XXXV

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Dopo aver preso due bicchieri in cucina io e Louis torniamo su in camera e ci sediamo uno di fronte all'altro sul letto.

Louis apre la bottiglia di Tanqueray e ne versa un po' ad entrambi.

"Wow, Louis Tomlinson sta versando del vero alcool al piccolo indifeso Harry senza fare lo stronzo?"

"Bhe, invece che insultarmi dovresti ringraziarmi, sto infrangendo la legge per te!"

"Come se fosse questo il problema, sei proprio un falso." Ridacchia e dopo aver chiuso la bottiglia di gin l'appoggia sul comodino accanto a noi.

Un altro tuono riecheggia in stanza così faccio un piccolo saltino sul letto e cerco lo sguardo di Louis immediatamente.

"Possiamo fare scambio di posto?"

Louis mi fa un piccolo sorriso e si alza per prendere il mio posto e lasciare il suo, credevo mi prendesse in giro o comunque ridesse della strana richiesta.

"Sai è che dove sono seduto ora posso appoggiarmi al muro dietro, invece dove stavo prima non avevo nulla, così, umh, è più sicuro.. credo?"

"Non c'è bisogno che ti giustifichi Harry, è casa tua."

Annuisco e porto il bicchiere di gin verso la bocca. Solo l'odore mi fa tossire così lo allontano con un gesto repentino.

"Oh buon Dio, Louis cos'è questa roba?"

"Ti ho detto che ci saremmo ubriacati."

Louis porta alle labbra quello che a me sembra del veleno per topi e lo butta giù con un'estrema facilità.

Copio il suo movimento ma sento la mia gola andare a fuoco in poco, merda.

Louis ridacchia e pulisce una goccia all'angolo delle mie labbra, succhiandosi poi il dito.

Il mio stomaco fa un piccolo balzo guardando la lussuria di Louis, ma no, non posso.

"Giochiamo?"

"Sì! A cosa?"

"Facciamo obbligo a verità?"

"Ok inizio io, obbligo o verità?"

"Verità."

"Non avevo dubbi Harry, sei proprio un ometto da verità."

"Ehi!"

"Ok ok, preferiresti stare con un'altra persona adesso?"

Louis ti guarda fisso negli occhi e tu non sai davvero cosa rispondere, ovviamente sono felice di stare con Louis, ma io dovrei essere arrabbiato con lui e fargliela pagare, anche se lui è qui ad asciugarmi le lacrime perché ho paura dei tuoni come un bambino.

"No."

Vedo gli occhi di Louis illuminarsi e mi sorridere dolcemente.

"Non fare quella faccia da scemo, sono ancora arrabbiato con te, comunque, obbligo o verità?"

"Bhe, verità anch'io."

"Fai spesso risse?"

"No!"

Annuisco senza ribattere, sembra molto convinto della risposta, per cui gli credo.

"Obbligo o verità?"

"Verità."

"Non puoi scegliere di nuovo verità Harry."

"Dai non è giusto, non mi hai detto questo regola prima di iniziare."

"Ok, ma dal prossimo turno vale!"

Ridacchio e accetto aspettando che mi chieda la 'verità'.

"Come mai hai paura dei tuoni?"

Un'estate a Bognor Regis. ¡Larry!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora