Il caso di Lora Jones aveva scosso il Nido, dai cadetti fino ai piani alti.
Era stata una mia amica, o almeno alcuni ci avrebbero definite così dato che fosse l'unica ragazza che non mi avesse detestata a priori e faceva parte della mia squadra. Non le avevo mai parlato apertamente, non dei miei problemi, ma mi piaceva chiacchierare con lei su stupide questioni, delle nuove canzoni rock and roll provenienti dall'America o di come vedere Joachlin Mordecai allenarsi senza maglietta fosse uno spettacolo a luci rosse. Di lei sapevo solo che avesse tre fratelli, due più grandi e nei ranghi, e che le piacessero da morire i peperoni verdi.
Per questo motivo, quando tentò di rompere il maleficio tra lei e il suo Demone, dicendo che ne fosse innamorata, il Nido ne fu tormentato. Ovviamente non riuscì nel suo intento, James e Joachlin la trovarono prima che potesse concludere il rituale, e la Oblivarono. Fecero un processo, o così almeno era la prassi, e decisero di dividerli per sempre.
L'Oblivazione era un rito estremo: il Demone veniva legato all'animo umano e, fino alla morte, non poteva muoversi. Con tale metodo l'anima veniva spezzata a forza, distrutta, e ciò accadde a Lora. Per tutta la durata della sua prigionia non pianse, non supplicò o urlò. Restò zitta fino alla fine della procedura e, quando il suo Demone morì davanti a lei, si spense.
In rari casi i Dominatori morivano durante l'Oblivazione, tuttavia questo processo recava gravi danni alla mente umana, persino per noi, e Lora finì nel reparto di cura. A volte cantava, diceva per il suo Demone, altre volte si limitava a fissare il muro per ore. Vederla in quegli stati mi spezzò il cuore.
Mi ero da sempre chiesta cosa l'avesse portata a voler rompere il maleficio: il Demone l'aveva manipolata, oppure, davvero, in un modo strano e unico, si fossero innamorati? Io volevo bene a Liz, ma era pur sempre un Demone che si cibava del mio sangue e la prima cosa che ti insegnavano al Nido era che loro non fossero amici, bensì alleati.
Quando morii non udii più nulla. Pensavo di vedere una luce bianca avvolgermi le membra, o magari le fiamme dell'Inferno punirmi per ciò che avevo fatto al loro mondo, eppure non avvertii niente. Niente luci. Niente pensieri. Niente ricordi.
Fluttuavo. Sì, fluttuavo.
Mi svegliai come se avessi bevuto una bottiglia di vino intera, mescolato alla vodka, birra e idromele. Mi faceva tantissimo male la testa, avevo dei puntini neri che mi svolazzavano davanti agli occhi e ci misi un po' a capire che fossi tutta intera.
Aprii gli occhi a scatto e mi sollevai. Ero in un enorme letto a baldacchino con lenzuola di raso viola e cuscini neri, ce ne erano di tutte le dimensioni e forme. Ero in una camerata enorme, era il doppio del mio appartamento, e le pareti erano state scavate nella roccia. Non c'erano finestre, la stanza era illuminata da delle alte lampade posti agli angoli che emanavano una tetra luce arancio. C'erano degli arredi, quali un enorme armadio che sfiorava il soffitto, un tavolo vuoto, delle poltroncine soffici e una lunga parete di specchi.
Il lenzuolo scivolò e vidi che fossi nuda. Completamente nuda. Emisi un gemito terrorizzato. Cercai con lo sguardo i miei vestiti tra i cuscini o da qualche parte intorno, non vedendoli. Mi avevano spogliata. Qualcuno si era permesso di toccarmi.
Non mi interessò se fosse stato qualche soldato o altri, avrei spezzato qualche mano a priori. Le guance mi scottavano dalla vergogna. Strappai il lenzuolo e me lo avvolsi addosso, coprendomi il seno e le gambe.
Respirai e mi sforzai di non agitarmi oltre. Dovevo controllarmi, se mi fossi lasciata prendere dalle emozioni avrei peggiorato le cose, eppure il ritrovarmi in un ambiente totalmente sconosciuto mi fece salire il panico.
Mi sforzai di scendere dal letto e misi i piedi in un tappeto soffice. Le gambe mi tremarono e quasi scivolai a terra. Notai subito qualcosa di strano che non identificai: mi sentivo diversa, mi faceva male il petto e avvertivo come se mancasse qualcosa, come se un peso mi avesse lasciata.
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The lantern
FantasyEnola Foster è il colonnello dell'Esercito dell'ordine demoniaco, una stirpe di Dominatori nati come soldati e addestrati per uccidere i Demoni selvatici senza pietà. In possesso dei suoi coltelli magici, insieme al suo Demone nero Lizbett, in una m...