in gola mentre procedeva, calcolando la strada più sicura per arrivare alla porta. William era già sul davanti perché si rifiutava di restare in quella casa più a lungo del necessario.

La prima cosa che Emily vide fu Izzy, che era appoggiato alla portiera della sua Trans Am; i capelli castani arruffati iniziavano a coprirgli gli occhi, che si illuminarono non appena la notò. Gli era sempre apparsa bellissima, ma quel giorno era splendida e Izzy non riusciva a staccarle lo sguardo di dosso.

"Ehi Izzy," lo salutò Emily con un tenero sorriso, prima di voltarsi a guardare il fratello

"Okay William sono sveglia, qual è il piano?"

"Ora, se te lo dicessi, non sarebbe una sorpresa, sorellina" la canzonò, girando attorno alla macchina nera fino a raggiungere la portiera del passeggero che aprì con cautela, prima di sorriderle.

"Entra."

"Salgo davanti?" sorrise Emily incredula.

"Solo per oggi, per tutto il giorno. Perché è il tuo fottuto compleanno."

William le accarezzò i lunghi capelli scuri, ricevendo in risposta una spinta e chiuse la portiera del passeggero prima di accomodarsi sul sedile posteriore, stranamente in ordine. Si chiese dove fossero finiti tutti i fogli, i notebook e quaderni che Izzy teneva sui sedili insieme alle lattine e alle bottiglie vuote.

Think about you   -Izzy Stradlin- ( Traduzione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora