Fuoco Ardente - Cacciatori Di Elfi

.Capitolo19. Famiglia

Odi et amo

Catullo

Diamante

" Non ho alcuna intenzione di tornare a Londra. " sottolineò Dorian, con tono chiaro e diretto.

Artex sospirò, per nulla sorpreso dalla sua reazione: " Speravo in una risposta totalmente opposta. Devi andarci, ragazzo mio. Devi farlo per te stesso. Soltanto così sarai realmente libero di utilizzare quel meraviglioso dono che scorre nel tuo sangue. Vai, affronta ogni tua paura, ogni ostacolo e diventa ciò che tua madre vedeva già in te. "

" Non so cosa lei vedesse in me e neanche m'importa. E' morta, punto. Fine del discorso. " ribatté con tono freddo e sprezzante, come se ormai la questione non lo riguardasse più, ma tutti sapevamo che non era così.

Non poteva mentirci, non poteva tenere fuori dalla sua mente Axel, il suo gemello in armi.

" Per questo devi scoprirlo..." commentai io, quasi in un sussurro. Lui mi guardò dritto negli occhi, finalmente, ma non disse nulla. Rimase a fissarmi in silenzio, non c'era ostilità e rabbia nelle sue iridi incantevoli, ma qualcosa di diverso che non riuscii a comprendere, a decifrare.

Axel scosse la testa abbassando il capo, le braccia incrociate al petto: " Ti prego, non puoi pensarla così. "

" Allora stanne fuori. Non c'è bisogna che tu stia ad ascoltare i miei pensieri. " commentò Dorian ad alta voce, provando ad alzarsi stizzito dalla sedia. Gli scappò un gemito di dolore, per averlo fatto troppo in fretta ed Arix provò ad aiutarlo, ma lui alzò una mano per tenerla a distanza: " Ce la faccio anche da solo, grazie. "

Sembrava smarrito, come se avesse paura che qualcuno da un momento all'altro potesse togliergli il terreno sotto i piedi!

" Smettila di rifiutare ciò che provi per il tuo passato, lo fai da anni, non seppellire più quei ricordi ma affrontali e superali. Noi andremo a Londra, abbiamo bisogno di quell'elemento al massimo delle sue capacità per permettere a Diamante di evocare al meglio il Fuoco Ardente e così sconfiggere una volta per tutte l'Arcana. I nostri zii hanno ragione, dobbiamo allenarci insieme e per farlo non dobbiamo avere nessun blocco mentale e bisogna alimentare la nostra resistenza fisica, ma non possiamo farlo se tu continui a rifiutare il tuo potere. " insistette Axel, afferrando le spalle al proprio gemello in armi.

Dorian cercò di divincolarsi, ma la presa era salda e se non voleva far del male a se stesso ed a mio fratello non gli rimaneva che starlo ad ascoltare pur contro la sua volontà.

" Devi ascoltarmi. " continuò mio fratello. " Dorian guardami. Devi guardarmi. "

" Diamante può evocare il mio potere." rivelò ai presenti a denti stretti, fissando finalmente mio fratello. " Può farlo direttamente lei. "

Mi sentii in dovere d'intervenire e di chiarire: " Non è così. Non posso accedere direttamente al tuo potere senza di te. Lo sai benissimo. Ho bisogno di attingere alla tua forza per farlo e se tu rifiuti quella parte di te non potrò mai trarne il massimo del suo potenziale. Saremo sempre deboli. "

" Credete davvero che un viaggio a Londra possa cambiare ciò che penso di questo dono? Un dono nascosto dentro di me e affiorato quando ormai era troppo tardi per salvare la mia famiglia? L'unica cosa che contava davvero per me? " domandò in preda alla collera, gli occhi lucidi.

Nessuno rispose.

" D'accordo, se servirà a chiudervi il becco andiamo pure! " concluse, allargando le braccia esasperato.

Arix si avvicinò a lui e gli carezzò una guancia con fare molto materno: " Credimi. Tua zia ti dirà cose che nemmeno immagini, ma che hai bisogno di sapere! Il tuo dono è affiorato tardi, ma sei sempre stato speciale e prezioso sin dalla nascita. Ciò che posso dirti è che tua madre non è morta invano. Ha dato la sua vita per proteggere la tua perché sapeva quanto fossi prezioso. Adesso vai, affronta il tuo passato e quando sarete pronti tornate a Diamante. Abbiamo un intero esercito di elfi da affrontare. "