CAPITOLO 15

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*KAYLA'S POV*

Passammo tutta l'estate tra feste, bagni in piscina, shopping e viaggi, finché non arrivò il momento di tornare ad Hogwarts.
Decidemmo di prendere il treno per un'ultima volta dato che neanche avevamo i bagagli. Questo perché ogni giorno, dopo le lezioni pomeridiane e gli allenamenti dei ragazzi, ci saremmo di nuovo materializzati a casa.

Ci eravamo da poco seduti in una cabina, quando vedemmo arrivare un ragazzo corvonero, probabilmente un prefetto, che aprì la porta e mi guardò
-sei tu Serpeverde?-
-si sono io- lo guardai confuso, quando mi sorrise
-il professor Piton ha richiesto la tua presenza nel suo ufficio appena arriveremo a scuola- mi informò
-va bene ti ringrazio- sorrisi anche io e appena uscì il mio ragazzo mi guardò male
-perché sorridi?- mi chiese
-boh, per essere gentile?- dissi ironicamente
-non mi piace come ti guardava- sbuffò e gli altri cercavano di trattenere le risate
-amore so che sei geloso, ma così sei esagerato- risi
-non sono geloso-
-molto bene, allora andrò a cercare quel ragazzo per sapere come si chiama... magari mi chiederà di uscire- feci per alzarmi, ma lui mi tirò per un braccio facendomi sedere sulle sue gambe
-tu non vai da nessuna parte... devo ricordarti che hai i miei figli dentro di te?- ormai stavamo ridendo tutti
-ma no, mi ero proprio dimenticata di avere due creature nella pancia- rise anche lui e mi baciò, tenendomi stretta per la vita
-emm ragazzi... potete fare le vostre cose più tardi?- chiese Lewis evidentemente a disagio
-si scusate- risi.

Arrivammo ad Hogwarts qualche ora dopo e potevo dire di essere già distrutta
-ragazzi io vado nell'ufficio di Piton- dissi fermandomi
-va bene... ti aspettiamo in Sala Grande- Draco mi baciò e se ne andarono tutti.

Bussai alla porta dello studio di Severus e dopo un "avanti" entrai
-buongiorno professor Piton- sorrisi
-buongiorno Kayla- sorrise anche lui -allora come va? Vedo che la tua pancia è cresciuta-
-già, ma come dicesti tu non cresce più da fine luglio-
-oh si ricordo bene- rise -sono sicuro che il piccoletto sarà la copia del padre-
-già lo credo anche io- risi con lui
-beh ti ho chiamata qui non solo per questo- si sedette e io feci lo stesso -tua madre mi ha detto che sai della nostra... beh relazione- non lo avevo mai visto a disagio
-si, me lo ha detto- annuii con la testa
-ee... cosa ne pensi? Non deve essere stato facile per te immagino... tuo padre è ad Azkaban- abbassò lo sgardo
-Severus... sono molto felice credimi... non vedevo l'ora che quel maiale finisse lì... da quando hai cominciato a darmi lezioni private ti ho sempre considerato come una figura paterna... da lui non ho mai ricevuto affetto e dopo quello che successe durante il primo anno non mi consolò neanche... mi disse che dovevo difendermi e che era stata colpa mia- mi scese una lacrima che asciugai velocemente
-mi dispiace... non lo sapevo-
-non importa... adesso è dove merita di stare e credimi se ti dico che mia madre non poteva trovare di meglio- sorrise
-grazie Kayla... è molto importante per me-
-solo... non voglio fratelli e l'ho già detto anche a lei- rise forte
-puoi stare tranquilla- mi alzai e uscii.

Mi recai in Sala Grande, dove trovai Draco ad aspettarmi fuori dalle porte
-eccoti- sorrise -entriamo insieme?- lo baciai
-certo- mi prese per mano ed entrammo, facendo ricadere gli sguardi su di noi.
Sorrisi a Silente e alla McGranitt e ci andammo a sedere dai nostri amici
-ehi ragazzi- mi misi tra Draco ed Ethan
-ehi... com'è andata con Piton?- mi chiese Pansy
-bene... abbiamo parlato di lui e mia madre- cominciai a mangiare
-oh bene... dev'essere stato interessante- disse ironico Blaise facendoci ridere tutti
-comunque ragazze- Lewis attirò la nostra attenzione -noi abbiamo gli allenamenti ogni giorno, perciò torneremo a casa dopo averli fatti ok?-
-certo- sorridemmo noi.

Quella giornata passò in fretta, così come tutte le altre per altri tre mesi.
Studiammo duramente tutti, dato che era il nostro ultimo anno e avremmo dovuto laurearci.
Mancava sempre meno al mio parto, infatti avevo spesso crampi e nausea, tanto che Draco mi accompagnava ovunque
-Draco, capisco che sei preoccupato, ma ti ho detto che sto bene... non importa che tu mi segua come un cagnolino- risi
-invece importa... prima stavi per svenire e se non ti avessi presa saresti caduta per le scale- sbuffai... aveva ragione
-va bene fai come vuoi- lo abbracciai e lui mi baciò la fronte
-tanto lo avrei fatto comunque- rise e gli diedi una piccola patta sul braccio, poi entrai in biblioteca, dove mi stavano aspettando le ragazze
-ehi ragazze-
-ciao Kayla- mi sorrisero Pansy ed Hermione, poi presi uno dei miei libri e cominciai la mia lettura.
Amavo leggere... mi faceva sentire un'altra persona e mi trasmetteva delle forti emozioni... a molti non piace e la ritengono noiosa e da secchioni, ma io non la penso così.
Passammo il resto del pomeriggio a leggere, mentre i ragazzi erano agli allenamenti di quidditch, quando entrò Blaise, con una faccia infuriata, seguito da Draco, che invece sembrava preoccupato, e da tutti gli altri
-Kayla devi sapere una cosa- disse il mio migliore amico e non avrei mai creduto di poter stare così male.

*DRACO'S POV*

Avevo appena lasciato Kayla davanti alla porta della biblioteca e stavo andando agli allenamenti.
Mi cambiai nello spogliatoio e uscii con la divisa dei serpeverde e la mia scopa... oggi ci saremmo allenati con i grifondoro.

Avevamo appena finito e stavo parlando tranquillamente con Blaise, quando quell'oca della Flores, che non vedevo da quando litigò con Kayla, si avvicinò
-ma ciao Dracuccio... ti sono mancata?-
-per niente... vattene prima che ti cruci- risposi acido
-sai, credo proprio che la tua relazione con quella piccola stronza non durerà a molto- era molto convinta
-ah si? È perché mai?- chiesi ridendo e un secondo dopo mi si era buttata tra le braccia. Le sue schifose labbra erano sulle mie e dovretti realizzare qualche secondo prima di staccarmi e spingerla
-che cazzo fai?- le urlai e lei rise
-sto solo riprendendo ciò che è mio-
-sei solo una troia... non avvicinarti mai più- non potevo crederci
-se non posso averti io non potrà nemmeno quella troia della tua ragazza-
-non azzardarti a parlare così di lei... non sai contro chi ti sei messa Flores-
-vedremo- disse prima di andarsene.
Mi voltai verso i miei amici e potevo dire che tutti avevano assistito alla scena dalla loro facce
-che cazzo hai fatto Draco?- mi disse il mio migliore amico
-io? È stata lei a baciami- sbottai
-tu non ti sei staccato subito amico- era deluso
-stavo realizzando Blaise... non mi aspettavo che mi saltasse addosso- lo guardai preoccupato -Blaise ti prego- capì quello che intendevo
-no Draco... non chiedermi di tenerglielo nascosto... è la mia migliore amica e non le mentirò- rispose cominciando poi a correre e capii che stava andando in biblioteca
-Blaise cazzo fermati- provai a urlare, ma non mi ascoltò.

Arrivammo in biblioteca, prima lui, poi io e infine i ragazzi che ci avevano seguiti
-Kayla devi sapere una cosa- disse lui
-Blaise ti prego- avevo ancora il fiatone
-no Malfoy... o glielo dici tu oppure lo faccio io-
-che sta succedendo ragazzi? Che cosa devo sapere?- si alzò lei
-Kayla... io non... non volevo te lo giuro- vidi la sua espressione cambiare
-Draco mi sto preoccupando- presi coraggio e glielo dissi
-la Flores... Alicia- annuì e io continuai -appena abbiamo finito gli allenamenti lei... è venuta lì e dopo avermi detto che la nostra relazione non sarebbe durata mi ha baciato- vidi il suo volto cambiare
-e... e poi?- balbettò
-io... io mi sono staccato dopo qualche secondo perché non avevo realizzato e... ti prego Kayla devi credermi... io non volevo baciarla non lo farei mai- ormai stava piangendo
-Blaise- sussurrò -è così?- lui annuì e io mi avvicinai a lei
-no Draco... ho... ho bisogno di riflettere- mi respinse
-che cazzo stai dicendo... non puoi davvero credere che sceglierei lei a te-
-io devo- singhiozzò -devo andare... ci vediamo domani... tornerò da sola a casa...non vi preoccupate- prese il suo libro, si asciugò le lacrime e fece per andarsene ma le presi un braccio
-lasciami Draco... parleremo domani io... mi serve un po' di tempo- strattonò la mia presa e si smaterializzò solo Salazar sa dove.
Mi sedetti su una poltrona e cominciai a piangere... non mi importava chi mi vide, ma non riuscii a resistere.
L'avevo persa e solo il pensiero mi faceva contorcere lo stomaco.
Non potevo vivere senza di lei, non adesso che mi avrebbe dato due figli.
Ero distrutto.

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