(Mammon)
Il Nido era una struttura militare situata in Inghilterra, vicino alle coste orientali, dove il mare era più tranquillo e le ampie pianure coltivate da contadini esperti. Eravamo lontani dalle comodità di Londra, nonostante la visitassi tutti i mesi per le mie esigenze, grazie ai miei pass speciali, non ne sentivo mai la mancanza.
Erano molti i ragazzi che sognavano di vivere in città, di passeggiare per le vie ricolme di passanti, di visitare i negozi e mangiare i cibi più strani, io al contrario odiavo quegli ambienti confusionari. Odiavo le persone che mi camminavano troppo vicine, che non si fermavano mai e i clacson delle macchine era assordante. Londra avrebbe potuto essere il mio mondo oltre la gabbia e non facevo altro che sputarci sopra. Ero fortunata, molti dei ragazzi non erano mai usciti dal Nido ed era triste.
I Mordecai erano al comando da generazioni e nessuno ebbe mai abbastanza forza per spodestarli. Solo uno stolto si sarebbe messo contro i potenti generali, e così con le loro guardie addestrate. Joseph Mordecai era un ottimo generale capo d'armata, era forte, caparbio e talvolta mi aveva persino addestrata con i due figli maschi, i suoi eredi. Avrei dato la mia vita per lui senza pensarci troppo, come mi era stato insegnato.
Il Nido era diviso in vari settori, il più importante era il Distretto, l'edificio cardine della struttura, dentro la quale vivevano i Mordecai. C'erano le aule di riunione e le sedi dei più importanti esperimenti correnti. Per i soldati semplici e di rango minore l'accesso era vietato, avendo il titolo di colonnello e Joachlin che garantiva per me, spesso ero più là che a casa mia.
Quando sbarcammo di nuovo al Nido erano passate molte ore e puzzavo per colpa di quella miserabile caduta. Non mi ero fatta niente, a parte un bel bagno, e questo mi fece sentire più in colpa verso i soldati feriti e svenuti.
Joseph Mordecai ci aspettava sul campetto esterno. Era tardo pomeriggio quando atterrammo, nonostante questo numerosi cadetti si stavano ancora allenando all'aperto e le lezioni proseguivano senza sosta.
Scesi per ultima, insieme a Joachlin. Lizbett non aveva smesso di frignare per ore, per quel motivo le avevo chiesto di svanire per un po', dato che non ero affatto dell'umore per sorbirmi i suoi capricci. In aggiunta la voce su di me si era già sparsa, sul fatto che fossi laggiù da sola senza supporto, a discapito delle regole, e che probabilmente fossi con un Demone.
Joachlin mi passò la valigetta in cui c'era la Gemma della fenice. «Meglio se la tieni tu. James ha già informato mio padre.»
Magari pensò che così mi sarei evitata delle prediche e che, bene o male, avessi scoperto cosa avesse quel luogo di tanto strano. Ero ancora furente con Mammon per il suo scherzo e avrei voluto il coraggio di rifiutare l'offerta di Joachlin, in fondo era stato il Demone a trovare la pietra e, per qualche motivo, l'aveva lasciata al suo posto.
Non ebbi chiaro del perché lo fece. Se davvero era una potente Reliquia avrebbe avuto senso se l'avesse trafugata per avere più potere, al contrario mi aveva messo in guardia e aveva dato una seconda opportunità. In fondo, se avesse voluto uccidermi, lo avrebbe potuto fare senza problemi, affogandomi o dissanguandomi a morte.
Scendemmo e ci radunammo davanti al generale Joseph e alla sua segretaria d'ufficio, Miss Thorne. Non era la madre di James e Joachlin, a quanto ne sapevano tutti era morta di parto e dopo di lei non si era più sposato, né avuto altri figli, seppure molti glielo consigliassero.
«Ho avuto il primo rapporto da mio figlio, voglio congratularmi con ognuno di voi, miei soldati, per il lavoro svolto. Avete prestato servizio in una delicata missione e il vostro sarà un esempio per le future generazioni. Per oggi i vostri incarichi sono finiti, portate i feriti in infermeria, cenate e riposate» parlò il generale Joseph con voce autoritaria, sovrastando il caos di alcuni ragazzi che si stavano divertendo a giocare con dei Demoni.
STAI LEGGENDO
The lantern
FantasyEnola Foster è il colonnello dell'Esercito dell'ordine demoniaco, una stirpe di Dominatori nati come soldati e addestrati per uccidere i Demoni selvatici senza pietà. In possesso dei suoi coltelli magici, insieme al suo Demone nero Lizbett, in una m...