XV

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SCENE ROSSE, USCITE SE NON VI PIACE IL GENERE

Louis infila piano una mano nei miei boxer ed io fisso il muro davanti a me, mordendomi il labbro.

"Senti come trema non appena lo tocco."

Un brivido nasce alla base della mia pancia e mi esce un sospiro dalle labbra.

"Loueh."

Ruoto gli occhi e subito dopo li chiudo per le lente carezze che Louis mi concede.

"Dimmi Haz, che devo fare?"

Inizia a strusciarsi con il bacino sul mio fondoschiena e io metto due dita in bocca, mordendole forte per non urlare.

"Q-qualcosa, per favore."

Lui prende in mano la mia erezione e fa movimenti circolari veloci e decisi.

Decido di levargli la mano e girarmi per guardarlo negli occhi.

Lui mi accarezza il viso e mi lascia un tenero bacio in fronte, io salgo sul suo bacino e inizio a strusciarmi velocemente su di lui.

"Guardati Harry, così ec-eccitato."

Io sorrido e metto le mani sul suo petto per velocizzare ancora di più.

"Vieni per me, daddy."

Lui tira indietro i capelli e si morde forte la lingua per non gemere, poi mi guarda con quei pozzi d'acqua e mi stringe le natiche dettando il movimento.

"Dillo ancora."

Io appoggio il mio petto sul suo, non fermando nemmeno per un secondo il movimento e gli soffio nell'orecchio prima di dirgli

"Per favore daddy, vieni per me, vieni per la tua principessa."

È così Louis orgasma come mai avrei immaginato, con gli occhi sbarrati e la bocca completamente aperta dalla quale però non uscì alcun tipo di rumore, una gocciolina di sudore sulla fronte e i capelli attaccati a quest'ultima.

Poi mi guarda e io continuo a strusciarmi su di lui.

"Sei stupendo, principessa."

E io vengo, stringendo le mani sul petto di Louis e graffiandolo per il troppo piacere, poi mi sistemo meglio e gli bacio il collo piano, con qualche leccata, mentre lui mi accarezza il sedere.

Quando inizio a succhiare una porzione di collo lui stringe le mie natiche e sospira.

Finito il mio 'lavoro' e vedendo per bene il succhiotto sorrido e mi alzo da lui.

Mi levo le mutande e le metto ai panni sporchi per prenderne un altro paio.

"A te servono?"

"No, dormo nudo."

È così fa, io rimango in silenzio mentre lo guardo nudo come mamma l'ha fatto, abbronzato, muscoloso, pieno di tatuaggi e semplicemente perfetto.

"Non svenire piccolo."

E poco ci mancava, Lou.

Un'estate a Bognor Regis. ¡Larry!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora