Capitolo 5

1.7K 37 4
                                    

Mi sveglio che sono le 9 del mattino ciro è dietro di me che mi tiene stretta. Mi alzo mi metto una tuta e vado in cucina dove trovo solo Pietro
<<buongiorno>>
<<buongiorno Giulia, qua c'è la colazione per te e ciro, e dobbiamo andare alla piazza tua avvisa ciro>>
<<grazie, eh ok>> confusa preparo tutto su un vassoio e lo porto in camera.
Ciro dorme, appoggio sul comodino e mi avvicino
<<amore, ti ho portato la colazione>>gli do piccoli baci
<<Giulia ho sonno>>
<<allora caffè e cornetto al cioccolato bianco posso mangiarlo io>>
<<non ci provare>>si alza e mi lascia un bacio prima di prendere il vassoio
<<cavolo Giulia per questo ti voglio sposare,>>
<<solo? >>
<<no perché sei bella, intelligente e stronza>>
<<facciamo colazione che ho da fare >>
<<cioè? >>
<<devo aiutare Pietro con una piazza e tu devi venire insieme >>mi guarda male ma poi alza gli occhi al cielo.
Ci alziamo e iniziamo a prepararci.
Dopo essermi fatta una bella doccia mi vesto.

Arrivo in salone e ci sono pietro e ciro che mi aspettano<<sono pronta, andiamo>>mi guardano e annuiscono

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Arrivo in salone e ci sono pietro e ciro che mi aspettano
<<sono pronta, andiamo>>mi guardano e annuiscono.
Andiamo verso la piazza
<<ma pie Che è successo? >>
<<pccre ieri sera uno più fatto degli altri ha rotto la statua ra maronn>>
<<ci penso io>>
Poco dopo arriviamo, appena entro nella piazza si avvicina Tina una donna di 50 anni portati bene mora e con gli occhi castani
<<Giulia, finalmente >>mi tolgo gli occhiali da sole
<<tina mi hanno detto cosa e successo famm vre >>insieme ci incamminiamo e dopo poco vedo la statua per terra
<<vi faccio portare un altra non vi preoccupate>>
<<grazie assai>>
<<figurati.... Pie aro sta carlett? >>
Me lo indica con la testa e io scusandomi mi avvicino
<<carlo la prossima volta mi dovete chiamare e capit? >>annuisce
<<turnat a fatica >>se ne va. E ce ne torniamo a casa.
Appena torniamo ci sediamo a tavola e si parla di affari e conti
<<sti conti mi stann facend vni nu mal e cap >>mi tocco la testa
<<per oggi basta, pccre vai a riposarti>>mi risponde don salvatore.
Vado in camera e passo un'ora bella piena a cercare una statua decente e finalmente riesco a farla mettere in giornata.
Sono sul letto e ciro non lho visto per niente,parli del diavolo ed eccolo che sento la porta aprirsi, mi giro e lo vedo li che mi guarda
<<ehi amore hai fatto! >>si mette dietro baciandomi il collo
<<si amore ho gia risolto>>
<<cazzo quanto ti amo >>
<<quanto>>
<<tanto tanto>>mi sbatte sul letto e mi allontana il cellulare, mi fa stringere le gambe intorno al suo bacino. Ad interrompere il momento è il suo telefono gle lo sfilo e leggo il nome
<<chi cazzo è Annalisa? >>
<<nisciun >>
<<ciro ricci, dimmi immediatamente chi è >>
<<una socia>>
<<e perché io non ne sapevo niente? >>
<<nun adda sape tutt i cos>>
<<avete scopato?>>annuisce e si sposta e si siede sul letto guardandomi aspettando la mia reazione
<<da quanto tempo va avanti sta cosa? >>
<<i 3 mesi che sono stato li per affari però ho chiuso con lei subito dopo>>
<<IO HO PASSATO L'INFERNO PER UN ANNO E MEZZO E TU TI STAVI SBATTENDO UN ALTRA MA NON TI FAI SCHIFO? E QUESTO ANELLO DANCELL A CH'ELLA CESS E FRNUT>>prendo il borsone e ci butto dentro le tute, lui mi si avvicina e mi prova a toccare
<<nun mi a tucc ij so stat mal p te nun m'agg fatt maij mettr le mani addosso da nessuno mentre tu... >>mi allontano disgustata prendo il borsone e il cellulare. Apro la porta e come una furia me ne vado verso l'ingresso ma vedo che ci sono don salvatore e Pietro che ci raggiungono
<<pccre questa è sempre casa tua, torna>>sorrido a pietro
<<ci vediamo >>prendo le chiavi ed esco seguita da ciro.arrivo in macchina e l'accendo mentre lui mi sbatte sul finestrino, esco dal parcheggio e corro via lasciandolo dietro, prendo la sedici e corro fino a superare i 100 km/h,non so dove andrò ma il più lontano possibile da lui.
CIRO

La vedo correre via, è incazzata ma so per certo che sta per scoppiare, mi tiro i capelli e do un calcio alla collonna incazzato. "sono un coglione".
Torno di sopra e mio padre e pietro mi guardano incazzati
<<nun v ci mettet pur voij>>
<<tu c'aggia ricr tutto momo, Giulia non è mai scappata così neanche dopo la tua presunta morte>> mi guardano seri e io sbuffo. ci sendiamo in ufficio e racconto la stessa cosa che ho detto a Giulia e mi arriva un ceffone da Pietro
<<ma c cazz faij>>
<<si nu scem, tu non sai nu cazz di quello che ha passato, è stata a roma due mesi e tornata, è caduta nell'alcool, l'ho vista in coma etilico, è stat mal senz e te e tu t sij fatt na stor, nun sapimm aro sta e ti dico una cosa sa nascondersi bene quando vuole>> non rispondo, troppe cose tutte insieme mi prendo il viso tra le mani.
<<c'aggia fa pa>>
<<la troveremo, gira tutti i buchi di napoli e poi a Roma se non la troviamo allora la cosa è piu seria del previsto>>.
<<Roma? Chi c sta a roma? >>
<<Gennaro, suo cugino con la famiglia>>
Annuisco.
Esco dall'ufficio e mi butto sul letto vedo l'armadio aperto e per metà vuoto,il naso si riempie del suo profumo e piango
<<io ciro ricci che piango per una donna ma quando mai >>
"è la tua donna ciro e la ami più di te"
<<gia>>prendo l'anello che ha lanciato sul letto lo stringo e piano piano mi addormento.

GIULIA
ho corso con la macchina tanto da arrivare da mio cugino a Roma in mezz'ora.
Suono e mi viene ad aprire Azzurra
<<oh Giulia entra, come mai qui? >>gli racconto tutto e lui mi abbraccia.
Il telefono inizio a suonare e appena leggo il contatto di ciro metto il silenzioso.
In serata vedo 30 chiamate da ciro e risuona e stavolta leggo Don Salvatore e rispondo sbuffando
*chiamata*
Don Salvatore
Giulia, dove sei ciro sta male
Ci poteva pensare prima
Giulia, ti prego sta in salone seduto con la schiena al muro ha finito tutte le bottiglie di alcolici e sta piangendo, abbiamo provato a fermarlo ma si è beccato un pugno in faccia torna
Arrivo
*fine chiamata*
Spiego la situazione ad azzurra e lei mi dice "corri se no ti spedisco a calci".
Corro a napoli spingendo l'accelleratore prendo l'uscita per napoli e rallento. Arrivo a casa di ciro e parcheggio sgommando e dalla porticina rossa salgo, mi tolgo i tacchi e salgo. Suona e mi viene ad Aprire Don salvatore che appena mi vede mi abbraccia. E mi fa entrare.
Entro in salotto e vedo il delirio e ciro in un angolo, bottiglie vuote a terra. Mi avvicino facendomi spazio tra le bottiglie
<<Ciro... >>mi abbasso e gli tocco il ginocchio alza lo sguardo e i suoi occhi sono rossissimi
<<giulia>>
Gli prendo la testa e lo porto sul mio petto e lui mi abbraccia e si lascia andare piangendo
<<non te ne andare più ti prego, faccio tutto quello che vuoi ma non andartene>>
<<non ci pensare adesso, andiamo ti porto a letto.... Pietro aiutami>> insieme a pietro lo portiamo in camera e lo sdraiamo e rimaniamo da soli.
<<rimani qui>>mi implora
<<sistemo tutto, ceno e torno riposati>>annuisce e dopo avergli lasciato un bacio sulla fronte me ne vado.
<<sarai una mamma fantastica>>sorrido uscendo.
Sistemo il salone con l'aiuto di pietro. Ceno e dopo essermi messa il pigiama mi metto nel letto e do le spalle a ciro, ma lui nel muoversi mi abbraccia e io chiudo gli occhi.

La mia casa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora