XI

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Mi risveglio con accanto a me Louis impegnato a giocare con il suo cellulare.

"Che ore sono?"

"Saranno le 4 di pomeriggio."

"Non puoi vederlo dalla home del cellulare?"

Alza gli occhi al cielo e chiude l'applicazione per riaprirla subito dopo.

"Sono le 4:07 minuti, contento?"

"Chiamo mia nonna."

"Mi ha invitato a casa vostra stasera."

"Fantastico."

Mi alzo dal letto con svogliatezza e mi dirigo in bagno per sciacquarmi la faccia affinché mi svegliassi un po'.

Mi dirigo poi nel salotto mentre chiamo mia nonna che mi risponde dopo qualche squillo.

"Ciao nonna."

"Dove sei?"

"Sono da Louis."

"Ah, capisco, venite a cena entrambi, non è vero?"

"Sì tranquilla."

"Cosa devo cucinare?"

"Non lo so nonna, mica sono uno chef."

"Non fare lo strafottente e il sarcastico con me signorino o i pompini da Louis non te li faccio fare."

Sbianco di colpo per poi diventare in un millesimo di secondo viola.

"Nonna puoi far finta di non saperlo? Mi imbarazza questa situazione."

"Imbarazza te? Figurati me, sembra un incesto."

"Dio.."

"Harry, amore della nonna, non importa quanti cazzi hai e avrai nella bocca, ti vorrò sempre bene, capito?"

"NONNA!"

"Ok, vado a cucinare, a dopo."

La saluto velocemente e attacco il cellulare.

Sento Louis chiamarmi e vado in camera sua, ritrovarlo sul letto mezzo nudo mi destabilizza leggermente ma mi avvicino ugualmente.

"Come mai urlavi al cellulare?"

"Niente."

Mi butto sul letto e chiudo per qualche secondo gli occhi.

"Le tue labbra sono così belle, H."

"Mh, grazie?"

Louis ridacchia e si alza per mettersi un paio di pantaloni presi sopra una sedia.

"Perché ti vesti?"

"Se vuoi vedermi nudo basta dirlo esplicitamente."

"Idiota." Sbuffo e arrossisco leggermente, mi imbarazza in continuazione ed è da una parte insopportabile dall'altra quasi dolce.

"Sai che scherzo, forse, comunque mi vesto perché usciamo."

"No Lou, non mi va, ti aspetto qui."

Mi metto il cuscino sopra la testa e sospiro.

"No, invece alzi il culo e anche velocemente principessa."

"Non chiamarmi così!"

"Come se non ti piacesse."

Mi alzo dal letto controvoglia e mi avvicino a lui.

Lui mi sorride e si avvicina ancora di più, come se i pochi centimetri di distanza non fossero già troppi pochi, mi prende la mano e mi bacia con delicatezza tutte e 5 le nocche.

Ridacchio e lo osservo attentamente in ogni sua mossa.

È di una bellezza unica, sono davvero scosso dal suo aspetto fisico, adoro la sua corporatura e per quanto possa essere vuoto dentro, è anche un po' coglione, forse anche un po' troppo, mi piace anche il suo carattere, sa comportarsi nei giusti modi la maggior parte delle volte, sa quando poter fare il coglione e quando invece è meglio non farlo, è una persona empatica e lo adoro.

"Smettila di guardarmi con quella faccia Haz, mi stai iniziando a mettere ansia."

"Come se non ti piacesse." Ridacchio ricopiando le sue parole e il tono di voce che poco prima aveva usato.

Mi ributto sul letto a pancia in giu e richiudo gli occhi in cerca di tranquillità che sembra essere sparita in quei pochi minuti.

Louis mi pizzica il sedere e salto dal letto, letteralmente, sedendomi velocemente sul letto comodo e morbido.

"Lewis!"

"Prova a dormire Haz, vedrai che bella sensazione che proverai quando ti succhierò il cazzo per svegliarti."

Dei brividi percorrono tutto il mio corpo partendo dalle gambe arrivando fino al collo.

I boxer per una semplice frase si fanno stretti e abbasso lo sguardo interdetto.

È solo una frase, dannazione, non posso eccitarmi così tanto per così poco.

"Stranamente ho di nuovo sonno."

Vedo Louis ridacchiare e andare nella stanza accanto.

Un'estate a Bognor Regis. ¡Larry!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora