𝚠𝚊𝚝𝚌𝚑𝚒𝚗𝚐 𝚌𝚕𝚘𝚜𝚎𝚕𝚢

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Quando rientro al dormitorio, non so nemmeno io, per bene, come mi senta. Non ne ho la minima idea, davvero.

Non lo so.

Sono in subbuglio, sono in ansia, a disagio.

So che salgo le scale con la gola che gratta, che di sigarette ne ho fumate ben più di una come potessero mandare via questa strana sensazione che mi ribolle nel petto, con la mente piena di una marea di cose diverse.

Non dovevo.

Ed eppure dovevo.

Non avrei dovuto.

Ed eppure l'ho fatto.

Io...

Sono incazzato con me stesso. Perché Yūji aveva bisogno di me, perché ero felice quando ero con lui. Ma anche perché ero felice con Tsukki, e mi piaceva essere con lui.

Scegliere è una merda, cazzo.

Ti fa solo stare male.

Tutti quei discorsi, tutti quei pensieri ridicoli, tutta quell'audacia di vetro, e poi me ne sono reso finalmente conto.

Io non sceglievo, quando stavo con Tsukki solo un mese fa, perché scegliere è una merda.

Ti mette in una brutta posizione, non sai mai come farlo, e rimpiangi sempre qualcosa.

Scegliere, mi fa schifo.

Scegliere lo odio.

La mia stanza è al fondo del corridoio, questo ormai lo sappiamo già tutti, e guardo con un misto di vergogna e nostalgia il muro al suo fianco dove Terushima mi ha schiacciato qualche settimana fa.

Scegliere.

Ma come si fa a scegliere?

Come?

Cerco le chiavi nell'unica tasca della felpa. Le tiro fuori e le giro sulla serratura, il volto mogio, e quando entro, ad aspettarmi, c'è la Luna.

C'è la Luna che è morbida, fuori dalla finestra, e illumina tutto col suo colore di panna, e c'è la sua stessa bellezza in un viso affilato che sembra... dolce.

Terushima è quello che tutti sceglierebbero, per come sta andando questa storia. Terushima è bello, Terushima è eccitante, è bravo, è rispettoso.

Ma...

Scoppio a piangere e corro fra le braccia di occhi dorati che mi guardano come volessero accogliermi.

Tsukki è il mio migliore amico.

Prima di essere il mio primo ragazzo, Tsukki è il mio migliore amico.

L'unico che mi abbia difeso, che mi abbia amato mentre scoprivo me stesso, l'unico che abbia avuto il coraggio di lasciarmi per me stesso, l'unico che mi è sempre stato accanto.

Terushima mi supporta sempre, ma sono meno di trenta giorni che lo conosco.

Tsukki mi supporta sempre, da quindici anni.

Lo abbraccio perché è il mio migliore amico, non perché sia il mio ragazzo, lo abbraccio perché è una casa, per me, perché mi fa sentire al sicuro in un modo che non è nemmeno descrivibile.

Lo abbraccio perché ho paura.

E so che quando ho paura, io, scappo sempre fra le stesse due braccia lunghe e forti che mi tengono come fossi fatto di cristallo.

strawberry shortcake || yamaguchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora