Ed eccomi qui nell'ennesima uscita segreta alla ricerca di dabi. E dì nuovo nessun successo. Sospiro tirandomi ancora più su il cappuccio nero della mia felpa e mi avvio verso quella che adesso è la mia casa. Camminavo lento ma qualcosa venne a sbattermi contro. Una bambina, forse di sette anni con un corno in testa, capelli lunghi e bianchi tutti scompigliati ed un fiatone da paura. Mi abbassai verso di lei.
Izu:Ehi tutto bene piccina?
La guardai meglio, era ricoperta di bende, indossava una sorta di camice da ammalato d'ospedale ed era terrorizzata a morte.
Izu:Tranquilla, non ti faccio nulla. Se hai bisogno di aiuto posso portarti in un posto sicuro.
Lei mi guardò con occhi che già supplicavano il mio aiuto ma prima che potesse anche solo dire parola dietro di lei comparve un uomo con capelli corti, guanti ed una maschera che gli copriva il volto.
Chisaki:Quella bambina è mia figlia, si è allontanata da me qualche minuto fa, scusa se ti ha disturbato. Eri, vieni qui, devi tornare nella clinica prima di stare di nuovo male.
La bambina era ancora più intimorita ora da quella figura, eppure andò verso di lei nonostante sentissi il grido del suo quirk di non farlo.
Izu:Ehi piccola, aspetta un secondo, tieni è per te.
Diedi alla piccola il pupazzetto che era attaccato al mio telefono.
Izu:Sai, questo pupazzo mi ha portato molta fortuna quando mi sono ferito gravemente tempo fa. Con lui vicino sono guarito prima, quindi magari aiuterà anche te a stare meglio.
Eri:A te non serve?
Izu:Ma io sto bene adesso, se ci rivedremo e starai meglio me lo restituirai, che dici?
Eri:Gr-grazie.
L'uomo anche se infastidito dal mio gesto mi salutò e tornò da dove era venuto con la bambina.
- Più tardi quella sera -
C:Sei stata una stupida a scappare, chi vuoi che si interessi di una mocciosa problematica come te?
Sottoposto: Capo, gli altri la attendono per la riunione. Inoltre, abbiamo controllato il pupazzo che ci ha dato. Non ha trasmettitori o altro, è un comune oggetto.
C: A quanto pare potrai tenere il tuo nuovo giocattolo. Ed ora resta nella tua stanza, per punizione non avrai nulla da mangiare stasera.
Se ne va sbattendo la porta. La bambina restò da sola a fissare quell'oggetto ora stretto nella sua mano che lo strano ragazzo le aveva dato. Certo sarebbe stata felice di rivederlo e ridarglielo magari mostrandosi a lui con qualche benda in meno stavolta, ma come avrebbe potuto? Era già sul punto di piangere quando una voce la distrasse.
Izu:Ehi piccola, su col morale.
La bambina era incredula davanti ai suoi occhi, che le stessero giocando un brutto scherzo?
Izu:Tranquilla sono reale, sono venuto a prenderti per portarti in un posto più sicuro.
Eri:Davvero?!
Izu:Si, ma non fare troppo rumore altrimenti ci scoprono. Vieni.
Eri:Come hai fatto ad entrare?
Izu:Questo è un segreto, purtroppo non posso uscire nello stesso modo quindi dobbiamo scappare dalla porta d'ingresso.
Tesi una mano alla piccola per incoraggiarla a prenderla per seguirmi quando un attimo prima di afferrarla si voltò verso il suo letto cercando qualcosa.
Izu: Cerchi questo?
Eri: Il pupazzetto! Come mai lo avevi tu? Ero sicura fosse qui.
Izu: Poi ti spiego, adesso andiamo però.
STAI LEGGENDO
la follia che ci unisce.
FanfictionIzuku sta tranquillamente passeggiando quando viene attaccato da alcuni villain. Da un mese a quasta parte è nel mirino di tutti compresi gli Hero che vorrebbero catturarlo solo per capire perché ovunque vada si scatena una rissa tra super cattivi...