CAPITOLO 11

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*KAYLA'S POV*

Era mattina ed io volevo soltanto sprofondare nel mio letto.
Mi lamentai da sola maledicendo qualunque cosa, ma infine decisi di alzarmi.
Mi preparai indossando la divisa e i miei soliti gioielli, poi mi recai nella Sala Grande per fare colazione.
Arrivata lì mi andai a sedere con i miei amici e, come mi aspettavo, cominciò una conversazione su ciò che era successo ieri
-non posso ancora crederci Serpeverde davvero... non pensavo potessi essere così potente e sfacciata- commentò Ethan
-grazie mille Lestrange, ma non mi importa di cosa pensi tu, ne tanto meno di cosa pensa chiunque altro, quindi non stressarmi di mattinata e stai zitto- gli dissi io a tono
-mamma mia principessa, come siamo nervose- sbuffò
-stai bene attento a come mi parli... anche se siamo dalla stessa parte, la mia vecchia minaccia vale ancora-
-ok ok sto zitto- alzai gli occhi al cielo
-che lezioni hai oggi Kayla?- chiese Blaise
-pozioni, divinazione e poi devo allenarmi... tu?-
-come te, solo che io non mi allenerò e seguirò erbologia- rise
-andiamo?-
-si- ci alzammo tutti e ci dirigemmo nell'aula del professor Piton.

Draco si sedette nell'ultima fila di banchi, così io mi misi nella prima
-buongiorno a tutti- entrò il professore
-buongiorno- rispondemmo tutti insieme
-oggi creeremo una pozione abbastanza difficile, l'Amortentia. Qualcuno sa dirmi di cosa parlo?- io alzai la mano -signorina Serpeverde-
-l'Amortentia è il filtro d'amore più potente del mondo. La sua somministrazione provoca una forte attrazione, ma non l'amore vero. Il suo odore cambia per ognuno di noi, perché si sentono gli odori di chi si ama- spiegai
-molto bene... tu sai come si fa non è vero?-
-si professore-
-bene... allora aiuterai il mio miglior studente, oltre a te ovviamente... siediti pure vicino a Malfoy- ecco... più volevo stargli lontano, più mi ci trovavo vicino.
Mi alzai e mi andai a sedere vicino a lui, che stava già accendendo il calderone
-prendo gli ingredienti- trovai una scusa per allontanarmi e lo feci.
Trovai tutto l'occorrente e tornai al mio posto
-Kayla, possiamo parlare?- mi chiese dopo un lungo silenzio in cui avevamo cominciato a fare la pozione
-non ho nulla da dirti- risposi fredda
-non ti credo... e anche se fosse basta che mi ascolti... non devi per forza parlare-
-beh non voglio neanche ascoltarti-
-senti, so che ti ho lasciato io, ma l'ho fatto perché credevo che ti avrebbe uccisa... tu avresti fatto lo stesso... mi dispiace-
-non importa... ormai è andata così-
-ti sto chiedendo di recuperare ciò che avevamo Kayla, ti sembra difficile capirmi? Io non credo proprio, ma sei così testarda che non vuoi ammettere che lo vuoi pure tu-
-cazzo Draco mi hai ferita- urlai sbattendo un barattolo sul banco, catturando l'attenzione di tutti i presenti
-signorina Serpeverde, c'è qualcosa che non va?- mi chiese Piton
-no, professore, mi scusi... vorrei uscire un attimo- lui annuì e io me ne andai.
Non sapevo dove recarmi, perciò andai in bagno e piansi, piansi tanto.
Lui mi aveva lasciata, so che lo aveva fatto per me, ma non riuscivo a non pensare alle sue parole.
Dopo non so quanto tempo mi calmai, mi risistemai e tornai in classe
-adesso che abbiamo finito, vorrei che voi tutti mi diceste cosa sentite... Malfoy, vuoi cominciare?- disse Severus
-si... sento odore di libri vecchi, cocco, vaniglia e menta- rispose Draco... era il mio odore e lui lo sapeva benissimo.
Tutti esposero le fragranze che sentivano, poi arrivò il mio turno
-Kayla, tu cosa senti?-
-io sento menta, gel per capelli, mela verde e acqua di colonia- era l'odore di Malfoy, infatti si voltò e mi sorrise
-bene, la lezione è finita... potete andare- mi catapultai fuori per non incontrarlo, ma la fortuna non era dalla mia parte
-Kayla fermati- mi prese un polso e mi inchiodò al muro
-cosa vuoi?-
-voglio tornare come prima... ti prego... io ti amo e ho bisogno di te- mi supplicò
-ti amo anche io Draco, per questo ho bisogno di pensarci su... possiamo parlarne dopo le lezioni per favore?-
-va bene- si staccò da me e ci avviammo verso l'aula di divinazione.

-bene, adesso voglio che ognuno mi dica cosa vede nel suo futuro... osservate bene la sfera- erano passate quasi due ore e la Cooman ci aveva fatto fare un lavoro sul futuro
-signorina Serpeverde, che cosa vedi?- mi chiese
-io vedo me stessa, non molto diversa da adesso, credo tra un anno o due circa, con un ragazzo al mio fianco, che riconosco, ma preferisco non rivelare l'identità, e due bambini, un maschio e una femmina, credo due gemelli... siamo in un giardino e stiamo giocando con la neve- il ragazzo che avevo visto era Draco, ma mi sembrava strano ciò che avevo visto. Non capivo... avremmo avuto due bambini? Saremmo diventati una famiglia?
-wow molto interessante... signorino Malfoy... tu cosa vedi?- si rivolse al ragazzo
-vedo me stesso e una ragazza... so chi è, ma non lo dirò... comunque... vedo anche due bambini che giocano con la neve e io e la ragazza li stiamo aiutando a fare un pupazzo... stiamo ridendo e sembriamo felici- aveva visto le mie stesse cose.
Suonò la campanella e uscimmo tutti... vidi Draco correre via, così lo seguii.
Entrò nel bagno e io dopo di lui
-Draco, cosa ti prende?-
-che cos'era quello che abbiamo visto? Abbiamo lo stesso futuro. Cosa significa? Avremo dei bambini?-
-non... non so cosa significa... io credo di si... credo che avremo due gemelli- balbettai
-no, non è possibile... non può succedere-
-non capisco questa tua preoccupazione... mi abbandonerai se porterò in grembo i tuoi figli?- mi agitai
-io... io non posso... non voglio essere come lui- stavo cominciando a capire
-non vuoi essere come Lucius vero?-
-si... io non voglio dare un'infanzia come la mia ai miei figli-
-non lo farai Draco... tu non sei come lui... e il fatto che te ne stai preoccupando lo dimostra- mi avvicinai a lui lentamente
-Kayla tu sei la cosa più bella che ho... non voglio rovinarti-
-non lo farai tesoro... vieni qui- lo abbracciai forte e restammo così per un po'.
Ci staccammo e lo baciai con passione... mi era mancato come l'aria
-ti amo Draco Malfoy- mi staccai
-ti amo Kayla Serpeverde- rispose e mi baciò di nuovo e di nuovo ancora, finché non ci ritrovammo a fare l'amore in quell'orrendo posto.

Passammo un mese fantastico, nel quale stavamo appiccicati praticamente tutto il giorno, ma si sa... le cose belle non durano a lungo.
Infatti quella mattina mi ritrovai a rigettare la colazione in bagno, annebbiata da un forte senso di nausea... e quella era la cosa meno grave, dato ciò che sarebbe successo poco dopo.

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