.Capitolo 6. Amore nascosto

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Dubitate di tutto, ma non dubitate mai di voi stessi.
André Gide



Dorian

Guardavo oltre la finestra della mia camera, mi sembrava di essere quasi a Windsor Castle. Casa mia.

Spesso, quando chiudevo gli occhi, immaginavo di ritrovarmi ancora una volta al cospetto di mia madre, coccolato dalle sue carezze, dal suo sguardo dolce e dalle sue parole premurose, ma non poteva essere possibile.

Tutto ciò che desideravo era impossibile.

Il mio cuore era ormai spezzato da tempo immemore e continuava ripetutamente a spezzarsi, quasi non faceva neanche più male. Ero abituato al dolore!

Sanguinava in silenzio.

Mi mancava mia sorella minore, anche se lei non voleva più rivedermi, mi riteneva scioccamente responsabile per averla lasciata sola dopo la morte di nostra madre, ma io non avevo nessuna colpa in merito!

Ero stato per anni additato e giudicato male per aver scelto di allontanarmi da casa, quando nessuno poteva sapere che in realtà me ne ero andato perché divenuto un cacciatore di elfi. Senza possibilità di scelta!

Ero ciò che ero.

E il mio cuore era rotto.

Non avevo scelto io questo dono, la capacità di vedere oltre.
Non avevo scelto io di essere il gemello in armi del principe Axel, ormai considerato come mio fratello e anche molto di più per il profondo legame che accomunava le nostre anime. 

Certo, se fossi stato a casa forse le cose sarebbero andate diversamente con mia sorella, ma...chi poteva dirlo con assoluta certezza? 

Sospirai affranto, poggiando la testa contro la finestra, appannai il vetro ricco di decori con il mio respiro, ma ci passai sopra una mano per ritornare a fissare quella pioggia battente ipnotica, che continuava a ticchettare su ogni cosa, quasi come se volesse corrodere e trovare un accesso per penetrare le mura di questo benedetto castello. 

Diamante era tornata, non per me...ovvio, ma non avrei mai pensato di rivederla in tali circostanze, e adesso che era qui avevo paura di perdere il controllo in sua presenza.

Un controllo che mi ero imposto.

In questi anni, ero riuscito a domare perfettamente quello che provavo per lei, ma vivere fra le stesse mura e lottare per la stessa causa, non sapevo come mi avrebbe fatto reagire da questo momento in poi. 

Sapevo soltanto che da quando era tornata, non faceva altro che chiamare il suo fidanzatino umano James, in ogni attimo di tempo libero che le era concesso, ed io mi sentivo spesso in dovere di allontanarmi il prima possibile, per non distruggere il suo iPhone con qualche mio piccolo trucchetto. 

Odiavo ascoltarla parlare ore, ore al telefono con quel ciuchino

Dopo che suo fratello le aveva confidato ogni cosa riguardo la nostra attuale situazione, mi sarei aspettato come minimo una crepa nella sua forza interiore, che tra l'altro l'avevo sempre trovata affascinante ed innaturale, invece no...mi aveva sorpreso ancora una volta! Non s'era mostrata per niente abbattuta d'animo, lei era speranzosa, sicura di poter riuscire a cavarsela e di trovare una via di fuga da tutto questo!

Arrabbiata, spaventata, sì...aveva provato entrambe queste cose, ma non permetteva mai alla paura ed ai timori di fare breccia nel suo cuore!

Come se non bastasse aveva convinto il fratello a riaccogliere fra noi tutti i mezz'elfi, inclusi quelli ancora sparsi in giro per il mondo che accettassero la nostra protezione, in modo da non essere plagiati dall'Arcana contro la loro volontà!

Fuoco Ardente - Cacciatori Di ElfiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora