(Azrael)
Mammon mi diede un kimono, o almeno così lo definì lui. Disse che fosse sconveniente che mi presentassi nuda, o con un lenzuolo, di fronte ai principi dell'Inferno e al figlio di Satana stesso. Non mi ero mai preoccupata del mio aspetto esteriore, quando si combatteva faccia a faccia contro la morte avere i capelli a posto o le unghie perfette non erano i primi pensieri.
Amore mi aiutò a vestirmi, fu davvero strano essere aiutata in un compito così semplice, ma quell'abito era un vero rompicapo con quei lacci e fiocchi alla cintura; era una lunga veste a forma di T che mi copriva persino le caviglie, le maniche erano ampie, ci avrei potuto infilare un'intera valigia di vestiti. Il tessuto era morbido, simile alla seta, con graziosi decori floreali.
«Sono ridicola» sbraitai, fissando il mio riflesso allo specchio.
Mammon mi incenerì con uno sguardo. Indossava una veste molto simile alla mia, con una giacca nera, i fianchi cinti da una pesante cintura, degli hakama divisi, monocolore. Il petto era scoperto, in una strana forma di autorità, e pareva di gran lunga molto più sicuro di me. Si era legato nuovamente i capelli e il fermaglio aveva dei decori preziosi a forma di animale.
«Sembro una farfalla!» mi lamentai e agitai le braccia, tanto che le maniche iniziarono a penzolare molli, simili ad ali.
Amore mi pizzicò il collo. «Non essere scortese, Enola» mi riprese. «I kimono fanno parte della cultura giapponese, questo tipo di vestiario era portato dalle donne nobili ed era un simbolo di grazia, potere e bellezza. Non potevi andartene in giro tutta nuda.»
«Perché no?» domandai sghignazzando.
Mammon biascicò qualche parola tra le labbra, del tutto scontento, e la sorella sospirò. «Davanti a innumerevoli Demoni che sentiranno il tuo sangue e il calore del tuo corpo? Piccola, sei ingenua o solo desiderosa di testare il controllo di quei mostri? E poi Mammon ha insistito parecchio. Sei una sua ospite, trattarti con sdegno arrecherebbe danni alla sua immagine» spiegò.
«Devi avere proprio una gran e bell'immagine, allora» borbottai piano.
Mammon non mi guardò, stava passando il dito lungo una freccia nera della battaglia che, in qualche modo, aveva ritrovato. «Ti ho sentito.»
«Benissimo.»
Amore mi annodò un'ampia cintura alla vita e me la strinse troppo, mi mancò il fiato per un secondo. Emisi un lamento stizzito, di sicuro trattandosi di una piccola vendetta nei miei confronti. Fece un nodo a tamburo, reso più solido dall'imbottitura.
Provò a sistemarmi persino i capelli, mettendoci dei fermagli sfarzosi, ma rovinai l'acconciatura perché mi dava troppo prurito e non ci mise più mano. Non avevo idea che i Demoni ci tenessero così tanto all'aspetto fisico o di come farmi apparire, ci ero cresciuta in mezzo e non avevano canoni di bellezza, dati i loro tratti unici. Non ero certa di piacere ad Amore, mi trattava in modo gentile e a volte rideva di me, ma sospettai che cercasse di essere simpatica per interesse del fratello.
«Perché non posso mettermi i miei soliti vestiti?» chiesi di rimando, muovendo le braccia per far muovere il tessuto.
«Perché erano strappati e pieni di sangue. Ragione numero due li ho distrutti e non mi piacevano» mi rispose Mammon. «Devi sembrare credibile. Una divisa militare ti avrebbe resa troppo sospetta agli occhi degli altri principi.»
Certo, pensai, come se non sapessero già che fossi umana e avessi decimato i loro ranghi da anni. Un bel vestito non avrebbe di certo fatto la differenza. Ci pensai meglio e l'idea di presentarmi davanti a tutti quei Demoni di alto rango non mi fece impazzire. Se Mammon mi avesse dato un'arma mi sarei sentita più sicura, ma secondo lui ero già in una posizione precaria e quell'assemblea avrebbe potuto significare la mia morte. Me lo aveva detto chiaramente e non per nulla ero spaventata.
STAI LEGGENDO
The lantern
FantasyEnola Foster è il colonnello dell'Esercito dell'ordine demoniaco, una stirpe di Dominatori nati come soldati e addestrati per uccidere i Demoni selvatici senza pietà. In possesso dei suoi coltelli magici, insieme al suo Demone nero Lizbett, in una m...