𝚜𝚎𝚗𝚝 𝚑𝚘𝚖𝚎 𝚝𝚘 𝚌𝚑𝚊𝚗𝚐𝚎

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➥✱SMUT alert

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Sono sempre stato un tipo indeciso.

Indeciso nella mia grigia indecisione.

Mai sicuro di niente, mai certo di quello che volevo, sempre diviso in piccoli pezzi di incertezza che tentano di raggrupparsi a creare un disegno che alla fine risulta solo una fragile somma delle parti.

Non è che sia diverso, ora.

Diciamo solo che alla fine, quando sei una costante tensione di cose che ti piacerebbe fare e non fai, poi tutto si spezza e non sai cosa tu decida per te stesso.

Terushima è una di quelle persone che la tensione te la sciolgono con uno sguardo, credo.

Una di quelle che ti fa sentire come se qualsiasi decisione idiota tu possa prendere, con loro, sei al sicuro.

Per questo stiamo facendo... questo.

Perché ho dentro di me questo bisogno impellente di essere meno me, di essere meno Yamaguchi Tadashi il bravo bambino che segue le direttive come un cane, e un po' più la scoppiettante felicità della mia età.

Lo guardo dal basso.

Mani sulle mie spalle che spingono verso il divano, il suo corpo, che mi rendo conto ora essere ben più imponente di quanto avrei immaginato, che mi si preme contro.

Apro le cosce, incastro le gambe sull'incavo della sua schiena.

Sorrido.

− Allora? - chiedo, con una risata sottile nella voce.

Sbuffa.

− Ti detesto. -

− Non è vero. Mi adori. - scherzo, sporgendomi per strofinare il naso contro il suo.

Tira su un angolo della bocca, incastra il piercing fra le labbra giocandoci appena.

− Prometti che se facciamo qualsiasi cosa stiamo per fare poi non penserai che sono un approfittatore e che non mi odierai? - dice, dopo un istante, con una vena quasi speranzosa nella voce.

Capisco cosa le migliaia di persone che l'hanno frequentato vedevano in lui.

Oltre alla bellezza, che c'è ed è innegabile, ti... fa sentire completamente a tuo agio.

E con me... con me è dolce di una dolcezza non stucchevole, ma ingenua e delicata, che mi fa sentire tremendamente prezioso.

Tsukki mi faceva sentire prezioso, ma ho sempre pensato che fosse l'unico al mondo a pensare che come persona valessi qualcosa, che dovessi essere grato al cielo se c'era qualcuno ad apprezzarmi.

Invece Yūji, Yūji con i suoi tatuaggi e i capelli decolorati, Yūji che sa come si fanno le cose e accetta tutto, Yūji da quel punto di vista, è una scoperta.

La scoperta di un valore che credevo venisse da fuori, e che invece ora credo possa nascondersi dentro, dentro di me.

− Dipende da come te la cavi. Se sei un disastro non mi vedrai mai più un giorno della tua vita. - ribatto, ridacchiando.

Alza gli occhi al cielo.

− Non mi preoccuperei di quello, Tadashi. -

Sensuale?

Sensuale.

E anche qualcosa che diventa sempre più forte nella lista che non sapevo di avere di "cose da fare almeno una volta prima di morire".

strawberry shortcake || yamaguchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora