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La prima cosa che ho fatto stamattina, è stata scusarmi.
Quando ho aperto gli occhi, tirato via dal sonno che come un'incudine mi ha colpito e soffocato stanotte, la prima cosa che ho fatto è stata scusarmi con la persona che dormiva al mio fianco.
Gli ho chiesto scusa.
Scusa perché non è l'unico, scusa perché non è riuscito a colmare la mia fame, scusa perché sono così fallimentare e così diviso, scusa perché non riuscivo a non avere la voglia, sottopelle, di provare che cosa volesse dire essere la metà che non l'amava.
Volevo prendere il treno della mattina, ma non sono riuscito.
Ero in ritardo.
Ho mangiato con Tsukki, Tsukki che sapeva cosa stava succedendo, Tsukki che si odiava e mi odiava perché nei miei occhi vedeva altro.
Ho represso un po' del mio prurito.
Ma poi, più tardi, ore più tardi, seduto su un vagone vuoto, quel prurito è diventato insostenibile.
Ti concedo, metà che ama la sfacciataggine, di avere la meglio.
Qui, in questo treno freddo e solitario, sono cambiato ancora.
E sono cambiato in un modo che non se ne andrà mai, da me.
Urla, la mia voglia di essere adorato, mentre il panorama scorre veloce attorno a me, urla e grida come un'ossessa, sperando di poter uscire, di poter vedere la luce.
E tirando indietro un po', un pochino della mia moralità, stupido orpello di una società che mi preferiva dimesso, ho lasciato che la mia voglia urlasse.
Urla un nome.
E non è il nome di Tsukki.
È il nome di chi non mi accompagna ma mi getta nell'aria come volesse vedermi volare, è il nome di chi sorride sapendo di avere il mondo ai suoi piedi, è il nome della persona di cui, metà di me, si è innamorata.
Il mio cuore, il mio stomaco, il mio istinto, urlano un nome.
E quel nome, è quello di Yūji Terushima.
Non mi sono scusato, è la prima cosa di cui mi rendo conto. Non ho chiesto scusa per essere scomparso, non per aver tradito la sua fiducia.
Sono uno stronzo.
Cosa penso di fare, eh?
Il mostro dentro di me dice che devo prendermelo anche se mi detesta, che devo divorare lui e la sua tristezza facendola esplodere in nulla più che profonda adorazione.
Ma so che le persone, per quanto io sia un egoista, stronzo e solitario, non si possono trattare in questo modo.
Mi si stringe il cuore quando cerco il suo nome nella rubrica.
Che gli dico?
Che cosa posso dire?
Sono terrorizzato, insostenibilmente terrorizzato.
Chiamalo, Tadashi, chiamalo, dice metà di me. Chiamalo e digli che ti manca, che stai andando da lui, che lo vuoi come non hai mai voluto nessun altro.
Chiamalo e fagli sentire chi sei.
Chiamalo e fallo inginocchiare di fronte alla tua potenza.
Ma decido di fare qualcos'altro, un po' per timore, un po' perché sono un bastardo.
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strawberry shortcake || yamaguchi
Fanfiction➭ 𝗮 𝗬𝗮𝗺𝗮𝗴𝘂𝗰𝗵𝗶 𝘀𝘁𝗼𝗿𝘆 ➭ 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮 ➭ 𝗧𝘀𝘂𝗸𝗸𝗶𝗬𝗮𝗺𝗮 - 𝗧𝗲𝗿𝘂𝗬𝗮𝗺𝗮 ➭ 𝗹𝗼𝘃𝗲 𝘁𝗿𝗶𝗮𝗻𝗴𝗹𝗲 ➭ Yamaguchi è una creatura semplice. Sempre stato solo e soltanto il piccolo e gracile ragazzino lentigginoso che si nasconde...