Se vuoi essere amato, ama.
Lucio Anneo SenecaDiamante
Non sapevo da quanto tempo stavamo correndo, ma le mie gambe non accennavano a rallentare, così come quelle di Lor, seppur i cinque membri umani del gruppo, assieme al duca e a Nicla, non riuscissero a mantenere il nostro passo.
Stavamo per creare un enorme distacco tra noi, e per questo motivo mi costrinsi a rallentare andando contro il mio istinto di sopravvivenza. Non potevamo lasciarli indietro, ad arrancare, era nostro compito e dovere condurre quegli innocenti in salvo.
Lor, arrivò alle mie stesse conclusioni, senza che le dicessi nulla. Iniziò a rallentare e a voltarsi indietro.
Il Duca, come se non bastasse, era ferito. La sua corsa diventava sempre più difficoltosa. La gamba ferita non gli consentiva di correre come avrebbe voluto. Così, ci ritrovammo tutti a ripiegare per cercare un rifugio sicuro.
Il posto provvisoriamente prescelto fu una chiesa. Entrammo dall'ingresso sul retro e ci accomodammo sulle panche in legno, sfiniti, mostrando tuttavia un assoluto rispetto per il luogo sacro in cui ci trovavamo e che ci stava ospitando. In quel momento l'edificio era vuoto, ma accessibile a visitatori e fedeli. L'altare bianco era illuminato dai raggi del sole, che filtravano da una gigantesca finestra laterale e dai vetri colorati, rappresentanti scene bibliche del nuovo testamento.
Una croce di legno, era appesa al soffitto e sovrastava sull'intera chiesa, insieme a giganteschi lampadari, simili a candelabri.
" Dobbiamo sbrigarci. Questo posto non è del tutto sicuro, e se qualcuno entrasse chissà cosa penserebbe! " esordì Lor, con il respiro ansante.
" Andate! Io non ce la faccio, mi dispiace. Dovrete proseguire senza di me. " annunciò il Duca, addolorato. Il suo volto era una maschera di pura sofferenza, le mani insanguinate le teneva premute sulla ferita che continuava a grondare sangue.
" No. " tuonai, severa. " Non si lascia indietro nessuno. "
Lor mi afferrò per un braccio e mi condusse in un angolo: " Morirà dissanguato se non troviamo il modo di curarlo. " sussurrò, per non farsi sentire dagli altri.
" Potrei provare a curarlo io, se dovessi riuscirci potremo lasciare questo posto e cercarne un altro. " proposi, cercando di farmi forza. Non avrei abbandonato il padre di Dorian, no.
" Per andare dove? " chiese Lor, scettica. " Gli elfi ci troveranno, questa città ne è piena! Miron è sparito! Non ci resta che continuare a correre, anche per tutta la notte se necessario, dobbiamo lasciare Londra. "
" Loro sono umani, non ce la farebbero mai a correre come noi per l'intera notte! " ribattei, tentato di rallentare i miei battiti cardiaci. " Questi umani vanno protetti, al momento. "
" Tuo fratello ha detto di lasciare la città. " mi ricordò lei, seria. " Se dovesse arrivare l'Arcana, potrebbe condurmi dalla sua parte. Potrei finire per ammazzarti o far del male ad Axel! "
Lor era spaventata. Non avrei mai pensato che i mezz'elfi potessero provare spavento per qualcuno!
Eppure...lei era terrorizzata nel far del male alle persone che amava. Forse, Dorian aveva ragione. L'amore poteva rendere vulnerabili!
Scossi la testa, afferrandole le spalle: " Non posso andarmene senza di loro, non voglio. Inoltre non voglio allontanarmi troppo da Axel e Dorian. E tu...non cadrai nelle mani dell'Arcana fino a quando ci sarò io. "
" Diamy, ragiona. Questi umani non verranno toccati se non saranno con noi. " redarguì lei. " La scelta più saggia sarebbe lasciarli andare, noi ci occuperemo del padre di Dorian e di Nicla. Attenderemo tuo fratello e Dorian fuori da questa città, perché se dovesse arrivare l'Arcana, sarebbe la fine. Da sola non puoi batterla. L'unico rifugio sicuro è lontano da qui! "
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Fuoco Ardente - Cacciatori Di Elfi
FantasyDiamante ha diciassette anni, è una principessa...ma non una qualunque! Lei è la principessa dei Cacciatori di Elfi, o meglio conosciuti come Lightswords. Sa ogni cosa riguardo il suo mondo magico, è stata addestrata ad essere una cacciatrice sin...