14 Era Ora!

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C'è da dire che grazie alla piccola eri, la mia vita divenne meno noiosa.
Passavo molto più tempo con lei e shoto per allenarli entrambi che con qualsiasi altra persona. Tutto questo sotto lo sguardo vigile di aizawa che controllava i progressi del Quirk della piccola. Dato che ero l'unico a poterle mostrare come utilizzarlo ero anche l'unico a poterla allenare. Shoto più che altro si divertiva nell'osservare la scena. Gli avevo detto tutto quello che avevo appreso da dabi quindi in realtà lui passava il tempo con noi per noia, avevo provato a spiegargli di fare qualche progresso anche con gli altri compagni, ma lui mi aveva rigirato addosso la mia stessa frase. "tu stesso hai detto che non avevi intenzione di fare amicizia, bene, io neppure" non era quello il senso, tra me e te ci sono molte cose diverse caro Sho. Fu inutile provare a convincerlo del contrario, era proprio testardo.
Ovviamente con lei e Sho in giro, senza contare il prof, le ore in cui potevo giocare col mio caro amico d'infanzia si erano ridotte parecchio provocandone un'insolita gelosia.
Katsuki geloso delle attenzioni che rivolgevo ad una bambina, se me lo avessero detto un anno fa non ci avrei mai creduto. Come poteva non capire ancora quello che doveva semplicemente dire davanti al sottoscritto era un mistero. Comunque, il mio piano per far adottare la piccola eri dal prof bruco stava incontrando qualche resistenza.

Izu: Eri, oggi passiamo al piano B.

In cosa consisteva? Beh...

- Qualche ora più tardi - stanza di aizawa -

Aizawa : Ei mic senti un pò...

Izu: Saaaalve prof!

Mic: Ciao shota! Ma hai visto che carina!

Eri: Ciao futuro papà! Guarda sono uguale a te!

Io e la piccola eravamo andati a parlare con l'unica persona che avrebbe potuto risolvere in un attimo il problema "adozione". Lungo la strada ci eravamo imbattuti in una terza persona e dato che Eri, mentre aspettavamo aizawa si stava annoiando, decidemmo di fare un gioco. Ad eccezione di present mic ci ritrovammo a giocare a chi interpretava meglio il professore bruco.

Mic: Stavamo giocando a interpreta un Hero.

Ai: ...... Perché c'è anche lui?

Shinsou : Ero passato a ringraziarla per la sua richiesta sulla mia ammissione alla classe eroi e loro mi hanno tirato dentro.

Ai: Midoriya questo-

Mic: Suvvia shota, che sarà mai? Non vedi com'è felice la piccola?

Ai: Ma tu hai capito la situazione?

Izu: Qui l'unico a non aver capito è lei!

La piccola Eri spintonò Mic in modo da farlo andare più vicino ad aizawa.

Mic: Ecco io... A dire il vero mi sento sciocco a farlo in questo modo.

Izu: Se non si sbriga troverò il modo di farla parlare sfruttando shinsou.

Indicai il ragazzo dai capelli viola seduto affianco a me e mostrai un sorrisetto maligno.

Mic: O-okay ehm... Shota, tu non sei il tipo che si propone per primo in queste cose e di certo non vorresti che io lo facessi davanti ad un mucchio di estranei in un ristorante o da soli sulla spiaggia, perciò te lo chiederò qui. Vuoi sposarmi?

Era parecchio sorpreso, alzò lo sguardo e mi fissò in una maniera come a chiedermi che altro avessi combinato.

Izu: Non guardi me, era un pezzo che cercava un modo per dirglielo. L'ho beccato in città a scegliere l'anello.

Ai: Eppure, mi pare una strana coincidenza che si sia deciso proprio adesso.

Izu: Lui non si dava una mossa ed Eri sarebbe felice di avere una famiglia il prima possibile visto che le piacete entrambi. E non mi venga a dire che lei non si è affezionato perché non ci cascherebbe nemmeno la persona più stupida sulla faccia della terra.

Ai: Fai tutto questo per la bambina?

Izu: No, anche per soddisfazione personale. Siete una bella coppia, stranamente siete due dei pochi adulti di cui tollero la presenza e mi sono scocciato di dover aspettare la fine del mondo per vedervi sposare.

Mic: Ehm... Shota. Ti prego è già imbarazzante così. Puoi darmi una risposta così so cosa fare di questo anello?

Lui sospirò e poi tirò fuori dalla tasca una scatola.

Ai: Mi hai battuto sul tempo ma almeno questo lo voglio mettere per primo a te. E comunque sì.

"Shota!!!" Urlò present mic saltandogli addosso. Poi i due vennero strattonati da una mini aizawa che attendeva la sua risposta.

Ai: E... Suppongo che dovremo far richiesta di stanze congiunte più grandi, fin tanto che staremo qui ai dormitori.

Mic: Hai sentito piccina! Siamo i tuoi papà adesso!

Eri: Evvivaaa!!

Izu, hito: Congratulazioni!

Ai: Voi due, fuori di qui.

Izu: Devo portare la piccola con me per lasciarvi amoreggiare ancora prima di entrare nella parte di sposini con figli oppure-

Ai: FUORI!!!

Shinsou ed io uscimmo ancora travestiti da prof aizawa e decidemmo di cambiarci prima di raggiungere i dormitori.

Izu: Accidenti che caratterino.

Shi: Credo sia una bella cosa quella che hai fatto.

Izu: Sì non mi posso lamentare. Come cupido sono perfetto.

Shi: Grazie.

Izu: Di cosa?

Shi: In realtà, sono riuscito a distrarre present mic e così l'ho messo sotto il mio controllo, mi ha raccontato tutto. Ovviamente non se lo ricorda o sarei stato espulso ma volevo sapere cosa li avesse convinti maggiormente.

Izu: Era già dell'idea che tu fossi idoneo, io non ho fatto nulla.

Shi: Grazie lo stesso.

Izu: quanto di preciso ti ha raccontato mentre era sotto effetto del tuo quirk?

Shi: parecchio. Vorrei darvi una mano anch'io se possibile.

Izu: per ora limitati a non farne parola alcuna. Te lo dico anche per il tuo stesso bene, stai già rischiando troppo così.

Shi: È un guaio in cui mi ci sono cacciato da solo, che io sappia di più o di meno non fa alcuna differenza. Però magari posso provare a farla aiutandovi.

Izu: d'accordo. Quando saremo pronti ti informerò io.

Ci separammo andando ognuno nel proprio dormitorio, io rientrai in stanza dove trovai un Porcospino che leggeva un libro, seduto alla mia scrivania.

Kat: Dov'è il piccolo sgorbio?

Izu: Con i nuovi genitori.

Kat: Quindi te ne sei liberato?

In realtà anche lui aveva cominciato a legare con la piccola. Credo che gli mancasse l'essere seguito sempre da qualcuno che ripeteva continuamente il suo nome.

Izu: Sento una punta di dispiacere. Non eri geloso del fatto che non giocassi più molto con te?

Kat: Non ero geloso!

Izu: Kacchan c'è qualcosa che devi dirmi?

Sembrava volermi dire qualcosa, per la prima volta non voleva chiedere del passato ma parlare di qualcosa che lo tormentava da tempo. Lo sapevo, lo sentivo tramite il suo Quirk, allora perché non mi dici niente kacchan!

Kat: Nulla lascia stare. Buona notte.

Capendo che anche quella volta non si sarebbe fatto nulla di quel discorso passai ad altro.

Izu: Non volevi giocare?

Lo guardavo col solito sorriso che gli faceva sempre capire come sarebbe andato il seguito della nostra serata.

Izu: Andiamo kacchan, siediti.

ANGOLO AUTRICE

Ora... Il prossimo capitolo io lo amo e vorrei farvelo leggere anche subito ma sul serio serve che io gli dedichi parecchie attenzioni perché è un capitolo importante, infatti dopo di quello accadrà di tutto. Bene buona notte e alla prossima.

la follia che ci unisce. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora