Prefazione

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Quando apro gli occhi la ragazzina è davanti a me. Boccheggia e le sanguina la gola, tiene in mano un'arma e debolmente cerca di parlare, mentre il taglio si fa più ampio. Qualcosa nel mio corpo si muove da solo, sento l'impulso di farle del male. No, ho fame.

Ho davvero tanta fame.

Sento solo questo. Mi fa male la testa e lentamente mi sollevo di poco da terra. La preda è a pochi passi da me, è ferita e so che non andrà lontano se la attaccherò.

Un'ombra si alza dietro di lei e una folle paura mi attanaglia le viscere. Tremo. Non so cosa sia quella cosa orripilante; una bestia demoniaca che mi fissa con i suoi occhi brillanti. Solleva un angolo del labbro, quasi sfidandomi ad attaccare. Non lo faccio.

Annuso l'aria. Odore di uomo. Provo a liberarmi dal malefico, senza successo. Sono in trappola. La ragazzina si stende a terra senza forze, mentre le luci delle torce e le urla dei soldati si fanno più forti e vicini.

L'animale si scioglie, scomparendo tra le ombre della notte.

Rimango sola con quella umana.

Penso: dove sono? Cosa sono? Chi diamine sono?

Ho lasciato qualcosa, ne sono certa, ma non ricordo cosa.

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